Io sono Jisung

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|| JISUNG POV ||

Dolore.

Tormento.

Paura.

E infine rabbia.

Questo fù tutto ciò che riuscì a darmi questa casa.

Una semplicissima coperta rotta e impolverata, riaprì il vaso di pandora che da sempre giaceva chiuso nell'angolo più sconosciuto e nascosto del mio inconscio, un treno in corsa, uno tsunami, un palazzo che crolla sulla mia testa, questa è la sensazione che mi provocò quel risveglio improvviso.

La paura sul volto del ragazzo che mi teneva stretto tra le braccia quando esalai il mio ultimo respiro.
La rabbia verso l'uomo che mi uccise, verso quel padre che non accettò suo figlio e si spinse a tanto fino a rivendicarlo sulla mia vita.
Il dolore di quello che c'ha diviso e tormentato, della morte, del sacrificio, del pugnale piantato nel mio cuore e lì ancora incastrato da allora.
Il tormento che esiste e persiste ancora in questa vita.
Le mie viscere sono vuote ed il mio sorriso, morì in quel  momento.
E' questo quello che senti tu normalmente? Se è così, ho finalmente capito che la tua è sempre stata ossessione per me, come sto prendendo atto, che forse anche il mio sentimento lo è. 
Mi sento prosciugato, risucchiato in quest'illusione che mi ha completamente aspirato al suo interno; e allora mi chiedo: io ho vissuto?
Ed è così, finalmente sbattutami in faccia la realtà, capii, e con l'anima sgretolata e il cuore pesante decisi di svuotarmi.

Se sono veramente io quel ragazzo, se sono realmente miei questi ricordi di quelle vite passate insieme a lui...allora forse anche i miei sentimenti sono un semplice costrutto legati a quei due ragazzi che tramite i nostri corpi sono riusciti a rincontrarsi?
Come posso dargli tutto me stesso se adesso non so neppure chi io sia?
Demolito dalla mia stessa mente, c'è una guerra in corso per la supremazia tra l'io presente e l'io passato, combattendo per ciò che io, Jisung sono e ciò che vuole che il destino accada.

Sto cercando di pensare lucidamente, rinchiuso all'interno di un ormai vecchio ricordo di attacco di panico.
Se qualcuno mi avesse detto che rendersi conto di provare amore, fosse stato così doloroso, forse quando conobbi Minho gli avrei riso in faccia e chiuso la porta dicendo un "no grazie".
E se mi avessero detto che per amore avrei dovuto cambiare me stesso diventando qualcuno che non sono, avrei risposto altrettanto.
Io non sono Han, sono Han Jisung, ed è questo quello che voglio essere.
Forse ho sbagliato a donare me stesso...ho sbagliato a credere che ciò fosse reale e a dargli la mia fiducia...ma come avrei potuto immaginare tutta questa storia?

Sono scappato da tutte le voci per metterle a tacere e godermi quel suo caldo e travolgente amore, con la paura costante di guardarmi indietro e riconoscere quel sentimento come una semplice suggestione ossessiva legata alla nostra vita passata.
Come posso amarlo e come posso lasciarmi amare se tutto ciò di cui ho provato a credere e a costruire, era fondato su basi marce e sbagliate? 

Quand'è che ho perso me stesso?
Tutte le emozioni e i sentimenti che ho provato fino a questo momento...dove sono finite?
E' come se non sentissi più nulla, cosa dovrei fare? Sono paralizzato... intrappolato,  non riusco a liberarmi.
Tutto è successo così velocemente da lasciarmi sprofondare in mezzo a questo burrone, precipitando in ciò che in realtà avevo provato a nascondere e rinnegare.
La persona che sono adesso, la vergogna, la fede, i sentimenti...sono morti facendo rinascere la consapevolezza che in realtà fosse tutta una bugia?
Sono a corto di ossigeno, devo ritornare nel profondo oceano in cui mi rifugiavo prima.

Uscii dopo quelle che sembravano ore ma che in realtà erano stati solo minuti.
Scesi piano quei gradini consumati, esausto, esausto di ciò che mi ero ritrovato a dover affrontare, esausto di tutto il caos e la confusione.
Esausto.

Tre Vite  ||Minsung||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora