Santiago
Stringo il bicchiere dell'americano che ho preso al bar solo pochi secondi fa, e guardo dritto davanti a me dove Ana si sta divertendo e mi sta completamente ignorando. Dopo quello che è quasi accaduto tra noi.
Dio... davvero ho desiderato di accorciare le distanze e baciarla?
E adesso si struscia col suo ex come se io non le fossi di fronte e la cosa mi manda in bestia. Io sto mandando al diavolo il rapporto con la mia ragazza senza una ragione e ogni volta che le sono vicino, non riesco a non desiderare di accorciare le distanze, di stringerla, di averla. E più provo a fingere di non avere questi pensieri, più mi assillano.
Devo starle lontano, così come ho fatto in questi due giorni.
Adesso sta sorridendo e Victor lo stronzo le ha preso le mani, intrecciandole con le sue. Le sorride con dolcezza e malizia, ma la cosa che più mi manda in bestia è che anche Ana gli sorride e sembra completamente ammaliata da questo ragazzo.
Come se pochi minuti fa non mi stesse per baciare.
Devo smetterla di pensare.
Mando giù il cocktail, poi ne vado a prendere un altro e un altro ancora. Non avevo mai bevuto in questo modo, ma ho capito che è l'effetto Ana. Che quella ragazza mi sta mandando in pappa il cervello e sta mandando a monte il mio rapporto con la mia ragazza.
«Non dovresti andarci piano con quella roba?» Mi giro e Celestial mi sta guardando con aria annoiata, quella che ha sempre in viso. Non si intrattiene mai troppo a parlare con me, è sempre con Felipe e sono sicuro che ci sia un motivo dietro questo suo improvviso volermi parlare.
«Dovrei, ma oggi ne ho bisogno!»
«Ana è una brava ragazza...» mi fa notare, come se io lo avessi messo in dubbio.
«Ho mai detto il contrario?»
Sì l'ho detto, ma è da un po' che le cose tra noi sono cambiate, dunque non vedo perché mi stia dicendo ciò.
«Riconosco quello sguardo, Santiago. Tu scappi da quelle come lei, ne hai paura. Se non ti vuoi buttare lo capisco, ma non la illudere. Ana non ha bisogno di qualcun altro che la faccia soffrire.»
«Guarda che ti stai sbagliando, tra me e lei non c'è proprio niente. Io sono fidanzato.» Le ricordo, mi giustifico, ma so che ha ragione. C'è qualcosa tra me e Ana e io non sto facendo nulla per evitarlo. Non riesco a starle lontano, anche quando me lo impongo. Il mio sentimento per Nieves non mi impedisce di volerle stare vicino.
Prima pensavo che fosse perché volevo proteggerla, ora capisco che è un mio bisogno e se non lo sazio mi fa stare male.
«Già... non c'è niente. Allora stalle lontano, Santiago, non voglio che soffra! Se non sei pronto a starle vicino, forse è meglio che ti allontani!»
Sto per aprire bocca e dire la mia, ma non me lo permette perché si è già allontanata. Mi lascia con mille pensieri e gli occhi su Ana. Solo in quel momento mi accorgo che mi sta guardando ma lo fa solo per pochi secondi perché poi torna a concentrarsi su Victor che le mette le mani ovunque e per me è un colpo allo stomaco.
Quando le toglie le mani di dosso?
Mi volto e vado a prendere qualcos'altro da bere ma, quando mi volto e li cerco tra la gente, sono spariti. E questo aumenta la mia rabbia, il pensiero di loro due che si sono appartati mi fa diventare matto.
Il pensiero che la tocchi.
Non sono affari miei, mi ripeto, ma non riesco a non sentirmi furioso e tradito. A sentirmi un idiota. Sbatto le mani sul bancone, per fortuna nessuno si accorge della mia bravata per la musica troppo forte.
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Photograph (completa)
ChickLitAna è cresciuta nel lusso. La vita le ha dato tutto quello che desidera e sogna di sfondare con un suo brand di vestiti e vivere della sua passione. Ma non è tutto oro ciò che luccica e questo Ana lo sa bene visto che non si è mai sentita amata e ac...
