Photograph (completa)

Epilogo

Santiago

Sono sdraiato accanto ad Ana e lei sta dormendo beata. È sempre bellissima la mia ragazza. E lo è ancora di più ora che aspetta nostro figlio. Socchiude gli occhi e mi fa un breve sorriso.

«Perché mi guardi?» inumidisce le labbra e mi fa una carezza sul viso. Una di quelle che mi mettono i brividi. Il suo odore alla vaniglia mi fa ancora scoppiare il cuore, così come la prima volta.

«Non posso guardare la mia ragazza?»

Lei sorride, lo fa ogni volta che le dico qualcosa di carino, come se da me non se lo aspettasse mai.

Eppure stiamo insieme ormai da due anni, eppure viviamo insieme e passiamo tutte le notti nello stesso letto.

«Sei ansioso?» cambia discorso.

Annuisco.

«Un po' però sono felice.»

Ho aperto la mia galleria, dove finalmente esibirò le mie foto e stasera ci sarà l'inaugurazione. E si, sono preoccupato, ma sono più ansioso perché tra poche settimane conoscerò mio figlio. Io e Ana avremo un bambino e ancora non lo realizzo, questo mi rende inquieto.

«Sarà tutto perfetto stasera.»

«Ana, volevo dirti però...» mordo le labbra e i suoi occhi mi scrutano. Trattengo il respiro. «Forse non è il caso che tu venga stasera.»

Indietreggia e mette più distanza tra noi, che però io accorcio immediatamente e prendo il suo viso tra le mani.

«Cosa vuol dire che non è il caso?» sbotta, arrabbiata.

«Tra meno di due settimane partorirai e io non voglio rischiare. Stai già male in questi giorni e...»

Scuote la testa e non mi lascia finire.

«Santiago, smettila di dire idiozie, ovviamente verrò. Sono la tua ragazza e oggi è il giorno più importante della tua vita. Non posso mancare!»

Sorrido e mi avvicino ancora di più, sentendo già il suo respiro sfiorarmi le labbra.

«Ti amo alla follia.» confesso e Ana mi guarda quasi scioccata. Ammetto di non dirglielo spesso, non sono diventato loquace tutto ad un tratto, ma è l'amore della mia vita e oggi ho bisogno di dirglielo. Ho bisogno che lei sappia quanto sia importante per me.

«Hai la febbre?» ridacchia e io la bacio con ancora la bocca aperta.

«No, è la verità. E te lo dico troppo poco. Ma... voglio che tu sappia una cosa...» lei trattiene il respiro mentre aspetta la mia risposta. «Che non è il giorno più importante della mia vita. È stato il giorno in cui ti ho trovato il giorno più importante della mia vita e lo sarà quello in cui nascerà nostro figlio» poi la bacio e me la stringo addosso.

Più tardi, siamo all'inaugurazione, e ammetto che mi sudano le mani. Ma non mi importa e tengo stretta la mano della donna che amo. Lei qualche volta mi lancia uno sguardo e qualche sorriso di incoraggiamento.

Devo dire che è un successo, perché tanta gente si avvicina a congratularsi e vanno benissimo le foto che ho fatto ad Ana. Ma non avevo dubbi che Ana catturasse la gente. E proprio allo stesso modo da qualche tempo i suoi vestiti hanno cominciato ad andare a ruba, perfino quelli che mette da quando è incinta e quindi adatti alle donne in dolce attesa. Ana ha un carisma che cattura tutti.

Proprio tutti, penso mentre mi accorgo che Ana sta parlando con Felipe. Lei gli sta accarezzando le mani e gli fa dei sorrisi che non riconosco.

Che diavolo sta succedendo?