Capitolo Sedici

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«Il Tempio della velocità ha consacrato una nuova dea! Andrea, congratulazioni per questo incredibile weekend! Come ci si sente ad aver vinto sia la Sprint che la Feature Race qui a Monza? »

«È incredibile. Vincere qui, a Monza, su un circuito che ha fatto la storia di questo sport è per me un sogno che diventa realtà. Il team è stato fenomenale, sono davvero grata a tutti loro per il fantastico lavoro.»

«Ieri ti abbiamo vista molto aggressiva nel cercare i sorpassi, mentre oggi ti sei difesa con incredibile ferocia dagli attacchi di Maloney. Come sei riuscita a bilanciare questa aggressività con la necessità di mantenere delle buone prestazioni per tutta la gara?»

«Sapevo di dover essere aggressiva per poter guadagnare posizioni, soprattutto nella Sprint Race, allo stesso tempo però non potevo permettermi di compromettere le gomme, quindi, con il supporto della squadra, ho cercato di studiare ogni sorpasso ed affrontarlo nel modo più efficiente possibile. La lotta con Zane è stata dura, è un pilota davvero bravo e l'aggressività decisamente non gli è mancata oggi in pista. Ma la vittoria doveva essere mia.»

«Penso che il trionfo di questo weekend possa essere considerato una pietra miliare della tua carriera ma anche nella storia del motorsport. Come donna in questo mondo dominato dagli uomini, che significato ha per te questa vittoria e, ci terrei a sottolinearlo, la fantastica stagione che stai facendo?»

Si prese un'attimo per pensare a cosa rispondere.

«Scusa, ma è difficile esprimere a parole cosa significhi per me. Per arrivare qui ho fatto tantissimi sacrifici, come molti altri del resto. Fin da bambina mi sono sentita dire moltissime volte che per me era impossibile, mi sono vista chiudere in faccia un'enorme quantità di porte che per altri invece sono sempre state spalancate. Ma non mi sono mai arresa e, nonostante io abbia vinto oggi, so che la mia lotta non è ancora finita. Però sento, con questo weekend, di aver dimostrato una volta per tutte il mio valore come pilota e questo per me vale moltissimo» fece una piccola pausa. « Spero di essere un esempio per tutte le ragazze, le bambine, le donne che sognano di entrare in questo mondo. E mi rivolgo proprio a loro: voi potete farcela. Non arrendetevi di fronte alle barriere che altri hanno messo per voi, non lasciatevi influenzare da chi vi dirà che non potete farcela, non rinunciate al vostro sogno, ma lottate con le unghie e con i denti per dimostrare quanto siete forti. Perché lo siete, più di quanto possiate immaginare.»

«Un messaggio potente. Vuoi aggiungere altro? Una dedica ai tuoi fan?»

«Certo! Questa vittoria, come ogni altra, ma questa in modo particolare, è per voi! Per coloro che mi seguono fin dall'inizio e per chi invece ha appena iniziato a conoscermi. Vi ringrazio per il vostro incredibile supporto. Siete fantastici.»

Rivolse un gigantesco sorriso alla telecamera, ringraziò l'intervistatrice e se ne andò salutando, diretta alla tenda della Trident. Avevano organizzato un piccolo party. L'intero team festeggiava contento la vittoria, dandole pacche sulle spalle, abbracci e facendole i complimenti. Persino Roman si era congratulato, l'astio di inizio stagione era ormai morto e sepolto, e lei non poteva che esserne felice. Gabry e suo padre l'aveva portata in trionfo sulle spalle mettendola nel più assoluto imbarazzo, mentre Lorenzo e Giacomo avevano deciso che una sola doccia di spumante per lei non era abbastanza, così si era ritrovata di nuovo fradicia.

Finiti i festeggiamenti e dopo essersi cambiata, era diretta alla motorhome di Mercedes quando si era sentita sollevare in aria.

Non riuscì a trattenere un urlo che, ovviamente catturò l'attenzione di chiunque fosse nei paraggi. Il suo assalitore si mise a ridere e lei riconobbe la risata di Daniel Ricciardo.

«Onori alla dea di Monza Andrea Castelli!» si mise a urlare facendola roteare.

«Daniel, mettimi giù!»

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