II

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1 settembre, vuol dire solo una cosa: primo giorno di scuola, nonché il mio ultimo primo giorno di scuola. Quest'anno devo dare il meglio di me, voglio diplomarmi con ottimi voti e andare al college. Mi alzai dal letto, andai in bagno, mi diedi una rinfrescata, mi misi un po di trucco sul mio viso, mi vestii e mi misi il mio profumo all'orchidea. Avevo scelto un outfit semplice, dei cargo verdi, un body nero semplice e le scarpe biainche. Mi diedi una sistemata ai capelli passandoci la piastra, volevo essere presentabile almeno per il mio primo giorno nella mia nuova scuola. Scesi in cucina e diedi un bacio sulla fronte a mamma mentre preparava i pancake, ogni volta che inizio scuola me li preparare sempre, è bello mantenere le tradizioni. Papà era andato a lavorare molto presto questa mattina, chissà come sta andando il suo primo giorno.
<<Ecco a te tesoro, con la marmellata di more, la tua preferita.>> Mi posò il piatto davanti a me e per ringraziarla le sorrisi per poi incominciare a mangiare gustandomi la mia colazione.
Mentre mi portavo alla bocca la tazza con il mio caffè latte mi accorsi che era abbastanza tardi.
<<Cazzo è tardissimo.>> Finì di fretta la mia bevanda, salii di sopra lavandomi i denti in fretta e furia, presi il mio zaino e scesi andando al garage.
<<Il tuo pranzo Madison, ricordati che oggi faccio il turno di notte, la cena è nel frigo.>> Mi disse mia mamma mentre apriva lo sportello anteriore della mia bellissima Audi RS6 color verde petrolio, la mia bimba.
<<Grazie mamma, augurami buona fortuna.>> Dissi ridendo mentre mi sedevo nel sedile del volante.
<<Buona fortuna tesoro mio.>> Mi bacio sulla fronte e misi in moto la macchina. Uscii fuori dal garage e incomincia a mettere la musica ad alto volume, mettendo Ozuna, Nicky Jam, J Balvin ed altri. Una volta arrivata a scuola, parcheggiai e scesi prendendo le mie cose, chiusi la macchina e notai che tutti mi fissavano. "Che ho che non va, ho messo qualcosa di brutto, sono sporca, ho messo i pant..." i miei pensieri sono spariti dopo che mi sentii mettere una mano sotto il braccio, mi voltai e vidi una ragazza dagli occhi marroni, con le lentiggini e i capelli ricci. <<Che guardate imbecilli! Vieni ti accompagno all'entrata.>> Rimasi stranita ma senza perdermi in chiacchere entrai insieme a lei.
 <<Perdonami se ti ho disturbata ma quelli ti stavano squadrando dalla testa ai piedi, odio quando succede con le persone nuove. Comunque piacere sono Natalie, chiami pure Nat, sono la migliore amica di Jayla. E la ragazza che sta venendo in qua insieme alla bionda è Jayla e Ashley>> Mi sorrise porgendomi la mano che strinsi e sorrisi anche io.
<<Presuppongo mi conosci, sono Madison, ieri Jayla ti ha parlato di me?>> Domandai stupita. 
<<Certo, ci diciamo sempre tutto noi 3.>> Ridacchiò e ricambiai la sua risata. 
<<Sono appena entrata e ho già visto delle facce che non avrei voluto vedere. Ciao Madison! - mi salutò Jayla con un abbraccio leggero che ricambiai - Suppongo che voi due vi siete presentate, io invece ti presento Ashley, il capitano della squadra di pallavolo femminile.>> 
<<Piacere di conoscerti.>> Sorrisi e ci stringemmo la mano. 
<<É l'ora di andare a biologia, partiamo malissimo con quella schizzata della McGonall.>> Sbuffò Ashley prima di mettere piedi in classe. Mi sedetti vicino a lei, nella seconda fila.Biologia è una delle mie materie preferite. Ieri Jayla mi ha detto che è stata bocciata e quindi ha dovuto ripetere l'anno, per colpa di una materia ovvero matematica. La odio anche io, ma se voglio studiare medicina devo saperla bene. 
<<Buongiorno a tutti miei cari studenti. Quest'anno abbiamo una nuova studentessa con noi, la signorina Madison Miller. Cerchiamo di farla sentire a casa.  Oggi ragazzi incominciamo con l'apparato scheletrico del corpo umano...>> Tutti si girarono per guardarmi, mi sentii in imbarazzo però è normale, sono nuova e nessuno mi conosce. La lezione durò due ore e dopo averla finita andammo in cortile per la ricreazione. 
<<Mi devi dare ripetizioni di biologia, sei bravissima!>> Mi disse Natalie mentre portava alla bocca la sua barretta ai cereali. 
<<Ovvio che è brava nelle materie scientifiche, i suoi sono medici.>> Disse Jayla mentre si sedette sul tavolino. 
<<Che bello, in cosa sono specializzati?>> Mi chiese Ashley mentre anche lei mangiava la sua merenda. 
<<Mio papà è un neurochirurgo, mentre mia mamma è capo reparto del Pronto Soccorso.>> Finì il discorso mentre mi portai alla bocca una sigaretta per poi accendermela. Vedevo che tutti fumavano e quindi ne ho approfittato anche io. Non fumo molto, se fumo tanto non riesco bene a fare gli allenamenti. 
<<Figo. - si fermò appena vide una ragazza, bionda, occhi azzurri, fisico da urlo e un portamento di cui si vedeva se la tirava molto - Jay fai finta che la persona che sta arrivando adesso non esista.>> 
Si voltò, la squadrò e entrambe si guardarono con delle occhiate per dire "Ti uccido". 
<<Vedo molta tensione, che succede?>> Domandai mentre sbuffavo fuori il fumo della sigaretta. 
<<Megan, la ragazza che ha tradito Javon, non so cosa potrei farle. Ha anche il coraggio di tirarsela di aver trovato uno migliore di lui, il grosso e goffo capitano della squadra di Baseball, proprio quello che adesso sta baciando, che schifo.>> Fece un'espressione schifata, mi voltai e li guardai, feci anche io la stessa espressione, lui era talmente alto e grosso che non riuscivo a vedere chi ci fosse dietro di lui. 
<<Brutta come cosa.>> Risposi e buttai il mozzicone della sigaretta nel posa cenere attaccato al cestino. 
<<Buongiorno a tutte belle ragazze. - arrivò Jaden e diede un bacio ad Ashley, presuppongo siano fidanzati - Buongiorno Madison, come procede il tuo primo giorno?>> Mi domandò mentre si sedeva accanto alla sua ragazza. 
<<Procede bene dai, per adesso.>> Ridacchiai mentre iniziai a mangiare le fragole per merenda.
<<Certo che comunque mi potevi aspettare razza di idiota.>> Bofonchiò un ragazzo che era dietro di me. Mi voltai e vidi Javon che mi guardò appena non avevo girato la testa.  
<<Ciao Madison.>> Mi salutò e si mise accanto a me. 
<<Buongiorno anche a te.>> Ricambiai. 
<<Questo sabato ci sarà una festa, casa Walton, ore 22, non puoi mancare Maddy, le nostre feste sono le meglio di tutta Atlanta. Se vuoi puoi venire da me a prepararti, così incomincerai a conoscere tutte per bene.>> Mi sorrise con un sorriso a 32 denti  che ricambiai. 
<<Certo mi farebbe piacere, i miei sabato fanno il turno notturno quindi sono apposto. Grazie.>> Sorrisi e rimanemmo lì a parlare finché la campanella non suonò, entrammo e questa volta avevamo storia, poi fisica, pausa pranzo, educazione fisica e poi uscimmo da scuola. 
<<Ei Maddy, potresti darmi uno strappo a casa?>> Mi domandò Jayla non appena arrivai alla macchina. 
<<Certo vieni pure, quando hai bisogno entra in macchina direttamente e basta.>> Scherzai, lei è stata molto carina con me fin da quando sonno arrivata, voglio ricambiare il favore. 
Misi la musica e cantammo a squarciagola, c'era traffico quindi ascoltammo moltissima musica. Una volta arrivata a casa fermai la macchina in garage e scendemmo dall'auto. 
<<Che ne dici se oggi ci alleniamo insieme?>> Mi domandò.
<<Certo, vieni pure da me.>> Le dissi. 
Andò a casa per poter prendere tutti i suoi vestiti e ritornò. La palestra di casa mia era nel secondo garage, abbiamo lasciato tutto aperto e ci allenammo. Io al sacco e lei faceva gli allenamenti sul tappetino. 
<<Sei molto brava, quel calcio rotante strano che hai fatto è qualcosa di wow.>> Rise mentre risi anche io. 
<<Tanta tanta pratica, anzi fin troppa.>> Continuammo a ridere finché qualcuno non busso sulla porta del garage. 
<<Vi disturbiamo?>> Era Dj insieme a Javon vestito con i pantaloni da box e la maglietta con il con una W e delle ali intorno. 
<<Ciao papà, sei ritornato preso da lavoro.>> Si alzò e si diedero un bacio per salutarsi. 
<<Ciao Dj e ciao Javon. Comunque niente affatto, entrate pure.>> Entrarono e si misero a sedere su delle siede vicino al muro. 
<<Siamo venuti qui per chiederti se ti andava di far parte della nostra squadra, sai abbiamo solo Natalie e lui, abbiamo bisogno di qualcuno i più. So anche praticare bene la kickboxing, vorrei poterti dire di darti qualche dritta ma sei perfetta in ogni calcio e pugni che dai.>> Si complimentò e sorrise. 
<<Certo mi farebbe molto piacere.>> Sorrisi a mia volta e anche Javon cacciò un mezzo sorriso guardandomi. 
Incominciamo ad allenarci, io insieme a Dj e Javon faceva sacco. Feci fare combinazione per migliorare a schivare i colpi. Nel mentre guardavo Javon al sacco. Ha delle spalle e delle braccia da poter dire "Wow", era in simbiosi con il sacco. Portava combinazioni di diretti e montanti, con moltissima tecnica, si vede che anche lui si allena molto e da molto tempo. Il sudore gli scorreva sugli addominali facendoli risaltare sempre di più. E' un bel ragazzo, non lo nego affatto. 
<<Per oggi credo che può bastare, ci vediamo dopodomani, domani riposati e riprenditi.>> Mi disse Dj per poi andare via seguito da Jayla, li salutai e lì rimase Javon, seduto sulle sedia a togliersi le fasce, me le tolsi anche io. 
<<Sei davvero brava, hai molta tecnica.>> Mi disse con il fiato ancora affannato. 
<<Grazie, anche te, si vede che ti alleni da molto.>> Replicai timidamente ma non troppo. 
<<Io vado, ci si vede domani.>> Prese il borsone e senza nemmeno dire ciao andò a casa. 
<<Un ciao sarebbe stato carino.>> Replicai a bassa voce. 
Chiusi tutto, salii in cucina e trovai mio padre, che salutai con un abbraccio. Mangiammo la cena che ci aveva preparato mia mamma, feci una doccia e andai in veranda a fumare una sigaretta. Mi sedetti sulla poltroncina e vidi che era uscito anche Javon fuori da casa sua per fare la stessa cosa. Non mi guardò e si mise solo a sedere per fumare. Continuai anche io, per poi voltarmi e ritrovarmelo sulle scale della mia veranda. 
<<Ma sei scemo mi hai fatto prendere un colpo.>> Mi spaventai. Le nostre case sono molto vicine che ci vuole davvero molto poco per arrivare da una casa all'altra. 
<<Il tuo ex è James Black?>> Rimasi pietrificata. Che voleva insinuare e poi come facevi a saperlo. 
<<Si. Perché?>> domandai sbuffando fuori il fumo. 
<<Ci devi stare lontana. Se vuoi entrare a far parte della squadra di mio padre ci devi stare assolutamente lontana.>> Replicò. 
<<Chi sei per dirmi quello che devo fare.>> Mi alzai. Di certo non ci ritornerei mai, uno psicopatico, il lavaggio del cervello lo sa fare bene solo lui, mi verrebbe un attacco di panico al solo pensiero. 
<<Fai come ti ho detto e basta, ti è chiaro? Sennò prendi il tuo culo e te ne vai.>> Si alzò anche lui e me lo ritrovai a guardarlo con la testa tirata leggermente dietro, è abbastanza alto. Mi guardò con uno sguardo omicida, penso sia per il fatto che ha pensato a quello scorbutico. 
<<Che ti ha fatto?>> Chiesi per capire come mai c'è l'avesse anche lui così tanto con lui. 
<<Non sono affari che ti riguardano, fai come ti dico e nessuna si fa del male.>> Mi guardò per mezzo secondo le labbra e rimise gli occhi sui miei, per poi girarsi e andarsene via. 
"Ma doveva essere così aggressivo per dirmi tutto ciò, che razza di idiota." Borbottarono i miei pensieri. Rientrai in casa e salii le scale per camera mia. Mi misi nel letto e stetti fin troppo tempo a pensare all'accaduto successo qualche minuto prima e anche a James. Non avrei mai voluto più vederlo nella mia vita. Mai. 

JAVON'S POV

Pensai tutto il tempo al tatuaggio che aveva sulla schiena, ho un debole per questo tipo di tatuaggi. Lei non doveva assolutamente vedere quel maniaco di James Black, ha toccato Jayla in dei punti che non doveva toccare e stava per fare una cosa orrenda a lei, ha preso ha cazzotti mio fratello per una stupida ragazzina, mi ha preso in giro per il mio aspetto fisico quando ero ragazzino, fa avanti e indietro dalla galera per vari capi d'accusa e so anche quello che ha fatto a Madison. La tradiva in continuazione, facendole credere di stare in una favola e ha cercato di metterle le mani addosso più volte. Chi entra a far parte della squadra, non deve essere toccato da un essere del genere, soprattutto se è un essere femminile. E tra due settimane devo fare un incontro con lui, il mio primo incontro della stagione. La voglia di poterlo picchiare è altissima, dopo tutto lo schifo che ha fatto se lo meriterebbe. Non sono una persona che fa risse o che picchia la gente solo perché fa uno sport di combattimento, ma quando so che il mio avversario è uno psicopatico, non ci vedo più dalla rabbia. 

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Secondo capitolo, spero vi piccia!❤️





𝘼𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙋𝙨𝙞𝙘𝙝𝙚 || Javon WaltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora