XXV

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Erano passati due giorni da quando io e il mio gruppo siamo ritornati a casa da New York. Javon era ritornato in sè, gli sino stata vicino anche nei giorni che siamo ritornati a casa. I miei amici si sposavano e non vedevo l'ora di poter fare la damigella, non stavo nella pelle.
<<Amore farai tardi, scendi.>> Mi urlò mia madre di sotto mentre mi stavo infilando i miei scarponi da neve visto che c'è n'era ancora tanta. Scesi di sotto in fretta e furia e durante la discesa mi venne un lampo, un'idea. Presi il mio caffè, il mio zaino e ovviamente le chiavi della macchina, dovevo correre a prendere Ashley.
<<Mamma ti andrebbe di invitare Javon a pranzo oggi?>> Mi guardò mentre si toccava la pancia che piano piano cresceva.
<<Va benissimo. C'è anche papà.>> Sorrisi e la salutai, per poi dare un bacino sulla pancia.
<<Fate i bravi voi due, anche se siete troppo piccoli, ci vediamo dopo.>>
<<A dopo tesoro.>> Mamma lavorava sempre però faceva meno ore. Uscii di casa, andai in garage e mi misi nella macchina, la misi in moto e andai a casa di Ashley che distava circa dieci minuti da casa mia e poi altri dieci per arrivare a scuola. Una volta arrivata lì, suonai il clacson e la mia amica uscì per poi salire in macchina.
<<Buongiorno futura sposina.>> Dissi.
<<Buongiorno mia futura damigella.>> Si mise comoda sul sedile ed iniziammo a chiacchierare.
<<Abbiamo deciso quando, come e dove.>> La guardai.
<<Quando, dobbiamo preparare tutto e scegliere i vestiti.>>
<<Dopo il diploma. Facciamo con calma dopo il diploma. All'organizzazione ci pensano i miei visto che lavorano in questo settore.>>
<<Come l'hanno presa i tuoi?>>
<<Meglio di me, sono rimasti strani contenti. Sai alla fine anche loro si sono sposati alla nostra età.>>
<<Sono contenta. Non vedo l'ora accada tutto ciò.>>
<<Trucco e parrucco io voglio te. Il trucco che mi hai fatto a capodanno era wow quindi sarai la mia makeup artist.>>
<<Sii.>>
Dopo qualche minuto eravamo arrivate a scuola, scendemmo dalla macchina e non appena toccammo i piedi per terra una folla di ragazza venne incontro me e Ashely.
<<Sono così contenta che ti sposerai.>> Disse una ragazzina bionda con gli occhiali. Andò così per qualche minuto poi due ragazzi si misero in mezzo, non appena vidi che un ragazzo aveva il capello messo al contrario capii che era Javon.
<<Bene ragazze sono molto contento anche io di fare il testimone d'onore ma adesso sparite.>>
E tutte se se ne andarono dopo le parole di Jav.
<<Non avete idea i miei compagni di squadra che casino che hanno fatto. Hanno distrutto mezzo spogliatoio dopo la notizia.>> Disse Jaden mentre salutava la sua ragazza. Andai incontro e Jav e gli diedi un bacio.
<<Quindi l'amore mio farà il testimone d'onore.>> Dissi mentre lui mi metteva sottobraccio.
<<Eh sì stellina, sarò il più bello di tutti.>> Lo guardai male.
<<Saremo i più belli di tutti. Io faccio da damigella, me lo ha detto mentre eravamo a fare la sosta.>>
<<Allora si che saremo i più belli di tutti.>> Mi diede un bacio sulla guancia ed entrammo a scuola, di certo ero più felice se rimanevamo a New York.
<<Jav non vedo l'ora del tuo prossimo combattimento.>> Disse Jay mentre si affiancava a noi.
<<Ma non ho ancora stabilito niente.>>
<<È una metafora per non stare in questa topaia.>> Disse Jay mentre si fermò in mezzo al corridoio.
<<Aahh capito, io direi di fare un altro viaggio, andiamo in California per le vacanze di pasqua e primavera.>>
<<Pur di non stare qui starei anche sotto ad un ponte.>> Risposi a mia volta mentre salutavo la mia migliore amica.
<<Amore senti oggi a pranzo ti va di venire da me? Pranziamo con i miei.>> Mi guardò per qualche secondo con gli occhi quasi sgranati.
<<Va bene, io parlo molto poco con i tuoi, te tanto con i miei quindi penso vada più che bene.>>
<<Perfetto, allora ci vediamo a ricreazione?>>
<<Certo stellina mia, fai la brava.>>
<<Come sempre, ti prendo la merenda, ho voglia di un bretzel.>> Dissi mentre gli diedi un bacio.
<<D'accordo, prendilo con il burro.>> Feci un cenno di sì ed entrai nella classe di chimica. Ho cambiato un pò gli orari di scuola. Ho deciso di fare più chimica, matematica e biologia, e togliere qualche ora a geografia e arte per poter coprire tutti.
<<Ben tornati ragazzi, spero che in questo settimane vi siate riposati, adesso però ci sarà un annuncio importare che vi darà la segreteria.>> Guardai Nat che era con me a quell'ora.
<<Cosa sarà secondo te?>> Chiesi mentre mi mordicchiavo il tappo della penna.
<<Non ne ho idea.>>
<<Buongiorno a tutti studenti della Buford High School, io sono Kally Rogers studente presidente sei Senior dell'anno scorso, infatti oggi mi rivolgerò ai Senior di quest'anno. Come ben sapete durante il secondo semestre dell'anno viene scelto dalla scuola il presidente dei Senior, e come tradizione della vostra scuola e della mia vecchia scuola vuole, deve essere il vecchio presidente ad annuciare il nuovo o la nuova. E con grande gioia che annuncio che il presidente dei Senior sarà... Madison Miller! Congratulazioni!>>
Guardai Nat che sgranò gli occhi.
<<Ma perché proprio me?>> Dissi.
<<Signorina Miller lei è la migliore studentessa della Buford, ha voti alti ed ed eccelle in qualsiasi cosa lei faccia sia per lo sport che per le attività extra-scolastiche.>>
Sorrise e sorrisi anche io.
<<Signori abbiamo fra di noi un futuro medico, vorrei mettere in chiaro la cosa.>> Risi e la mia amica mi abbracciò. Dopo che il resto della classe mi fece i complimenti passammo a fare vari esperimenti di chimica. Dopo aver passato un'ora a spiegare a Nat la legge di D'altronde uscimmo dalla stanza per andare a fare un'altra lezione, ovvero matematica, volevo già piangere.
<<Congratulazioni signorina Miller, è proprio uguale a suo padre.>> Si congratulò con me il professore, era anche quello di mio papà.
<<La ringrazio.>> Sorrisi e presi tutta la mia roba per poter incominciare. Stranamente quel giorno dopo la notizia ero talmente presa che avevo capito un intero capitolo di equazioni di secondo grado. Uscii di classe non appena la campanello suonò, posai i libri nel mio armadietto e presi la mia merenda per poi uscire fuori e accendermi una sigaretta.
<<Abbiamo qui la nostra presidente.>> I ragazzi mi applaudirono e seguirono anche varie persone.
<<Grazie a tutti. Okay adesso potete smetterla, la situazione è leggermente imbarazzante.>> Mi misi a sedere con il mio sorriso nervoso e Jav arrivò da dietro e mi abbracciò. Ormai riconosco il suo tocco ovunque.
<<Ei come è andata lezione?>> Aveva fisica.
<<Una merda però dopo la notizia mi sono emozionato talmente tanto che ho capito un capitolo intero.>> Mi voltai.
<<Anche a me è successo durante matematica.>> Ridacchiai e mi diede un bacio sulla guancia.
<<Sinceramente io ti ci vedevo bene per questo ruolo, sei brava e sai parlare con le persone.>> Disse Jay mentre mi abbracciava a sua volta.
<<Grazie amo. Ora faremo vedere a chi comanda davvero.>> Scherzai.
<<Questa scuola già è una merda, se dobbiamo essere capitanati dalla Miller ancora peggio.>> Mi voltai e chi poteva mai essere, Megan.
<<Mad stai calma.>> Mi mise una mano sulla coscia.
<<Questa scuola fa ancora più schifo da quando Megan ci ha messo piedi, non siete d'accordo? Odiata da tutta la scuola, è normale che scuola non va avanti.>> Dissi mentre mi mettevo sopra le gambe di Jav e mentre la guardavo.
<<Certo che si.>> Disse Jaden.
<<Ovvio.>> Rispose Jav che mi tranquillizzava con il suo tocco. Rimase pietrificata, non disse una parola e se ne andò via quasi correndo per la vergogna. Tutti mi sentirono e mi guardarono con lo sguardo compiaciuto. Incrociai la mia mano con quella di Jav e lo guardai.
<<Dopo abbiamo biologia, insieme per fortuna.>> Disse.
<<Certo, hai mangiato?>> Dissi mentre portavo in bocca il mio panino.
<<No non ho fame. Devo mantenere il peso forma.>> Lo guardai malissimo.
<<Assaggia almeno il mio panino con fesa di tacchino, insalata e maionese.>> Lo avvicinai alla sua bocca e gli diedi un morso.
<<Come è?>>
<<È buono dai, non male.>> Continuò a masticare e poi ci alzammo tutti per rientrare nell'aula.
<<Secondo te cosa faremo oggi?>> Mi chiese il mio ragazzo mentre ci stavamo per mettere a sedere.
<<Riproduzione sessuale delle lumache, guarda la LIM.>> Guardò la LIM e c'erano due lumache tutte incastrate fra loro.
<<Che schifo, che cazzo.>> Si mise una mano in fronte e sospirò. Iniziò la lezione e ogni volta che Jav sentiva qualcosa di strano o si sentiva in imbarazzo mi guardava e io non riuscivo a trattenermi. Ad un certo punto però, le casse che abbiamo in ogni classe suonarono con il suono dell'annuncio.
<<La signorina Miller in segreteria.>> Guardai Jav.
<<Vai amore, te le caverai, anche se è una stronzata te la caverai.>> Mi diede un bacio, presi le mie cose e uscii dalla classe così da potermi dirigere nella segreteria.
<<Salve signorina, l'ho chiamata così da poterle dare qualche cosa prima che sia troppo tardi. Io sono Sandra.>> Strinsi la mano alla segreteria e mi diede un paio di fogli per quanto riguarda le partite di baseball, football,basket, le cheerleader, i gruppi extra-scolastici e altro.
<<Piacere, chiamami pure Madison.>> Sorrisi.
<<Allora Madison, qualche volta dovrai parlare a i Senior durante le assemblee, o magari anche quando organizzeremo dei progetti con altre scuole oppure associazioni.>>
<<Direi fantastico.>> Dissi e sospirai. Mi spiegò altre cose finché non suono la campanella della fine della scuola, andai fuori e trovai subito Javon che mi aspettava.
<<Come mai hai tutto questo malloppo di fogli in mano?>>
<<Sono i fogli delle partite e altre cose.>> Andammo nella mia macchina è partimmo per casa mia.
<<Interessante.>> Si mise la cintura e mi accesi una sigaretta.
<<Ma perché non guidano bene cazzo.>> Misi la sesta e sorpassai quel vecchio che non riusciva a camminare.
<<Madison rischiamo di fare un incidente.>> Disse mentre continuavo a guidare.
<<Tranquillo, adesso rallento, era solo per sorpassare il nonno che dovrebbe stare a casa.>> Rallentai leggermente e contiuammo la nostra strada finché non arrivammo a casa mia.
<<Come mi dovrei comportare?>> Lo guardai.
<<Come sempre?>>
<<D'accordo.>> Lo baciai.
<<Stai tranquillo e vedi che andrà tutto bene.>> Scendemmo dalla macchina e entrammo in casa.
<<Ciao ragazzi, sono in cucina scusatemi se non vi ho aperto.>> Disse mia mamma dall'altro lato del muro. Entrammo in cucina e salutai mia mamma.
<<Ciao tesoro, senti controlla le lasagne io vado in bagno - si schiarì la voce - a vomitare.>> Almeno aveva fatto le lasagne.
<<Certo vai pure.>>
<<Jav io e te ci salutiamo dopo.>> Mise una mano sulla spalla del ragazzo e corse in bagno.
<<Deve vomitare, ha un sacco di nausea.>> Tirai fuori le lasagne.
<<Bello essere maschio.>> Si grattò la testa e scese mio padre di sotto.
<<Già. Ciao papà.>> Lo abbracciai.
<<Ciao Jav, ciao tesoro. Mamma dov'è?>> Si guardò intorno.
<<In bagno.>>
<<Capito. Come stai Jav?>> Gli strinse la mano.
<<Bene, tu?>>
<<Molto bene.>> Mamma ritornò dal bagno mentre stavo facendo i piatti.
<<Scusami Jav, stai bene? Hai bisogno di qualcosa?>> Disse mia mamma mentre si metteva a sedere.
<<Nono grazie, stai bene?>> Prese il piatto.
<<Sisi grazie caro. Grazie tesoro.>> Prese il piatto mia mamma.
<<Allora Javon come va a scuola e in generale?>> Chiese mio padre mentre stava per incominciare a mangiare.
<<A scuola bene, biologia un pò meno però c'è Mad che mi aiuta - ridacchiò - sennò per il resto va più che bene tutto.>> Iniziò a mangiare dopo che rispose a mio padre.
<<Mad è brava in tutto.>> Rispose.
<<Si è brava in tutto, sia scuola che nello sport.>> Precisò e lo guardi, volevo scoppiare a ridere.
<<Sono stata nominata presidente dei Senior.>> Dissi mentre mi tamponavo la bocca così da poterla pulire.
<<Ma è grandioso, sono così fiera. Anche tuo padre quando andava a scuola è stato candidato presidente.>> Sorrisi.
<<Allora la cosa è di famiglia.>> Rispose Jav mentre finiva di mangiare.
<<È vero. A quanto pare ci piace mandare le tradizioni avanti senza saperlo.>> Rispose Daniel.
Una volta che abbiamo finito di mangiare mio padre e Jav andarono in salotto e stavano parlando di orologi.
<<Per quanto ho visto oggi, Jav mi sembra un ragazzo apposto.>> Disse mia mamma mentre si toccava la pancia.
<<Già, mamma il pancione cresce sempre di più.>> Dissi mentre prendevo un caffè.
<<Sto entrando nel terzo mese, crescono sempre di più i miei gemellini.>> Non vedevo l'ora di conoscerli. Ad un certo punto Alan entrò dalla porticina.
<<Ma dove sei stato tutto questo tempo. Sicuramente fuori in cortile a correre come un pazzo nella neve.>> Mi saltò addosso, era ancora piccolo però cresceva anche lui.
<<L'altro giorno lo abbiamo portato a fareni vaccini, è stato calmo e buono tutto il tempo.>>
<<Se hai tutta questa pazienza ti voglio vedere quando i gemelli saranno in giro per casa.>> Ridacchiai e contiuai ad accarezzarlo.
<<Mamma sei sicura che non devo restare, per quanto riguarda di quando andrò al college?>>
<<Amore mio tu devi andare al college, devi diventare un medico come hai sempre voluto, l'ospedale ha deciso di dare qualche mese a papà, così mi aiuta dopo il parto e quando i gemellini saranno abbastanza grandi ritornerà a lavoro.>> Sorrise e mi prese le mani. Alan mi leccava la faccia.
<<Alan dai, lo sai che non mi piace.>> Ridacchiai e si rimise buono sulle mie gambe.
<<Io e papà adesso andiamo a lavoro, fate i bravi tu e lui.>>
<<Certo. Te stai attenta a non sforzati troppo. Sai non voglio che finisci in ospedale come l'altra volta.>> L'abbracciai e si mise il camice addosso.
<<Tesoro mi raccomando fate i bravi, ci vediamo stasera.>> Disse mio padre mentre prese la sua cuffia preferita che era appesa all'attaccapanni.
<<Ciao Javon è stato un piacere conoscerti.>>
<<Anche mio Betany.>>
<<Anche mio ovviamente.>> Rispose mio padre e uscirono di casa, dopodiché mi buttai sul divano.
<<Carino tuo padre con la cuffietta con le navi sopra.>> Si buttò accanto a me mi misi sopra di lui, sul suo petto.
<<È la sua preferita e la sua portafortuna.>>
<<Anche te ne avrai una?>>
<<Certo che si.>> Ridacchiai per poi guadare Jav nei suoi occhioni grandi.
<<Avvicinati.>> Mi avvicinai a lui e mi abbracciò fasciandomi tutta con le braccia.
<<Che vogliamo fare?>> Chiesi mentre posai le mani sulle sua guance.
<<Stiamo qua.>> Si sdraiò e mi sdraiai anche io mettendomi sul suo petto.
<<Andiamo in camera te la faccio vedere.>> Mi alzai per l'ennesima volta e si alzò anche lui, salimmo le scale e aprii la porta di camera mia.
Si guardò intorno e si fermava quasi sempre a guardare meglio.
<<Hai tutte le nostre foto?>>
<<Certo che si.>>
<<Io invece ho quella al mare, in montagna, e una tua che ti ho fatto di nascosto sul comodino.>>
<<Davvero?>> Lo abbracciai da dietro.
<<Si, per guardare sempre la mia bambina quanto è bella.>> Sorrisi come un'idiota.
<<Che carino che sei.>> Gli diedi un bacio che ovviamente mi ricambiò.
<<Sei simpatica con quelle codine in quella foto.>>
<<Avevo tre anni.>>
<<Eri piccolissima.>> Prese il telefono e fece una foto.
<<Facciamoci una maschera.>> Presi le maschere dal cassetto che avevo accanto alla postazione trucco.
<<Io voglio quella nera.>> Gliela passai.
<<Io invece prendo questa rigenerante, perché la mia pelle ne ha bisogno.>> Mi misi la mia maschera e poi mi rimisi accanto a Jav. La giornata andò cosi: ci addormentammo e ci svegliamo finché non arrivarono i miei, lui andò a casa e io feci il resto delle mie cose.
Ero molto contenta che Jav era riuscito a conoscere i miei genitori meglio, ero felice di come la mia vita stava prendendo piega.
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Nuovo capitolo. Scusatemi se vi sembra troppo random, cercherò di fare del mio meglio. Grazie a tutti per le belle parole, ne sono riconoscente❤️❤️

𝘼𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙋𝙨𝙞𝙘𝙝𝙚 || Javon WaltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora