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JAVON'S POV

La mattina seguente era il giorno del combattimento. La sera prima avevo conosciuto una ragazza, la ragazza immagine che è stata sostituita da Maddy. Era molto bella con quel completo verde, con la pelle abbronzata e gli occhi quasi chiari, il verde la risaltava davvero.
<<Potevi baciarti Maddy però.>> Mi disse Jaden mentre si lavava i denti.
<<Senti Jaden, è il giorno del mio combattimento non ho voglia di parlare di questa cosa cazzo.>> Ero in super ansia e quel coglione di mio fratello mi punzecchia su un argomento inutile. Certo non ha tutti i torti ma non mi sembrava il caso in quel momento. Qualcuno bussò alla porta, andai ad aprire e mi ritrovai mio padre.
<<Pronto campione?>> Mi chiese tutto sorridente mentre mi stavo sistemando il benedetto pantaloncino bianco,
<<Papà sono in super ansia.>> Dissi mentre uscivo dalla camera con tutta la roba e nel mentre uscivano le ragazze dalla camera, per ultima uscì Madison, aveva una mini gonna di jeans grigio scuro, top a fascia nero, un bomber che richiamava la gonna e i texani neri, e sul naso aveva gli occhiali da sole. Rimasi a guardarla per qualche secondo e poi smisi di guardarla, feci un piccolo sorriso per poi scendere le scale dell'hotel. Fuori c'era un casino di gente che mi chiedeva foto, domande, autografi, un sacco di ragazzine che urlavano, c'era il caos. Infatti è stato difficilissimo poter salire sul van.
<<Adesso che arriviamo lì ci riscaldiamo e poi sali sul ring d'accordo?>> Mi disse mio padre, il mio manager, il mio allenatore, il mio tecnico, il mio tutto.
<<Si.>> Risposi secco, non riuscivo a calmarmi per l'ansia che avevo.
<<Devi stare tranquillo, mi hai capito?>> Mi mise una mano sulla spalla e feci di nuovo cenno di sì. Una volta arrivati sul posto della gara, scesi assalito da giornalisti e fotografi, e mi andai subito a riscaldare. Mio papà teneva le mani con delle specie di paracolpi e io tiravo colpi forti, secchi e veloci. Feci circa un'ora di questa roba e poi arrivò il momento. Mi misero addosso quella specie di accappatoio che mettono i pugili prima di salire sul ring. Ero agitato, non vedevo di salire sul ring e cercare di spaccare la faccia a quel pezzo di merda di James, dopo tutto il male che mi ha causato a me e alle persone a cui tengo si merita che qualcuno gli spacchi il culo. Mi senti delle mani delicate toccarmi le spalle e incominciò a massaggiarmi quella zona.
<<Sei pronto? Io e il resto staremo dietro di te mentre entrerai.>> Mi girai e trovai dietro di Maddy, non me lo aspettavo da lei, dopo quel tocco mi calmai.
<<Cerco di esserlo.>> Feci una mezza risata nervosa e mi rivoltai.
<<Chiamiamo sul ring, Javon Walton, soprannominato Wanna.>> Urlò qualcuno con il microfono. Entrai, tutti i riflettori puntati su di me e tutti che gridavano il mio nome, mi sentivo potente e allo stesso tempo piccolo piccolo. Il bambino che aveva 4 anni realizza il suo sogno adesso, è tempo di realizzarlo. Salii sul ring e mi spogliarono dal quell'accappatoio strano, incominciai a saltellarare sul ring e arrivò poi il mio avversario. Fecimo il saluto in segno di rispetto e incominciò il combattimento,mio padre mi ha insegnato una cosa, finché non ti dicono eccesso di contatto, allora tu devi darle finché in hai più fiato e infatti così feci. Incominciai a tirare ganci, diretti e montanti finché non mi stancai. Faceva schifo James, non riusciva a pararsi bene per quante gliene stavo dando. Ho fatto molti combattimenti nella mia vita, non sono mai stato così aggressivo ma sta volta dovevo dare il meglio di me. Anche lui mi tirò qualche colpo, la maggior parte li parai altri no. Ci fu un momento di pausa, mi misi sullo sgabello, sputai il paradenti nel secchio e mio padre mi dava da bere, pochissimo però qualcosa dovevo mettere nel corpo. Mi diede un sacco di consigli e poi ripartì il combattimento. Ci fu molto contatto da parte sua, paravo tantissimo, ma più te le danno e più ti incazzi e quindi così successe. Tirai la maggior parte dei punti che potevo dare finché non gli toccai l'occhio abbastanza forte, si staccò da me e l'arbitro gli diede 5 secondi per poter cercare di rimettersi in piedi, ma non lo fece. Non ci potevo credere, avevo vinto il mio debutto della categoria PRO. Ero al settimo cielo. Sul ring salì tutta la mia famiglia, mi abbracciarono tutti, mia mamma piangeva, mio fratello gemello non mi lasciava un secondo e tutto il mio team non smetteva di urlare ed esultare, finché non arrivò lei, la ragazza che poco a poco mi stava salvando anche solo guardandomi, Madison. Mi saltò a addosso, la presi con le mani chiuse da sopra la gonna e mi abbracciò.
<<Lo sapevo che c'è l'avresti fatta.>> Era tutta contenta e sorridente, la guardai sorridendo e mi continuò ad abbracciare.
Dopo tutti i festeggiamenti sul ring, mi medicarono un pochino perché avevo una specie di taglietto sullo zigomo e qualche livido qua e là.
Andammo a mangiare qualcosa a pranzo tutti insieme e poi avevo promesso a Maddy di andare al mare. Ero troppo contento anche di aver reso ancora più felici i miei genitori, soprattutto mio padre, con tutti i sacrifici che hanno fatto e che continuano a fare. Dopo aver mangiato e brindato, io e Maddy ritornammo in hotel così da poterci preparare per andare al mare.

𝘼𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙋𝙨𝙞𝙘𝙝𝙚 || Javon WaltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora