XI

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Passò una settimana da quando eravamo tornati da Puerto Rico. A Javon gli erano già stati organizzati vari incontri per i mesi a seguire, era molto contento e felice dei suoi successi.
<<Stasera che facciamo?>> Chiese Ash mentre ovviamente si sedeva sulle gambe del suo fidanzato.
<<È Halloween, avevamo pensato di dare una festa però non ci andava tanto di farla, quindi vi andrebbe se guardiamo un film horror e dormite da noi?>> Chiese Jayla.
<<A me va bene.>> Ripose Nat.
<<Quale film vorreste guardare?>> Chiese Jav mentre posava la testa sul tavolino con le braccia conserte, avevamo appena finito due ore di educazione fisica eravamo sfiniti.
<<Di certo non The Conjuring oppure The Nun, anche se sono molto belli come film horror, potremmo guardare un film horror psicologico, si chiama Scappa, Get Out, una cosa così.>> Dissi mentre finivo di mangiare le mie patatine al formaggio, stavo malissimo avevo il ciclo e quando ho il ciclo mangio peggio di un maiale.
<<Va bene, allora guardiamo quello.>> Ripose Jaden mentre accarezzava il fianco di Ashley.
Una volta discusso su quello che potevamo fare la sera, ritornammo in classe così potevamo finire le nostre lezioni. Avevamo biologia e dovevamo finire il sistema nervoso.
<<Signorina Miller potresti parlarmi a grandi linee del sistema nervoso centrale?>> Mi chiese la McGonall mentre si puliva gli occhiali da vista.
<<Certo. Il sistema nervoso centrale è formato dal cervello e dal midollo spinale. La sua funzione è quella di poter raccogliere e integrare le informazioni che provengono dagli altri organi e dell'ambiente esterno, le rielabora e le trasmette al resto del corpo.>>
<<Molto bene.>> Sorrise e incominciò a spiegare il sistema nervoso periferico.
<<Prof avevo la mano alzata anche io, perché ogni volta deve chiedere a lei, solamente perché è figlia di medici non significa che qua è la più intelligente.>> Disse Megan, mi voltai. Volevo alzarmi e spaccargli la faccia, forse quando le spaccai il naso era troppo poco quello che le avevo fatto.
<<Singora Anderson, mi scuso se la signorina Miller ha una A in biologia e te hai una... - controllò il registro dei voti un attimo - Una D, quindi non capisco quale sia il problema.>> Megan fece una faccia imbarazzata, la guardai per bene, squadrandola e poi mi voltai.
<<Che cogliona che è.>> Io e Jayla stavamo per scoppiare a ridere, è davvero stupida quella ragazza. Una volta finita la lezione, uscimmo di classe e andammo verso gli armadietti, poco distante c'era Megan e decisi di prenderla un pò in giro insieme a Jayla.
<<Ripetimi quanto ho io in biologia Jay?>> Passammo accanto a lei.
<<Una A.>>
<<E la signorina Anderson?>> Mi fermai difronte a lei.
<<Una D.>> Rispose.
<<La signorina si crede una dea scesa in terra, peccato che sia così piccola e stupida.>> Risi leggermente e me ne andai. Non c'è la facevo più, era un continuo prendermi per il culo, adesso basta, sono stata zitta per tre mesi, da oggi se continuerà a prendermi in giro, la zittirò bene bene.
<<Millee attenta a dove vai.>> Disse Megan mentre sbatteva la porta dell'armadietto.
<<Che paura Anderson.>> Risi e uscii da scuola. Una volta arrivate alla macchina, trovammo Jav e Jad.
<<Che cogliona vi prego, si era creduta chissà chi durante la lezione di biologia.>> Disse Jayla mentre continuavano a ridere.
<<Ma chi?>> Chiese Jaden.
<<Megan.>> Dissi.
<<L'hai mortificata davanti a tutti vero?>> Mi chiese Jaden mentre saliva nella mia macchina nei sedili posteriori.
<<Certo che si. Sono stata zitta fin troppo da oggi basta.>> Salii anche io e mi misi nel sedile del guidatore.
<<Di certo se lo meritava.>> Disse Jav mentre si metteva accanto a me. Nat e Ash arrivarono dopo di noi e accompagnai tutti a casa propria.
<<Ti alleni con me?>> Mi chiese Javon mentre girò la testa per guardarmi.
<<Ho le mie cose non sto gran che, vengo a trovarti mentre ti alleni, magari ti do una mano.>> Risposi.
<<Anche se non mi serve ma d'accordo.>>
<<A tutti servono.>> Risposi e accostai. Nat e Ash abitavano praticamente accanto e quindi scesero insieme, salutarono Jay e Ash e andarono verso casa.
<<Comunque bella lezione per Megan.>> Mi urlò Ash mentre apriva la porta di casa sua.
<<Grazie amo, ci vediamo stasera. Ciao Nat.>> Urlai e ripartii in direzione casa Miller e Walton.
Dopo circa venti minuti arrivammo alle nostre case, mentre arrivavamo, arrivò anche mio padre.
<<Ciao ragazzi.>> Salutò mio padre.
<<Ciao signor miller. Ciao Megan a stasera.>> Mi salutorono, Jav mi baciò la guancia e andarono a casa.
<<Ciao papà, giornata piena?>> Scesi e scesero anche loro.
<<Si. Ho tolto solo tumori al cervello oggi.>> Rispose.
<<Che brutto. Però sei un neurochirurgo quindi ti tocca.>> Andammo a casa e mamma aveva preparato un ottima carbonara, ne avevo tantissima voglia.
<<Come è andata a scuola?>> Mi chiese mamma.
<<Bene. Stavo per prendere a manate una ragazza, si crede più intelligente di me.>>
<<Che ha fatto?>> Mi chiese. Mi alzai e posai il piatto pulito nel lavandino.
<<Mi ha presa in giro solamente perché sono così intelligente e sono figlia di due medici, ovviamente poi l'ho derisa difronte mezza scuola nei corridoi.>> Mi voltai e vidi mia mamma guardarmi male e poi padre fare un mezzo sorriso.
<<Madison sei superiore a lei.>> Rispose mia mamma.
<<Ovviamente lei è superiore a quella ragazza, però mi incazzarei anche io se una persona contiua a prendermi in giro. Hai fatto bene piccola.>> Si alzò mio papà dalla sedia e mi diede un bacio sulla fronte. Una volta finito di mangiare i miei andarono a riposare e io decisi di leggermi un libro, Piccole Donne, un classico. Mi ero messa fuori in giardino, gli alberi erano rossi e gialli, il cielo era grigio e tirava un vento leggero, le decorazioni di Halloween si muovevano a causa del vento. Mi feci un tè caldo alla cannella, era molto buono, lo sorseggiavo a piccoli sorsi mentre mi leggevo il libro. Ovviamente piangevo di tanto in tanto.
<<Non posso piangere per un libro, quando succedono le cose gravi mi butto allora.>> Dissi mentre singhiozzavo, presi un fazzoletto e mi soffiai il naso. Poi mi accesi una sigaretta e pensai al più e al meno. Ad un certo punto sentii qualcuno uscire dalla porta di casa dei miei vicini.
<<Madison, come stai cara?>> Mi chiese la signora Dawson, un'anziana signora dai capelli bianchi, aveva sempre i bigodini in testa.
<<Bene, lei? Come va?>> Chiusi il libro e schiccherai la sigaretta.
<<Molto bene. Cosa leggevi?>>
<<Piccole Donne.>> Portai la sigaretta alla bocca e aspirai il fumo da essa.
<<Un grande classico, Louisa May Alcott è una delle mie scrittrici preferite, ti consiglio di leggere I ragazzi di Jo.>> Mi consigliò mentre si piegava così da poter innaffiare le piante che aveva.
<<D'accordo. Buona giornata singora Dawson.>> La salutai sorridendo e rientrai dentro.
<<Buona giornata anche a te cara.>>
Una volta rientrata in casa preparai le cose per la sera, mancavano tre ore però decisi di farla e in quel momento mi ricordai che avevo detto a Jav che lo andavo a trovare durante i suoi allenamenti, quindi decisi di andarci, presi la mia roba e andai verso casa Walton.
<<Javon alza quella guardia.>> Sentii una voce femminile provenire dalla palestra. Mi fermai un attimo sulla porta e li guardai. C'era Nat che aiutava Jav a tirare i colpi. Lo guardai attentamente e notai che allargava troppo il colpo per fare il gancio.
<<E non allargare quel gancio.>> Dissi mentre entravo dentro la palestra.
<<Ciao Maddy.>> Mi salutò Nat e ricambiai il saluto.
<<Come cazzo devo chiuderlo, perché non riesco a farlo bene.>> Si stava alterando e lo percepivo, quindi gli mostrai per bene come farlo anche se non ne aveva bisogno.
<<So che non ti serve, devi cercare di fare il colpo più seccamente possibile.>>
<<Lo so ma non mi riesce oggi. Fanculo.>> Si tolse i guantoni, li sbattè per terra e uscii dalla palestra.
<<Ho detto qualcosa che non va?>> Chiesi a Nat.
<<Fa sempre così quando non riesce a fare qualcosa.>>
<<Ci parlo io.>> Sapevo che in qualche modo riuscivo a calmarlo. Andai verso di lui e con calma mi avvicinai.
<<Posso sedermi?>> Gli chiesi.
<<Si.>> Mi rispose mentre beveva l'acqua.
<<Che succede? Ti ho visto parecchio nervoso.>>
<<Niente. Quando non riesco a fare qualcosa mi altero.>>
<<Guarda che può capitare, ci sta che qualche volta un allenamento va male.>>
<<Madison non mi deve andare male, cazzo, non deve succedere. Mi sa che mi tocca sfidare un cazzo di 32enne. Sono fottuto.>> Si stava alterando sempre di più.
<<Javon,non puoi pretendere di essere all'altezza sempre di tutto.>>
<<Eppure devo, sennò non avrò una carriera non avrò niente.>> Stava delirando.
<<Senti - mi alzai - non sparare stronzate, stai dando i cazzo di numeri. Sei finito su tutte le riviste sportive di questo mondo, hai avuto un sacco di complimenti da i tuoi pugili preferiti e anche quelli di grandissimo successo, non venirmi a dire che per colpa di un allenamento non avrai una buona carriera perché te lo giuro ti metto le mani addosso. Devi essere fiero di te stesso e di quello che stai facendo e stai affrontando, perciò adesso non incazzarti se oggi non riesci a fare un buon allenamento, alzi questo cazzo di culo e continui finché non sei contento e soddisfatto, ti è chiaro?>> Mi guardò senza dire una parola, Nat aveva la bocca spalacanta e Jay mi stava per applaudire.
<<Chiarissimo.>> Si alzò, mi sorpassò e andandò di nuovo ad allenarsi.
<<Hai fatto benissimo, gli serviva.>> Disse Jay.
<<Secondo te, sono stata troppo dura?>>
<<Senti hai fatto benissimo.>> Disse Nat.
Ritornai in palestra e riandai verso di lui. Lo guardai fare il sacco, era nervoso e si vedeva per la forza che ci metteva nel tirare i colpi.
<<Rilassati un secondo, ci stai mettendo troppa forza.>> Gli misi le mani sulle spalle e si fermò abbassando la testa e poi si girò verso di me. Era solo con dei pantaloncini corti e le scarpe apposta per la box.
<<Secondo te sarò qualcuno nella vita?>> Dopo ciò gli volevo mettere le mani addosso.
<<Si Jav, sarai qualcuno con molto successo.>> Era tutto sudato, mi faceva un pò schifo perciò gli passai un asciugamano per asciugarsi.
<<Sicura?>> Aveva gli occhi tristi, non capivo cosa gli stesse succedendo.
<<Javon cosa ti prende? Perché sei così?>> Posai le mani sulle sue braccia delicatamente.
<<Oggi è l'anniversario di morte di mio nonno. Sono andato al cimitero e ho sentito il solito vuoto, come tutti gli anni.>>
<<Andiamo a fare due passi? Mettiti qualcosa addosso.>> Gli passai la sua felpa e se la mise addosso. Uscimmo dalla palestra e andammo verso il boschetto. C'era una panchina e ci mettemmo lì a sedere.
<<Come ti senti adesso?>> Gli chiesi mentre mi avvicinai a lui.
<<Meglio dai.>> Gli scese una lacrimuccia dal viso.
<<Ei.>> Gliela tolsi e lo abbracciai senza dire niente. Non mi staccai da lui, sapevo il vuoto che sentiva dentro.
<<Grazie.>> Alzò la testa e lo guardai. Gli sistemai i capelli e sorrisi.
<<Non devi dirmi grazie, lo sai che ci sono passata anche io.>> Gli accarezzai i capelli e sorrisi.
<<Adesso però basta piangere, dobbiamo vedere un film stasera.>> Rise e risi anche io.
<<Già, vuoi restare un altro pochino?>> Continuai a toccargli i capelli.
<<Si, guarda che bei colori. Non so perché mi piace l'autunno, mi trasmette serenità.>> Mi disse mentre toccava la schiena.
<<A me piacciono le sue vibes.>> Dissi.
<<Anche a me.>> Rispose e incominciò a guardarsi intorno.
<<Guarda c'è uno scoiattolo. Non se ne vedono molti da queste parti.>>Alzai la testa e c'era uno scoiattolino.
<<Vero, sono molto carini.>> Dissi e abbassai la testa.
<<Non mi sono scusato, sono stato troppo brusco prima.>> Mi guardò e sorrisi.
<<Devi stare tranquillo posso capire.>> Mi toccai la pancia, avevo dei crampi assurdi.
<<Tutto bene?>> Mi chiese preoccupato.
<<Sono solo i crampi, ho le mie cose.>>
<<Ritorniamo dai, ti preparo qualcosa di caldo.>> Si alzò e mi alzai anche io mettendo un braccio sotto il suo.
<<Come fai a sapere che le cose calde mi aiutano?>> Chiesi mentre camminavano verso casa sua.
<<Anche a mia sorella servono, le servono le sue tisane sennò diventa isterica.>>
<<Io lo sono anche senza.>> Risi e rise anche lui.
<<Davvero?>>
<<Si, piango per piccole cose e divento nervosa facilmente.>>
<<Siamo messi bene. Entriamo subito sta incominciando a piovere.>> Aprì la porta di casa e ci ritrovammo i miei amici che preparavano qualcosa da mangiare.
<<Ciao a tutti.>> Salutai le mie ragazze.
<<Se non vi dispiace vado a farmi una doccia.>> Disse Jav mentre correva verso il bagno.
<<Allora che state preparando di buono?>> Chiesi mentre mi legavo i capelli.
<<Qualche stuzzichino e qualche dolce.>> Disse Jay mentre infornava una teglia di biscotti
<<Wow. Non vedo l'ora di mangiare.>> Dissi mentre incominciava a prepare il tavolino difronte il divano.
<<Succo all'ananas o arancia?>> Chiese Nat mentre tirava fuori le bottiglie dal frigo.
<<Arancia ho bisogno di vitamina C.>> Dissi.
<<Io ananas, serve alla mia ragazza non per me.>> Disse Jad.
<<Sei un porco.>> Gli tirai una pacca dietro la testa.
<<Aia.>> Disse toccandondosi la nuca dolorante.
<<La prossima volta più forte.>> Urlò Jay mentre controllava i biscotti.
<<Maddy non ti senti scomoda con quei jeans?>> Mi chiese Ash mentre si sedeva accanto a Jaden.
<<Hai ragione, vado a rubare qualcosa su.>> Dissi e salii le scale. Andai in camera di Jayla ma trovai solo pantaloncini da corsa tutti aderenti o leggins, avevo bisogno di un pantalone di tuta largo e soprattutto nero, quindi decisi di andare a rubarlo a Javon, di certo non l'avrei preso in camera di Jaden anche se sapevo fossero collegare fra loro.
<<Jav sono Maddy posso entrare?>> Chiesi mentre bussavo.
<<Entra pure.>> Entrai. Era solo con i pantaloni di tuta grigi.
<<Ti rubo un pantalone di tuta.>>
<<Certo si accomodi pure. Di che colore lo vuole?>> Mi prese in giro.
<<Nero deve essere comodo.>> Mi porse un pantalone dall'armadio.
<<Voltati, grazie.>> Chiesi gentilmente.
<<Ti ho vista un sacco di volte in costume.>> Mi disse, d'altronde non aveva tutti i torti, mi aveva vista anche con il pezzo di sotto del costume e la felpa.
<<È diverso, voltati.>>
<<D'accordo.>> E si voltò. Mi tolsi i jeans e notavo che qualche volta cercava di girarsi.
<<Javon Walton!>>
<<Perdonami.>> Alzò le mani e si infilò una felpa.
<<Puoi girarti, - mi guardai allo specchio - mi fanno un bel sedere, questi me li prendo.>> Dissi ridendo.
<<No sono i pantaloni della Jordan.>> Stavamo scendendo le scale e mi arrivò un odore di cinnamon rolls, ero al settimo cielo in quel momento.
<<Ti avevo promesso che ti preparavo un tè, vado a farlo.>> Mi disse mentre stava per andare in cucina.
<<Fammelo dopo aver mangiato, mettiti a sedere e stai tranquillo.>> Mi sorrise e si mise a sedere sul divano e incominciammo a mangiare quello che Ash, Jad, Nat e Jay prepararono.
<<Questi tramezzini sono buonissimi.>> Dissi mentre ne mangiavo uno.
<<Che schifo le olive.>> Disse Jav mentre toglieva l'olivo dallo stecchino.
<<Dammela, io amo le olive.>> "La teoria delle olive" pensai.
<<La teoria delle olive.>> Disse Jaden.
<<Vero te odio le olive amore.>> Rispose Ash mentre baciava il ragazzo.
<<Allora è un problema dei fratelli Walton, anche Jay le odia.>> Rispose Nat ridendo.
<<Siete proprio fratelli eh.>> Risposi. Mangiai un sacco, i maiali sono più garbati della me con il ciclo. Una volta finito di mangiare tolsimo tutto, e presimo i e fecimo partire il film. Mi misi sotto le coperte e mi posai sul petto di Javon.
<<Adesso vado davvero a prepararti il tè, frutti rossi va bene?>> Si alzò dal divano.
<<Va bene.>> Sorrisi e andò a preparlo. Lo guardavo qualche volta e non appena aveva finito arrivò subito da me.
<<Tieni.>> Mi porse la tazza e la presi.
<<Grazie mille.>> Gli feci spazio e mi posai sulla sua spalla.
<<Appena hai finito tk rimettiti come prima.>> Mi disse e incominciammo a guardare il film e incominciaia sorseggiare il tè.
<<Ho una brutta sensazione.>> Disse Javon.
<<Anche io.>> Rispose Jaden mentre mangiava un biscotto che presi anche io.
<<Ne vuoi uno?>> Porsi un biscotto anche a Javon.
<<Si grazie.>> Lo prese e incominciai a mangiarlo insieme al tè.
<<È molto buono questo tè.>> Sorrise e ripresimo a guardare il film, una volta finito il tè, posai la tazza sul tavolino e mi rimisi sul petto di Javon, e lui incominciò ad accarezzarmi i capelli.
<<Madonna che famiglia di merda.>> Commentò Jaden.
<<Vero. Hanno problemi mentali gravi.>> Rispose Jayla. In effetti è vero. Quella famiglia vendeva le persone nere, così da ipotizzarle e renderle schiave. Una vera merda.
Qualcuno bussò alla porta, saranno i bambini per il dolcetto scherzetto.
<<Vado io.>> Mi alzai e presi la busta delle caramelle.
<<Dolcetto scherzetto!>> Urlano i bambini. Una bambina era vestita da strega, un'altra aveva uno scheletro disegnato in faccia, e i due banbini erano vestiti da Dracula e da Frankestain. Sorrisi e porsi le caramelle nei sacchetti dei bambini e subito dopo scapparono via nelle altre case del quartiere. Ritornai sul divano e trovai Javon mezzo addormentato.
<<Sei stanco Jav, dormi.>> Gli sussurrai mentre mi mettevo sotto le coperte.
<<Adesso lo faccio. Notte Maddy.>> Mi mise e si posò sul cuscino.
<<Notte Jav.>> Gli stampai un bacio sulla guancia e ripresi a guardare il film, per poi addormentarmi anche io insieme al ragazzo.
<<Guarda come dormono.>>
<<Fategli una foto sono carini.>>
<<Javon ha preso una sbandata per lei, solamente lei ha paura che lei non è pronta ad una relazione.>>
<<Nemmeno io sarei pronta ad una relazione nuova dopo che la persona che credevo mi amasse mi picchiava dalla mattina alla sera. Datele il suo tempo.>>
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Nuovo capitolo!!❤️

𝘼𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙋𝙨𝙞𝙘𝙝𝙚 || Javon WaltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora