Mi svegliai con la sveglia di Jay a tutto volume e con un peso sul petto. Aprii gli occhi e mi ritrovai Javon che si era spostato sul mio petto, ovvero sul mio seno, volevo morire in quel momento.
<<Javon alzati.>> Dissi, mentre cercavo di alzarmi.
<<Che ore sono?>> Chiese mentre si stropicciava gli occhi.
<<Le ore che ti devi alzare adesso.>> Risposi, aprì gli occhi e capii doveva aveva dormito tutto il tempo.
<<Mi dispiace un sacco, non era mia intenzione mettermi lì sopra e non so nemmeno come ci sono arrivato.>>
<<Ti perdono.>> Risi e mi alzai dal divano, mi girai e Javon era ancora lì sdraiato.
<<Javon alzati su.>> Dissi mentre lo scotolavo un pò.
<<Adesso mi alzò, cinque minuti.>> Si rimise a dormire e decisi di buttarlo giù dal divano.
<<Grazie Maddy menomale che esisti.>> Mi disse Jay mentre mi stampava un bacio sulla guancia.
<<Vaffanculo.>> Si alzò e andò verso la cucina il povero Jav.
<<Ti voglio bene anche io.>> Presi una fetta di torta avanzata da ieri e incominciai a mangiarla, per poi prendere le mie cose e andare in bagno così da potermi cambiare. Mi vestii con un jeans nero, una felpa bella grande e gli anfibi visto che pioveva da fare schifo. Mi truccai, mi sistemai e mi lavai i denti, per poi uscire e andare verso la camera di Javon.
<<Jav tieni i pantaloni.>> Gli piegai e entrai in camera trovandomi davanti Jav che si metteva le scarpe.
<<Oh, grazie.>> Si alzò dal letto e si guardò allo specchio.
<<Come sto? Voglio un parere femminile.>> Era vestito letteralmente in pigiama.
<<Sei in pigiama Javon, le uniche cose decenti che hai sono le scarpe. Ti vesto io oggi.>> Aprii il suo armadio ed era tutto in ordine.
<<Ma almeno sto comodo.>> Rispose.
<<Non ho mai visto un armadio così ordinato, nel mio sembra sia scoppiata una bomba.>> Gli presi un jeans largo ma non troppo, una felpa blu e le Jordan 4 abbinate alla felpa e ovviamente il capellino che non può mai mancare.
<<Tieni. Muoviti abbiamo solo un quarto d'ora.>> Glieli porse, sorrise e andò a cambiarsi. Dopo circa cinque minuti, uscì.
<<Finalmente sei decente.>> Mi alzai dal letto e mi avvicinai a lui, era difronte allo specchio, lo abbracciai da dietro. Con gli anfibi gli arrivavo giusto giusto sopra la spalla, ma non così tanto.
<<Grazie ancora per ieri.>> Si voltò e mi mise le mani sui fianchi a modo di abbraccio.
<<Non devi ringraziare. Faccio quello che è quello giusto.>> Sorrise e ci guardammo per qualche secondo negli occhi, lo guardai e riguardai, e riguardai.
<<Javon e Madison scendete adesso siamo in ritardo.>> Quel momento era stato interrotto da Ash.
<<Ci aspetta un'intensa giornata.>> Dissi e uscii dalla camera inseguita da lui. Andammo alla macchina e partimmo per scuola, eravamo a novembre e incominciava a fare sempre più freddo. Una volta arrivati, scesimo e andammo nelle aule per fare le lezioni. Prima ora matematica e seconda ora storia, poi la mia amata ricreazione ovvero pausa sigaretta e pausa mangiare. Mi misi a sedere al tavolino aspettando il resto del mio gruppo che vidi arrivare dopo poco senza Javon.
<<Dov'è Javon?>> Chiesi mentre mi accendevo la mia sigaretta.
<<Lo ha fermato una ragazza, non so chi fosse o meglio magari la conosco ma non l'ho riconosciuta.>> Disse Jayla mentre si sedeva accanto a me.
<<Ah, vabbè.>> Risposi mentre prendevo il sacchetto della merenda, passarono cinque minuti e Javon non arrivava, ne passarono altri 10 e finalmente era arrivato.
<<Chi è la ragazza che ti ha fermato?>> Chiese Jaden.
<<Allison insieme a Megan, abbiamo fatto una chiacchierata.>> Gli volevo spaccare la cazzo di faccia in quel momento. Allison è la migliore amica di Megan.
<<Stai dicendo sul serio?>> Dissi mentre buttavo fuori il fumo.
<<Si ma ho parlato solo con Addison.>>
<<Ma vaffanculo Javon per favore, parli con la tua ex che ti ha messo le corna e mi offende come se non ci fosse un domani.>> Mi alzai con la roba e me ne andai via, era davvero troppo.
<<Madison andiamo.>> Si alzò dal tavolo e mi seguì.
<<Sei un coglione Javon, così la perderai.>> Disse Jayla.
Andai nell'ala della scuola in cui non ci va mai nessuno, questa spece di cortile strano tutto messo male. Mi misina sedere e mi fumai un'altra sigaretta, ne fumo una al giorno massimo due, ma quella volta ne avevo bisogno di un pacchetto intero.
<<Te ne vai? Non si può restare da soli per un pò?>> Chiesi mentre lo guardavo male.
<<Senti ho davvero parlato solo lei.>>
<<Ma a prescindere, è una puttana anche lei ha cercato di far lasciare Ash e Jad!>> Urlai.
<<Senti hai ragione scusami, non era mia intenzione offenderti.>> No non lo accettavo, lui può parlare con chi vuole perché chi sono io per dirgli quello che deve fare, ma non lo accetto lui che parla con loro due, mi sentivo offesa.
<<Quando ho voglia di parlarti ti parlo io, per adesso no, vattene voglio stare da sola?>> Ripresi a fumare, ero stata forse troppo cattiva con lui però mi sentivo diciamo tradita. Anche se glielo chiesi gentilmente di lasciarmi sola mi sentivo che lo avevo trattato troppo male. Rimasi lì per qualche minuto però poi mi toccò andare in classe di nuovo, almeno non avevo lezione con Javon.
Dopo le due ore di lezione ritornai a casa insieme alle ragazze.
<<Stasera festa, dall'altra parte del quartiere, a casa di Charlotte.>>Disse Jay mentre guidava. Avevo bisogno di bere e di pensare ad altro quella sera.
<<Bisogna travestirsi?>> Chiese Nat.
<<Ovvio è la festa per Halloween.>> Ripose Ash a sua volta.
<<Sono indecisa se poliziotta o piratessa.>>
<<Io direi poliziotta.>> Rispose Jay.
<<Almeno siamo uguali, ti va?>> Mi chiese Ash mentre mi abbracciava.
<<Ma certo.>> Le mise le mani sulle sue e in cinque minuti eravamo quasi arrivate a casa.
<<Javon è stato un vero stronzo comunque.>> Se ne uscì Nat mentre si mordeva le unghie.
<<Jaden ci è rimasto male, però non glielo ha fatto notare, infondo sono fratelli gemelli non si posso odiare.>> Rispose Jay.
<<Già, io se potessi spaccherei la faccia a quelle due.>> Risposi.
<<Credo che tutta la scuola compresi professori e bidelli, lo vorrebbero fare.>> Disse Ash e risi.
Una volta arrivata a casa, scesi dalla macchina e entrai del portone d'ingresso.
<<Ciao amore, giornata piena?>> Chiese mia mamma mentre si preparava per lavoro.
<<Si, attacchi adesso?>> Chiesi mentre mi salutava.
<<Proprio adesso. Tuo padre è giù in palestra ha la giornata libera oggi. Il pranzo è già pronto devi solo riscardarlo un pochino.>> Mi risalutò e scappò dalla porta d'ingresso. Incomianciai a mangiare il mio pranzo e pensavo ancora a quello che era successo qualche ora prima.
<<Sono stata una stronza forse.>> Dissi a bassa voce.
<<Con chi? Con Javon?>> Sentii ha voce maschile, mi voltai ed era mio padre tutto sudato e accaldato.
<<Si come hai fatto a capirlo?>> Chiesi a bocca piena.
<<L'ho notato che vi volete bene, anzi molto bene. Quindi è l'unica persona con cui magari potresti litigare per cavolate, però qualche volta quelle cavolate non solo cavolate.>> Rispose. Quanto amo mio padre, mi capisce sempre al volo.
<<Già, hai ragione.>> Dissi e ripresi a mangiare il mio caldo e buon pranzo. Dopo aver mangiato, andai in camera mia e feci i compiti visto che avevo varie verifiche da fare in quei giorni e poi dopo qualche oretta decisi di allenarmi. Verso le otto dovevano venire tutte le mie amiche.
Scesi in palestra e usai gli attrezzi, il giorno seguente avrei fatto sacco e altre cose. Non sto qui a spiegarvi cosa ho fatto quindi passo direttamente alla sera. Verso le otto sentii suonare il campanello, scesi sotto e mi ritrovai tutte le mie amiche sulla veranda di casa.
<<I miei amori sono arrivati entrate pure.>> Dissi mentre avevo ancora il turbante sulla testa visto che avevo fatto una doccia post allenamento.
<<Ho portato il Mc, tieni il tuo sacchetto.>> Me lo porse Nat e lo presi.
<<Venite andiamo a sistemarci in cucina.>> Dissi mentre entravano in casa.
<<Ciao a tutte ragazze, come state?>> Chiese mio padre mentre si preparava per andare ad una cena di lavoro.
<<Bene signor Miller, lei?>> Chiese Ashley mentre prendeva le patatine dal sacchetto.
<<Molto bene, chiamatemi pure Daniel.>> Sorrise e si avvicinò a me.
<<Allora noi andiamo alla festa, rimangono a dormire da noi stasera.>> Dissi mentre lo salutavo.
<<Va bene tesoro. Buona festa.>> Mi salutò anche lui e notai che il nodo della cravatta era storto e glielo sistemai.
<<Grazie piccola.>> Prese e se andò alla sua cena.
<<Ho sentito che ci sarà James e la sua banda alla festa. Se non vuoi andare Maddy possiamo rimanere qui.>> Disse Jay mentre mangiava il panino.
<<Tranquille non voglio rovinare la serata a causa mia.>> Dissi mentre anche io mangiavo il mio panino. Era giusto così, infondo devo cercare di cavarmela da sola. Una volta finito di mangiare, andammo tutte in camera mia e ci preparammo.
<<Cho c'è a casa tua Jay?>> Chiesi mentre mi sistemavo i capelli.
<<Qualche amico dei gemelli. Praticamente solo compagni di squadra di Jaden.>> Disse lei mentre si truccava. Nat e Jay si vestivano da Joker.
Io e la mia Ashley ci vestiammo da poliziotte con capello e manette. Io avevo una tutina aderente, aveva uno scollo a cuore e aveva le pieghe sulla scollatura tipo polo da uomo e mi misi gli stivaletti neri con il tacco alto, volevo far morire di invidia tutti quanti quella sera, avevo l'adrenalina a mille, le feste di Halloween sono le migliori.
<<Mio dio che bombe che siete.>> Disse Nat mentre ci guardava.
<<Ovviamente foto, facciamola fuori mentre aspettiamo i ragazzi.>> Disse Ash, presi le mie sigarette e me ne accesi una così da cercare di far partire al meglio la serata. Fecimo qualche foto e dopo qualche minuto arrivarono i ragazzi, vestiti da vigili del fuoco erano qualcosa di wow. Poi vidi Javon che mi guardava e lo guardai anche io, la maglia gli fasciava bene tutti i pettorali e le braccia.
<<Voglio andare ragazze?>> Disse uno mentre si mise dietro di noi.
<<Andiamo dai.>> Dissi e incominciai a camminare a bracietto con Jayla.
<<Amo sei una figa della Madonna, ti hanno guardato tutti. A Javon tra poco gli ci voleva un secchio.>> Mi disse.
<<Poliziotta mora come ti chiami?>> Chiese un ragazzo, mi voltai ed era alto, biondiccio e occhi azzurri, il classico ragazzo che tutte vorrebbero.
<<Madison, piacere.>> Dissi mentre gli diedi la mano così da poter stringere la sua, eravamo già arrivati alla festa.
<<Micheal. Piacere mio.>>
<<Micheal fai poco il bavoso.>> Disse Jaden e notai che Javon voleva prenderlo a pugni nel viso.
<<Andiamo le ho solo chiesto come si chiama.>> Disse ed entrammo.
<<So badare a me stessa Jaden. Andiamo a bere qualcosa dai.>> Volevo farlo morire di gelosia e infatti notai che rimase passivo ma sapevo benissimo che quando faceva così stava per incazzarsi. Seguita dalla mie amiche e da i ragazzi, con accanto a me Micheal, mi andai a prepare un drink, un quattro bianchi.
<<Madison la nostra canzone, andiamo a ballare subito.>> Jayla mi prese per mano e andammo a ballare 4K di El Alfa. Muovevo i fianchi sopra Jay e lei li muoveva insieme a me, ci guardavano tutti, era quello che volevo cazzo. Ballammo per un sacco di tempo, circa un'ora finché non dovevo fare rifornimente di alcool, feci un gin lemon e trovai Javon difronte a me parlare con una ragazza, mi guardò e poi riprese a parlarci. Siamo tutti e due Cancro di luglio, orgogliosi e competitivi. Trovai accanto a me il famoso Micheal.
<<Micheal, come va la serata?>> Gli chiesi avvicinandomi a lui.
<<Tutto alla grande. Te?>> Mi chiese.
<<Benissimo - bevvi un grosso sorso per la stronzata che stavo per chiedergli - andiamo a ballare dai.>> Lo presi per mano e andammo verso la pista e incominciammo a ballare, ovviamente non mi struscivavo su di lui perché mi sembrava eccessivo, però qualcosa facevo e sapevo che a Javon non piaceva. Ballamo per circa qualche altra ora e anche Javon lo fece. Bevvi un sacco di drink per la situazione che stava accadendo. Finché ad un certo punto mi ritrovai accanto lui, il mostro, James, non era possibile. Cercai in tutti i modi di stare calma e feci finta di far finta di niente ma qualcosa cresceva sempre di più in me. Ero quasi abituata a soffrire di attacchi di panico, anche così di punto in bianco, ma se c'era lui davanti non c'è la facevo proprio.
<<Vado a fumare. Te fumi?>> Gli chiesi.
<<No, vai pure.>> Mi sorrise e mi accesi una sigaretta fuori in cortile. Ad un certo punto il mio battito cardiaco accelerava sempre di più, sempre di più finché non rientrai dentro e corsi per le scale e mi infilai nella prima camera che trovai.
Dopo pochi secondi qualcuno bussò alla porta. Glielo feci fare per un paio di minuti, finché qualcuno mi disse qualcosa.
<<Madison apri questa cazzo di porta.>> Era Javon.
<<Vattene via.>> Dovevo farcela da sola come ho fatto sempre.
<<Madison apri questa porta ti aiuto io per favore.>>
<<Ho detto no.>>
<<Maddy per favore.>> Si addolcì e la aprii di nuovo. Non appena entrò scoppiai a piangere tra le sue braccia, ero esausta di quello che mi ha creato quel ragazzo, ogni giorno dovevo subire attacchi di panico e psicologici su psicologici.
<<Tranquilla. Respira.>> Mi strinse a sè e mi accarezzava i capelli, faceci come mi aveva detto e alzai la testa.
<<Scusami per prima sono stata cattiva.>> Mi asciugò le lacrime e sorrise.
<<Il coglione sono io.>> Rise e risi anche io. Ad un certo punto il ragazzo si avvicinò sempre di più al mio viso, lo guardai e vidi che alternava lo sguardo tra i miei occhi e le mie labbra.
<<Fanculo.>> Mi prese il viso tra le mani e mi baciò, non mi respinsi per niente. Le mie labbra con le sue erano una combo perfetta. Ci baciammo per qualche secondo e poi ci staccammo. Mi guardò e poi ci baciammo ancora e ancora e ancora. Le sue mani facevano fianchi e e poi scivolavano dietro, mi stringeva e mi palpava. Io invece non facevo che toccargli le braccia e le spalle.
<<Javon, non cambierà il nostro rapporto questo vero?>> Chiesi mentre stavamo per uscire dalla stanza.
<<Certo che no.>> Mi rubò un altro bacio e uscimmo dalla camera e ritornammo a goderci la serata. Io e lui abbiamo ballato tutto il tempo, avevo i piedi che mi morivano dal dolore.
Uscimmo dalla casa e camminavo a stento, infatti decisi di togliermi le scarpe.
<<Che bellezza mio dio.>> Dissi mentre mi appoggiavo a Javon.
<<Dammi le scarpe.>> Gliele passai e me le aveva tenute tutto il tempo.
Una volta arrivati dunfrte casa mia, io e lui eravamo soli, gli altri erano più indietro.
Riprese a baciarmi, con unnsacco di bacini sulle mie labbra.
<<Notte bellissima.>> Mi si brillavano gli occhi in quel momento.
<<Buonanotte.>> Dissi sorridendo e gli rubai un bacio io sta volta. Entrai in casa e corsi subito in bagno così da potermi struccare, farmi una doccia veloce e poi andare a dormire beata come un angioletto ripensando a tutto ciò che era successo poco prima. Ero felice, sorridevo come una stupida, ma era troppo felice, spero davvero che questa cosa non cambi il nostro rapporto anche se dovessimo avere qualcosa io e lui, non voglio abbandonare questo rapporto.
________________________Nuovo capitoli bell*!❤️❤️. Come state??
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𝘼𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙋𝙨𝙞𝙘𝙝𝙚 || Javon Walton
Teen Fiction"𝙇𝙖 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙙𝙞 𝘼𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙋𝙨𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙚̀ 𝙪𝙣𝙤 𝙙𝙚𝙞 𝙢𝙞𝙩𝙞 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙧𝙤𝙢𝙖𝙣𝙩𝙞𝙘𝙞 𝙙𝙞 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙖𝙧𝙧𝙖 𝙙𝙞 𝙪𝙣 𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙤𝙨𝙩𝙖𝙘𝙤𝙡𝙖𝙩𝙤 𝙙𝙖𝙡𝙡'𝙞𝙣𝙫𝙞𝙙𝙞𝙖 𝙙𝙞 𝙪𝙣𝙖 𝙙𝙚𝙖 𝙚 𝙙𝙞 𝙙𝙪𝙚 𝙖𝙢𝙖𝙣...