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Un raggio di sole mi colpì dritta nel viso dopo che ho spento quella fastidiosa sveglia che ogni volta devo sentire per potermi alzare. Scesi dal letto, e per incominciare al meglio la mia giornata mi sciacqua il viso con dell'acqua fresca, così da poter cercare di riprendermi dal lungo sonno che feci dopo nove ore di viaggio seduta su un sedile scomodo dell'American Airlines.
Mi presento, sono Madison Miller, ho 17 anni, e con mia mamma e mio papà mi sono trasferita ad Atlanta per questioni di lavoro dei miei. Lavorano tutti e due nel campo della medicina, mia mamma è capo reparto del Pronto Soccorso e mio papà neurochirurgo; anche io vorrei lavorare in medicina, vorrei specializzarmi in pediatria, amo i bambini e aiutarli sarebbe una delle cose più belle che potrei fare.
Scesi di sotto in cucina e incomincia a preparare la mia colazione preferita, pane tostato, burro e marmellata di more accompagnati con il mio solito caffè latte.
<<Buongiorno tesoro, dormito bene?>> Mi chiese mia mamma accarezzandomi la spalla.
<<Si dai, oggi devo finire di mettere apposto la mia camera, odio vedere tutti quegli scatoloni sparsi in qua e là.>> Risposi mentre mi portai alla bocca il pane caldo.
<<Si vede proprio che hai preso da me.>> Disse mio papà mentre scendeva le scale, ancora vestito con il suo pigiama blu. Mi diede un bacio sulla fronte che ricambiai con un sorriso. È vero io e mio padre non sopportiamo il disordine, assomiglio a lui in tutto sia fisicamente che caratterialmente.
Una volta finita la mia colazione, mi andai a vestire con dei vestiti comodi per stare in casa e poi come avevo detto prima andai a sistemare il caos creato da tutti quegli scatoloni in camera mia. Sistemai l'armadio, la mia scrivania per lo studio e poi quella per potermi truccare e una volta finito dopo quasi due ore, decisi di andare ad allenarmi. I miei hanno voluto fare una palestra in casa sia per loro che per me. Pratico kickboxing da quando ho 5 anni, è sempre stata una delle mie passioni. Questa passione nasce quando vidi un incontro per caso in TV, mi piacque tantissimo la velocità e i riflessi che utilizzavano i pugili durante il combattimento. Per poter praticare utilizzai un cuscino che attaccati vicino ad un mobiletto, mia mamma mi vide e capì che quello è il mio sport. Scesi giù vestita da allenamento, pantaloni da box e un top nero sportivo, incomincia a fasciarmi le mani e anche i polsi, per poi riscaldarmi e fare stretching per non farmi male ai muscoli durante l'esercitazioni al sacco.
Una volta finito incomincia a fare una serie di combinazioni di diretti, ganci, low-kick e middle-kick; continuai per circa una mezz'oretta per poi accorgermi che ho dimenticato la mia borraccia dell'acqua, "Che palle mi tocca salire in cucina". Con i guanti sotto il braccio salii le scale e aprii la porta della cucina.
<<Mamma hai per caso visto la mia boraccia dell'acqua? Mi sono diemntaticata di potermela giù in palestra.>> Urlai mentre controllavo gli sportelli marroni ella cucina.
<<Tesoro è sul tavolo e vieni qui ci sono i nostri nuovi vicini.>> MI urlò dal salotto. "Non ci posso credere, sono in delle condizioni pessime" ripensaci di nuovo. Cercai di sistemarmi e andai in salotto mettendomi una felpa per non far asciugare il sudore addosso.
<<Ciao a tutti, scusatemi per le condizioni.>> Posai i guantoni da una parte
Mi tolsi i guantoni e li posai sul mobiletto.
<<Ciao io sono Jessica, ma puoi chiamarmi Jess, lui è mio marito Dj e loro sono Jayla, Jaden, Javon e il più piccolo Daelo.>>
<<Io sono Madison.>> Sorrisi. Li guardai tutti, i fratelli assomigliano molto. Jayla ha gli occhi verdi, un sorriso stupendo e dei capelli neri corvino, è veramente una bellissima ragazza. Accanto a lei c'è Daelo, è un bambino molto sveglio e furbo si vede dai suoi occhietti. E poi ci sono i gemelli, uno più bello dell'altro. Hanno un fisico da paura si vede che si allenano molto, come tutta la famiglia. Jaden mi sembra un ragazzo simpatico e tranquillo per salutarmi ha cacciato un sorriso sincero. Javon invece mi sembra un ragazzo molto riservato, non mi ha salutata ma ho sentito i suoi occhi color nocciola puntati addosso su tutto il mio corpo.
<<Ho visto che hai posato i guantoni, pratichi box come il nostro Javon?>> Mi chiese Dj.
<<Kickboxing, lo fa da quando ha 5 anni.>> Rispose mio padre sorridendo.
<<Anche Javon ha incominciato quando era piccolo. Magari potete allenarvi insieme.>>
"Non mi sembra il caso" mi dissi nella testa.
<<Sarebbe fantastico, almeno la nostra Maddy incomincia a fare nuove amicizie.>> Rispose mia madre a sua volta. "MA perché!" continuai a pensare. Javon guardò male suo padre, che a sua volta fece spallucce.
<<Vi abbiamo portato una torta per potervi dare il benvenuto nel nostro quartiere.>> Disse Jayla sorridendomi, le sorrisi anche io, mi sembra anche lei una ragazza apposto.
Incominciammo a mangiarla e chiacchierare fino a tarda sera. Sentivo sempre di più Javon guardami senza mai spacciare parola, solo con i suoi fratelli. Io e Jayla chiaccherammo del più e del meno, abbiamo scoperto cose in comune e che tra due giorni saremo nelle stesse classi.
<<Si è fatto molto tardi. Spero che la torta vi sia piaciuta. È il mio pezzo forte.>> Sorrise Jess.
<<Era davvero ottima. Grazie a tutti per esserci venuti a trovare.>> Rispose mia mamma.
Ci salutammo e uscì la famiglia Walton. Dopo aver chiuso la porta mi accorsi che a Javon gli cadde un braccialetto.
<<Papà vado un attimo a dare una cosa che è caduta alla famiglia Walton.>> Uscii di casa e attraversai la strada, casa loro è difronte alla nostra. Arrivai al portone e suonai il campanello.
Mi apri la porta Javon. "Ecco qua, per dirmi ciao muoverà gli occhi senza spacciare parola?" mi chiesi fra me e me.
<<Ei scusami il disturbo, ti è caduto questo sulla veranda di casa.>> Gli porsi il braccialetto.
<<Grazie mille, ci tengo molto a questo braccialetto.>> Guardò il braccialetto e fece un sorriso di compiacimento. Feci un mezzo sorriso anche io.
<<Senti per quanto riguarda prima, ti chiedo scusa se non ho parlato molto, non è giornata.>>
Rimasi un pochino perplessa, si vedeva che era una cosa forzata.
<<Non ti preoccupare. Ci vediamo a scuola.>> Salutai e me ne andai.
Io e i miei cenammo con una pizza da asporto, ancora dobbiamo fare la spesa.
<<Come ti sembravo i Walton?>> Mi chiese mamma.
<<Apposto, sembrano molto simpatici. Sono contenta che io e Jayla siamo in classi insieme, almeno non mi sento sola il primo giorno.>>
<<Javon non ti toglieva gli occhi di dosso.>> Disse mio papà che guardai male mentre smisi di masticare la mia fetta di pizza.
<<Non è vero.>> In effetti non me ne ero accorta di questo particolare, un pochino si ma non così tanto, avevo parlato tutto il tempo con Jayla.
<<Allora perché suo fratello Jaden ha dovuto tirargli quasi una gomitata per farlo smettere di guardare?>> Mi domandò. Sbuffai e continuai a mangiare la pizza. Una volta finito di mangiare tutto andai a farmi una vasca rilassante, utilizzando bagnoschiuma, shampoo, scrub, crema corpo e acqua profumata/profumo che metto tutti i giorni all'orchidea. Mi misi anche la crema ai tatuaggi nuovi che ho fatto per i mio compleanno, ovviamente essendo minorenne i miei hanno fatto dei fogli per far si che potessi farli. Lungo la colonna vertebrale avevo una frase
"Don't forget to love yourself"; ho sempre avuto problemi di accettarmi. Qualche estate fa morì mia nonna, una delle persone più importanti della mia vita e per consolarmi mi buttai nel cibo, e ebbi vari problemi di disturbi alimentari ma la kick boxing mi ha aiutato molto, ho tatuato anche questo sulla mia pelle sotto il gomito sinistro, due guantoni. E invece sul braccio destro "Anne'" il nome di mia nonna.
Una volta finita la mia doccia rigenerante, diedi la buonanotte ai miei, mi infali nel letto e finii di guardare per la decima volta Teen Wolf. Avevo bisogno del buon umore di Stiles.
Dopo un oretta mi addormentai e feci dei sogni tranquilli.

JAVON'S POV
<<Potevi anche evitare di guardala così tanto comunque.>> Mi presento in giro mio fratello mentre si toglieva la maglia.
<<Smetilla, è una bella ragazza, tutto qui.>> Replicai, mi accesi una sigaretta, Wiston Blu. Mi posai alla finestra e buttai fuori il fumo. Non fumo molto solo una o due sigarette quando avevo bisogno. Ormai sono maggiorenne non devo nascondere che fumo ai miei genitori.
Madison è una bella ragazza davvero, ha i capelli lunghi color mogano, gli occhi marroni tendendi al verde, un fisico da capogiro e un sorriso che ti colpisce davvero.
<<Capisco che dopo Megan non sarà facile, adesso pensa a scuola, al diploma e a divertirti.>> Aveva ragione. Megan è stato il mio primo amore e sono venuto a sapere che mi ha tradito molte volte durante la nostra relazione. Sono cambiato, non riesco più a fidarmi di nessuno. Sono sempre stato un tipo riservato, con pochi amici ma buoni e un po stronzo, ma mi so regolare. Solo Jaden mi sa capire davvero, siamo fratelli gemelli e ci capiamo con un solo sguardo e solo mio nonno sapeva capirmi davvero. Il braccialetto d'oro era suo di quando era bambino, c'è inciso il suo nome e la sia data di nascita "Jonathan 10/08/1950"
Difronte a me avevo la finestra della camera di camera, che non guardai molto sia per non farmi notare ma anche per non ficcare il naso nei cavoli suoi.
Dopo la mia sigaretta, mi infilai nel letto e mi addormentai. Ero molto stanco dopo l'intenso che mio padre mi fece fare.

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Ciao a tutti,sono ritornata, spero che vi piacerà.

𝘼𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙋𝙨𝙞𝙘𝙝𝙚 || Javon WaltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora