Evelyn.29

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Brooklyn Bridge Park.

Era arrivato lì, guidato dall'istinto quel giorno, l'unico posto che li legava nel profondo.

La collana ancora stretta nel pugno, ogni tanto la lasciava oscillare davanti ai suoi occhi. La catenina era incastrata fra le sue dita, così come lo era la vita di Evelyn.

Guardò attentamente come il filo d'orato s'intrecciava fra le falangi della sua mano, un sorriso amaro ad accompagnare lo sguardo, e si rese conto che Evelyn le stava scivolando via e lui, lui non stava facendo nulla per impedirlo.

Eppure lei era andata contro il suo stesso marito quel giorno, l'aveva avvertito di stare attento e lui l'aveva accusata.

Lasciò scorrere i giorni seguenti combattuto sul da farsi, avrebbe voluto irrompere in quella casa come fece il giorno del matrimonio, ma non lo fece.

L'avrebbe messa sicuramente in pericolo se lui fosse piombato lì e non voleva nemmeno istigare un altro litigio, perché ne era certo, il suo usignolo sicuramente in quel momento l'unico sentimento che provava verso di lui era l'odio.

Non parlò con nessuno nei giorni a seguire, si concentrò sui suoi affari e non diede modo nemmeno al fratello di potergli stare accanto, voleva rimanere solo, così da poter alternare lo sguardo dal computer alla collana che ancora rimaneva ancorata alla sua mano.

<<Aleksander>> Helen fece capolino sorridendo teneramente

<<Dimmi tutto>>

<<Le ho preparato il vestito per questa sera>>

Sbuffò sonoramente al ricordo dell'evento che si sarebbe tenuto in serata e, con un gesto della mano accompagnato da un sorriso tirato, ringraziò la governante.

**

La discoteca inaugurata si trovava in un punto alto e offriva la miglior vista su New York.

Evelyn rimase sorpresa dalla bellezza del locale che le si stagliava di fronte agli occhi, ne colse ogni particolare con la bocca spalancata e gli occhi sognanti

<<Andiamo>> la incitò Rafael prendendola per mano.

Lasciò che le loro mani s'intrecciassero e si addentrarono dentro il locale.

Evelyn fu subito invasa dal calore del luogo, le luci erano soffuse e la musica riecheggiava facendole vibrare il petto.

Il locale era in stile completamente moderno, un'immensa pista da ballo si trovava poco più sotto mentre salendo alcuni scalini vi erano le zone VIP e qualche divanetto sparso qua e là.

L'angolo bar era lungo e rettilineo, Evelyn notò i ragazzi che agitavano i cocktail da veri barman professionisti. Non passò nulla inosservato, dal pavimento in marmo al soffitto completamente in vetro regalando così la visuale di un cielo stellato.

<<Ti piace quello che vedi Evelyn?>>

La voce di Edward si fece strada fra la folla e quando Evelyn si voltò verso sinistra lo trovò a pochi passi da lei.

Rafael le avvolse i fianchi con un braccio, cosa che non passò inosservata all'uomo che avevano di fronte sul quale spuntò un sorriso sghembo.

<<E' tutto bellissimo Edward davvero>> si complimentò Evelyn

<<Non hai visto la parte migliore>>

Evelyn inarcò un sopracciglio e seguì la traiettoria della mano di Edward, indicava un terrazzo, e se già da fuori la vista era bellissima si disse che da quel terrazzo sarebbe stata mozzafiato.

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