Evelyn.31

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<<Perché l'hai lasciato andare?>>

<<Perché non mi macchierò del sangue di un ragazzino>>

Evelyn si girò nuovamente verso Daniel e lo scrutò attentamente.

<<Sei contrario alla mia decisione Daniel?>>

<<Ha... ha cercato di ucciderti>>

<<No lui ha tentato d'intimorirmi, ma chiunque l'abbia mandato non ha pensato che io non mi spavento di una pistola puntata. Non pensi?>>

Daniel assottigliò lo sguardo su Evelyn ed annuì leggermente.

Lo sentiva che lei sospettava di lui, e pensava che stesse per dare alito ai suoi pensieri tuttavia fu sorpreso che la giovane donna gli voltò le spalle portando la sua attenzione su altro.

<<Chi può averlo mandato?>> chiese Camille

Evelyn si voltò di scatto a guardarla, e vide come si nascondeva dietro il corpo di Aleksander.

Strinse la mascella colpita da una fitta gelosia quando abbassando gli occhi notò le loro mani intrecciate.

S'impose di voltarsi verso Edward, ma prima di farlo posò fugacemente gli occhi in quelli scuri di Aleksander.

<<Qualcuno ha entrato una pistola all'interno del locale Edward, hai qualche idea di chi possa essere stato?>>

<<I ragazzi sono stati attenti, il ragazzo non ha potuto entrarla>> asserì Edward

<<Qualcuno di cui i ragazzi all'entrata non potevano sospettare>> disse in seguito Trevor facendo un passo avanti verso la sorella.

<<Ci sono le telecamere, andremo subito a vedere>>

Evelyn guardò nuovamente Daniel e lo vide sbiancare leggermente dopo l'annuncio di Edward.

<<Hai qualcosa da dire Daniel?>> chiede dura Evelyn

<<Che dovrei dire?>>

<<Per esempio dove sei finito tutta la serata>> ghignò malvagia <<E poi sei diventato bianco improvvisamente, paura?>>

Daniel fece tre passi avanti minacciosi verso Evelyn, ma lei, al solito non si mosse.

A fermare la corsa di Daniel ci pensò Rafael insieme ad Alek mettendosi davanti a lei e la mano di Trevor che gli afferrò la spalla.

<<Cosa stai cercando d'insinuare Evelyn?>> ringhiò Daniel

Evelyn superò i due uomini grandi e grossi e gli si avvicinò fino ad essere faccia a faccia <<Insomma, sparisci tutta la sera e spunti proprio quando un ragazzino tremante mi punta un'arma contro>>

Rafael, che era dietro di lei guardò attentamente il suo migliore amico diventare rosso di rabbia, e si chiese se Evelyn non avesse ragione.

Daniel non voleva Evelyn intorno, e poteva aver fatto una cosa del genere con il solo scopo di allontanarla.

Ma Evelyn non era una donna che si faceva intimorire, e Daniel questo lo sapeva, quindi che l'obiettivo di Daniel fosse un altro?

<<Perché non rispondi Daniel>> ruggì Rafael avanzando lentamente.

<<Hai dubbi su di me?>> chiese sbigottito Daniel <<La tua puttana insinua cose su di me e tu gli credi?>>

Il volto di Rafael si scurì e si contrasse per la rabbia <<Bada a come parli di mia moglie>>

Daniel non rispose e andò via chiudendosi la porta alle spalle.

Rafael fece per andargli dietro la mano di Evelyn sul suo petto fermo i suoi passi sul nascere.

<<Se è stato lui a dare la pistola lo scopriremo solo guardando i video>> disse <<Non parlerà mai>>

Rafael annuì e seguì Edward in ufficio non prima di posarle un bacio fra i capelli.

Lei dal canto suo andò in terrazza seguita da suo fratello.

<<Pensi davvero che ci sia lui?>> le chiese Trevor

<<Penso che non abbia agito da solo>> rispose lei <<Beatrice sta bene?>> chiese in seguito

<<Si è spaventata ma sta bene>>

Il tono di Trevor si addolcì e Evelyn non poté che esserne felice. Voleva una persona che potesse amarlo veramente e sapeva che Beatrice era l'unica che l'avrebbe amato come desiderava.

<<Va da lei Trevor, non perdere tempo con me>>

<<Volevo sapere se stavi bene Ev>>

<<Io sto sempre bene, non è un ragazzino o una pistola a farmi paura>>

<<Ma il tuo cuore sì>>

Evelyn si voltò verso il fratello e lo guardò attentamente.

Era vero, il suo cuore le faceva paura.

Batteva forte al cospetto di Aleksander e lo faceva allo stesso modo con Rafael.

Era confuso, quel suo povero cuore.

Organo che lei stessa aveva chiuso in una gabbia lo stesso giorno che scoprì della fuga di Aleksander.

Decisa a non utilizzarlo più si ritrovò a pregarlo di non fare sciocchezze e si ritrovò a soppesare la minaccia che gli incombeva sopra.

Non voleva sentirlo sanguinare di nuovo, e pensandoci attentamente aveva ripreso a farlo il giorno del matrimonio e nei giorni a seguire.

Non poteva evitarlo, poteva evitare la morte. L'aveva fatto tante volte e tante altre l'avrebbe fatto ancora, ma come poteva evitare che il suo cuore si spezzasse nuovamente?

Sarebbe stata capace d'incastrare nuovamente i pezzi?

EvelynDove le storie prendono vita. Scoprilo ora