Guardarono senza battere ciglio il corpo inerme di quello che per tanto tempo era stato il loro migliore amico.
Sia Evelyn che Trevor rimasero impassibili alla vista degli occhi chiari e spenti di James.
Li aveva traditi, e lo aveva fatto nel peggiore dei modi.
Evelyn quasi non sentiva il pulsare della ferita che ancora perdeva sangue.
Trevor si sentì svuotato.
Guardava James e non riusciva a capacitarsi di come quello che credeva essere come suo fratello era stato capace di arrivare a tanto.
<<Trevor>>
La voce angelica di Beatrice lo ridestò dai suoi pensieri, le sorrise dolcemente e dopo aver dato un bacio in testa ad Evelyn la seguì fuori il locale.
Evelyn era rimasta lì, inerme e senza parlare.
<<Perché?>>
La voce di Camille la ridestò dai suoi pensieri, si voltò verso di lei, il viso era inespressivo e Camille comprese quanto Evelyn potesse essere turbata dall'accaduto.
Si ritrovò ad ammirare la giovane donna che aveva davanti, ne ammirò i tratti e la forza che sprigionava nonostante fosse ferita.
Gli occhi di Evelyn sembravano essere di un nero ancora più intenso.
<<Perché ti sei messa in mezzo?>> le chiese ancora
<<Non avrei dovuto Camille?>> ribatté Evelyn inarcando un sopracciglio <<Tu non c'entri, non sei stata tu a metterti fra me e lui>>
E Camille, l'ammirò con ancora più intensità.
Era convinta che l'avrebbe odiata, fu sconvolgente scoprire come la donna che le stava di fronte potesse essere così... immensa.
Quando Aleksander e Rafael tornarono guardarono entrambi Evelyn.
E Camille fu invidiosa.
Evelyn li seguì fin dentro l'ufficio e non appena Edward chiuse la porta si lasciò andare ad un sospiro frustato
<<Trevor?>> chiese Rafael
<<E' andato a casa con Beatrice, era troppo scossa per l'accaduto>> gli rispose Evelyn
<<Chi può esserci dietro a tutto questo?>> chiese Edward visibilmente preoccupato
<<Chiunque ci sia dietro è bravo, sa sfruttare i punti dolenti delle persone>> disse Aleksander
<<L'amore di James per me, la rabbia di Daniel e chissà quel ragazzino che cos'ha fatto>> pensò Evelyn <<Ma chi può essere così arrabbiato da scagliarmi contro tutte queste persone, e chi è che ha così paura da non farlo in prima persona>>
Tutti rimasero in silenzio.
Ogniuno di loro pensava ad un potenziale nome, ma nessuno di quelli che balenava nelle loro teste sembrava essere quello giusto.
Rafael guardò sua moglie che stava appoggiata alla scrivania, poi passò lo sguardo su Aleksander che invece era in piedi che gli dava le spalle e le mani nelle tasche dei pantaloni.
Joseph voleva la figlia
<<E se fosse qualcuno che ti voleva Evelyn, qualcuno che non ti ha potuto avere>> diede alito ai suoi pensieri.
Aleksander si girò con la fronte corrugata verso il fratellastro, e capì subito a chi si stava riferendo.
<<Non può fare una guerra su una cosa vecchia di due anni>> gli rispose poi
<<Ma niente può impedirgli di vendicarsi per come sono andate le cose>> s'intromise Edward.
Evelyn li guardava con aria interrogativa, fermò lo sguardo su ogniuno di loro per poi riportarlo su Aleksander alle sue spalle.
<<Joseph>> disse semplicemente
<<Cosa c'entra Joseph con me?>> chiese lei non riuscendo ancora a capire.
Aleksander guardò nuovamente Rafael, e dopo che quest'ultimo annuì con la testa, prese un respiro profondo e si preparò a dirle tutta la verità.
<<Perché la prima volta che ha cercato di mettere le mani su di te, io gli e l'ho impedito con ogni mezzo possibile>>