5. "scusami principè"

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Pov's Chiara

quel ragazzo è rimasto qualche secondo in silenzio a pensare, per poi dire

x:"pur ij so comm a te, m so crisciut sol, agg vist sul a famm nda vit mi, sul ca appena ho avuto modo di salvarmi da quella fossa nera e buia mi sono aggrappato alla corda e ho iniziato ad arrampicarmi, a salire sempre di più, all'inizio ci vuole tanta fatica, ma poi ti abitui e diventa tutto più facile"
Chiara:"e cu chest c vo ricr?"
x:"voglio dire che milos è la tua corda, e cerca in tutti i modi di farti uscire da quella fossa, e se tu vuoi veramente bene a te stessa, usa tutta la forza che hai e cerca di salire più in alto, e soprattutto nei momenti più difficili, stringiti e denti e metticela tutta"

mi fermo a pensare a quelle parole, forse è vero lui vuole cambiarmi, ma per il mio bene, ma ciò non significa che io voglia cambiare, perché nonostante tutto io voglio rimanere sempre con la testa alta, e soprattutto sempre superiore a tutti, che gli stia bene o no.

Chiara:"ij nun vogl cagnà"
x:"piccrè, lo capirai tu da sola con il tempo, tu pensa alle mie parole, magari non ora ma in futuro potranno esserti utili"

continuiamo a parlare, mi dice come si chiama, e mi raccontò un poi di lui.
ha lo stesso nome di mio nonno, edoardo, mio nonno è stato l'unico che probabilmente mi voleva bene veramente e che avrebbe fatto di tutto per me.

esco da quello sgabuzzino insieme a edoardo, e mi vado a sedere nella panchina dov'ero prima.

guardavo milos e raffaele recitare insieme ad un altro ragazzo alto con i capelli lunghi e biondi.

dopo qualche secondo incrociai lo sguardo con Raffaele e lì mi resi conto che lo stavo fissando con un sorrisetto, ma non ci feci caso, sarà stato un caso.

appena finirono di registrare mio fratello iniziò a venire verso di me, mi afferrò per il braccio facendomi sollevare.

Milos:"scusami, ma le cose non li faccio con cattiveria, poi capirai"

mi dice lui abbracciandomi e stringendomi forte a sè e lasciandomi un bacio nella fronte e io senza pensarci troppo ricambiai l'abbraccio.
dopo che mi sono staccata dall'abbraccio sentivo una sensazione strana dentro di me, forse perché non avevo mai ricevuto degli abbracci "veri" da qualcuno? non so.

*qualche settimana dopo*

ormai sono quasi 3 settimane che sto in questa casa, i primi giorni sono stati tragici, ma adesso più o meno mi sto abituando.

in sti giorni per lo più sono stata nella mia stanza, Raffaele e Milos erano tutta la giornata fuori a registrare e la sera tornavano stanchi e andavano subito a dormire.

onestamente però meglio così, almeno sono stata tranquilla senza bisogno di ammazzarmi con loro.

dalla prossima settimana inizieranno a lavorare la mattina e poi dalle 15 fino alle 17:30, onestamente sta cosa mi rende nervosa perché sono consapevole che inizieremo a fare le peggio guerre come i primi giorni.

in questi giorni ho pure parlato molto con quel ragazzo che mi ha dato quel pezzo di fumo, onestamente mi ci trovo tanto con lui, siamo uguali in tutto ma non credo che nascerà mai qualcosa.

verso le 18 sentii la porta dell'ingresso aprirsi, teoricamente milos e raffaele dovevano tornare verso le 20, quindi andai a controllare chi fosse.
come non detto, erano loro.

Chiara:"che fate già qui?"
Raffaele:"piove quindi abbiamo staccato prima"

mi girai per andare verso la mia stanza ma venni bloccata da mio fratello che mi chiamò.

Chiara:"crè"
Milos:"t'aggia ricr na cos"
Chiara:"e dic"
Milos:"siediti"

mi sedetti, all'improvviso sentivo i battiti accelerarsi, aveva un espressione abbastanza seria e la cosa mi stava facendo preoccupare.

Milos:"penso che sai che il processo per ottenere l'affido non è semplice, tua madre aveva detto a papà che saresti tornata dopo qualche giorno secondo lei perché lì avevi tutto, ma non è stato così, lei vuole che tu torni indietro ma non abbiamo detto che non lo farai e ti prenderemo in noi l'affidamento, giustamente non è una procedura semplice quindi per qualche giorno devo scendere a palermo, vi porterei con me ma non voglio mettervi in pericolo, quindi ti lascio sola con Raffaele, un paio di giorni massimo tre o quattro e sto di nuovo qui"

sono scioccata, non posso crederci, non posso credere a quello che stavo sentendo, so benissimo che mia madre era ed è una stronza, ma no così tanto da provare a strapparmi via dalla mia nuova "famiglia" se così posso chiamarla.

Mille guerre non distruggono st'amore//MicciarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora