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"Svegliati" Louis entra nella mia stanza gridando ed io faccio fatica ad aprire gli occhi dopo aver pianto almeno sei ore di fila.

"Papino oggi sono sfinita, non ce la faccio." Non mi muovo, non ci riesco.

In cinque anni ho capito come mi devo comportare con lui se non voglio essere 'punita'

"No, non hai capito, non voglio fare niente oggi" sorride "abbiamo un ospite a cena quindi dovremo andare a comprarti qualcosa di decente da mettere" sono confusa.

Primo, Louis non mi lascia mai uscire da casa per paura che io scappi o che possa dire qualcosa a qualcuno, e non lo biasimo.
Secondo, non abbiamo mai avuto ospiti, nessuno sa della mia esistenza, a parte la donna delle pulizie che non mi aiuta e non mi aiuterà mai.

"Muoviti ti ho detto" dice svegliandomi dai miei pensieri.

Viene verso il letto e mi spoglia delle coperte, mi ritraggo all'angolo e annuisco "okay, basta che non strilli"

Mi alzo e cerco di coprirmi il più possibile sentendo il suo sguardo addosso.

"Sei bellissima Jenny" un sorriso malizioso si forma sulle sue labbra mentre mi squadra da capo a piedi.

Lo guardo per un attimo ed è davvero bellissimo. Quando mi guarda con quello sguardo e quel sorrisetto mi fa impazzire ma ehi, non mi scordo quello che mi ha fatto.

Sbatto più volte le palpebre per riprendermi, tiro fuori dei vestiti dall'armadio e mi dirigo alla porta per andare in bagno.

"Dove vai?" Chiede alzandosi di scatto dal letto "Puoi cambiarti qui" sorride di nuovo.

"Io-okay" mi guardo in torno, mi sento persa. Vado verso un angolo della camera dove c'è un piccola poltrona e inizio a spogliarmi.

"Puoi evitare di guardarmi in quel modo?" Chiedo a Louis quando mi accorgo che mi fissa incessantemente.

"Da quando puoi darmi degli ordini?" Il suo sguardo si sposta dal mio corpo ai miei occhi e penso di non aver mai avuto un contatto simile con lui.

Mi accorgo di quanto sono splendidi e lucenti i suoi occhi.

Resto ferma, in silenzio, cerco di non spezzare questo legame ma poi mi ricordo di essere in intimo con Louis a meno di un metro da me.

"Okay, scusa mi dispiace" lego i capelli in una crocchia spettinata e mi vesto.

"C'è qualcosa che non va Jenny?" Si alza e viene verso di me.

Oggi è stranamente diverso, sarà per come si è vestito o forse perché in dieci minuti non mi ha ancora insultata o menata.

Di solito indossa vestiti eleganti, per via del lavoro, oggi dei semplici skinny neri, una maglia bianca e una giacca di jeans.

"N-no io.. Io sto bene, lo giuro" gli sorriso, perché gli sto sorridendo?

Si avvicina ancora di più finché non sento le mani sui fianchi "a papino puoi dire tutto" mi sussurra all'orecchio.

"Mi fa male tutto" sbotto infine liberandomi dalla presa "ho il corpo pieno di lividi" mi siedo per terra con la schiena poggiata sul letto

"È colpa mia" Louis si piega su di me accarezzandomi il viso, asciugando le lacrime

In quel momento mi è sembrato dolce "si, penso proprio che sia colpa tua" non posso farmi fregare da lui in questo modo.

Fa gli occhi dolci per un giorno, sperando che io mi dimentichi di ciò che ha fatto in quattro anni "Andavamo di fretta se non sbaglio" dico aprendo la porta, mentre lui è ancora accovacciato a terra e mi guarda.

"Mi dispiace" sussurra sperando che io non lo senta. "Dai datti una mossa."

Sembra cambiato per quell'attimo, ma ovviamente sono io che sto impazzendo. Louis che fa il dolce con me?

* * *
"Dove stiamo andando?" Chiedo quando siamo nell'auto

"Senti tesoro, ti ho già abbonato un paio di sculacciate per stamattina, vedi di trattarmi come devi e di non fare la dura con papino" mentre guarda la strada mette una mano sulla mia coscia e fa su e giù su tutta la lunghezza di questa, facendomi venire i brividi.

"Okay papino, sono tanto felice che tu mi violenti, allora dov'è che si va?" Faccio un finto sorriso

Louis ferma la macchina e mi sto altamente pentendo delle mie parole "Io non ti violento tesoro" sorride "io ti procurò piacere"

"Sculacciandomi e frustandomi finché non vedi uscire il sangue" ironizzo una risata "Papino questa è una cazzo di tortura per il mio corpo"

Mi guarda qualche secondo con quei suoi occhi azzurri. Riparte senza dire nulla e la cosa si prolunga finché non arriviamo davanti ad un grande centro commerciale.

"Okay, adesso faremo le persone normali, io ti terrò la mano tu farai lo stesso, sorrideremo e faremo vedere al mondo che bella coppia siamo" mi guarda serio, come se il suo fosse un ordine "siamo intesi?Non voglio scenate"

Apre lo sportello della macchina e lo seguo. Siamo in un parcheggio sotterraneo quindi ci toccherà prendere un ascensore.

Si aprono le porte e entriamo in contemporanea "a che piano vuoi andare?" Mi chiede guardando i quattro bottoni

"Al Terzo" gli rispondo senza degnarlo di uno sguardo.

In questi pochi secondi d'ascensore mi porge la mano e sfoggia uno dei suoi migliori sorrisi. Questo Louis mi piace.

Incrocio le mie dite con le sue e la cosa noto che lo soddisfa molto "Me lo dai un bacio?" Chiede così dal nulla.

Alzo gli occhi al cielo,poi mi alzo sulle punte per far combaciare le nostre labbra. Le sue sono sempre morbide e delicate sulle mie.

Quando mi stacco noto il sorrisino compiaciuto che mi fa ridere.

Le porte dell'ascensore si aprono e rivelano quest'immenso centro commerciale pieno di negozi e soprattuto di gente.

"Okay tesoro, che sia una cosa del giorno, dobbiamo prenderti un vestito carino, non troppo osé e delle scarpe... Da dove vuoi cominciare?" Questo non è il Louis che conosco io.

Indico un negozio che mi ispira molto. Quando entriamo noto subito diversi vestiti da cocktail molto carini e anche semplici, ne prendo due,tre che mi piacciono particolarmente.

Me li provo tutti e uno solo colpisce Lou. Non troppo lungo, arriva al ginocchio o poco più sopra, nero con lo scollo a cuore e su questo ci sono dei ricami in pizzo. È stretto sul bustino e ha una gonna abbastanza ampia e, la cosa che mi piace di più, ha la schiena scoperta.

"Questo può andare" mi sorride.

* * *

Finiamo tutti i giri e torniamo a casa che sono le tre, abbiamo mangiato una cosa al volo in un Fast Food, senza badare a troppe spese.

"Soddisfatto degli acquisti?" Gli chiedo entrando in camera mia, mettendo bene a posto il nuovo vestito nell'armadio.

"Si, mi piace" fa spalluce, a quanto pare per lui è indifferente.

Tolgo le scarpe e mi siedo sul letto guardandolo sul ciglio della porta.

"Sai cosa voglio ora?"

Stava andando tutto così bene, era tutto troppo perfetto per essere vero e quella frase mi risveglia dal mio piccolo mondo fantastico.

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Ciaoonee

Spero vi piaccia il capitolo.
Votate commentate ecc ecc.

Vi voglio bene Xx

Maybe, I fall in love with you L.T. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora