15.

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"Ti piace qui?"

Quando siamo seduti tranquilli al nostro tavolo, Louis finalmente apre conversazione.
Mi ha portata in un ristorante abbastanza elegante, infatti non mi sento molto a mio agio vestita così.

"Si, è carino" mi guardo intorno, la sala è praticamente vuota. "Che si mangia?"

"Tutto quello che vuoi" sorride e mi passa il menù. Dopo pochi minuti un cameriere arriva per prendere le nostre ordinazioni.

"Sono Jeff, sarò il vostro cameriere" mi sorride e fa l'occhiolino. Abbasso lo sguardo sapendo di essere diventata rossa.

Louis si accorge del flirt e tossisce per attirare l'attenzione di Jeff. "Portaci dell'acqua liscia e del vino bianco prima che ti faccia spedire in mezzo alla strada senza un lavoro."

Il cameriere è a bocca aperta, io guardo Louis inorridita e mi sento un po' in imbarazzo dato che i pochi presenti si sono girati ad assistere a questa scena pietosa.

"Louis!" Dico dandogli un calicetto sotto il tavolo. "Non ha fatto niente di male" mi passo una mano fra i capelli per il nervoso.

"Certo, come no" alza gli occhi al cielo e si mette a leggere nuovamente il menù.

Jeff torna con una bottiglia d'acqua e il vino che Louis ha richiesto. Senza proferire parola o alzare lo sguardo ci lascia subito soli.

"Da quando sei così geloso?" Poso la mano sulla sua che è a metà del tavolo.

"Sei solo mia. Da sempre." Il tono freddo con cui dice queste parole mi rattrista.

"Oh.. Okay"

Arrivano i piatti ordinati in precedenza, cominciamo a mangiare e nessuno dice niente. Pensavo sarebbe stata una bella giornata ma è stata rovinata.
Forse non dovrei rilassarmi più di tanto con Lou, ha detto di essere cambiato, o almeno, di voler cambiare per me, ma non posso fidarmi.
C'è qualcosa dentro di me che mi dice di non abbassare la guardia e di non dargli corda.

"Vado a pagare" Di scatto si alza e va verso la cassa. Nel frattempo mi rimetto il cappotto e esco dal ristorante.

Voglio andare a casa, mi ha messo tristezza questo accaduto. Non abbiamo neanche litigato ma non voglio andare in giro con lui a braccetto sapendo che è innervosito da qualcosa o qualcuno.

"Cinema?" Esce sorridente, questo ragazzo è bipolare.

"In realtà vorrei andare a casa, sono stanca" mi libero dalla sua presa, lasciandolo da sola per qualche secondo, solo il tempo di farlo di riprendere da quello che ho fatto.

"Ti sei arrabbiata per la mia scenata?" Alza le sopracciglia come se fosse una stupidaggine.

"Si" mi stringo nelle spalle "non mi piace che tu sia geloso. Non voglio che tu diventi uno di quei fidanzati appiccicaticci" mi volto e continuò ad andare verso la macchina dandogli le spalle.

"Ma permettimi di dire agli altri uomini di non squadrarti dalla testa ai piedi e di non sbavare dietro il tuo culo. Di non farti scopare con gli occhi e-"

"Perché usi questo linguaggio" urlo gesticolando "mio dio" mi massaggio le tempie.

È fermo in mezzo al parcheggio, mi guarda. "Andiamo a casa."
Si avvicina troppo velocemente a me, mi prende per la manica del cappotto e mi strattona fino all'auto.
Apre la portiera e mi fa entrare. Lo vedo fare il giro e subito entrare dalla parte del guidatore.

Accende l'auto e parte.
Per tutto il tragitto guida ad una velocità smisurata e a me sta venendo da vomitare. "Fermati" gli chiedo. Non risponde, si gira solo per guardarmi.
"Louis ti puoi fermare o ti devo vomitare nella macchina?"

Sbuffa e accosta a lato della strada "siamo quasi arrivati cazzo" sbraita quando apro la portiera per scendere.
Lo guardo e mi sale la rabbia.
"Menomale che volevi cambiare" mormoro uscendo da quell'inferno di auto.

Sento la portiera chiudersi con violenza, mi volto e Louis sta facendo il giro per raggiungermi.

"J sto veramente cercando di cambiare per te. Ti amo più di ogni altra cosa, ma sai che non sarà facile. Non puoi cambiare una persona da un giorno al altro." Mi prende le mani gelide e le riscalda nelle sue "ho fatto un errore al ristorante, puoi perdonarmi" mi guarda con lo sguardo da cane maltrattato.

"Quante altre volte dovrò perdonarti per avermi fatto soffrire?" Non lo guardò negli occhi, mi limito ad abbassare il capo e ad ammirare le mie scarpe.

"Cercherò di farle diventare poche" mette due dita sotto il mio mento per avere un contatto visivo.

Nessuno dei due osa dire niente, ma con un semplice battuto di ciglia ci capiamo. Si sporge, infatti, verso di me. Posa delicatamente  una mano sulla mia guancia e mi avvicina a lui. Le nostre labbra combaciano alla perfezione e sento le farfalle nello stomaco.
Mi fa provare sono belle emozioni questo ragazzo.

Gli occhi azzurri incontrano i miei verdi dopo troppo presto. Il bacio è durato poco ma so accontentarmi.

"Facciamo così" comincia quando entriamo in macchina "adesso ti porto a casa così puoi riposarti e tutto quello che vuoi, io vado da Harry a prendere la tua roba. Così stasera possiamo stare insieme" stringe la mia coscia nella sua grande mano per farmi intendere ciò che avrebbe voluto. L'idea mi eccita alquanto.

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come promesso capitolo subito
Votino e commentino

Vi amo xx

Maybe, I fall in love with you L.T. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora