6.

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"Tu devi essere Jenny, non è vero?" Questo uomo, o meglio, ragazzo mi viene incontro prendendomi la mano e baciandomela.

"S-si, Jennifer" dico confusa, guardando Lou.

"Vieni accomodati in salotto, tesoro fagli strada. Io vado a vedere la donna ha finito di preparare la cena, o almeno qualcosa per l'aperitivo" sorride e lascia la stanza.

"Vieni" sussurro mostrando ad Harry la strada per arrivare all'open space.
"Siediti dove vuoi"

È un ragazzo stupendo, alto.. In gran forma. Ha due occhi enormi verdi smeraldo e un sorriso da fare invidia al mondo.

Dopo pochi minuti inizio a sentirmi imbarazzata poiché, entrambi non abbiamo  argomenti di conversazione e quindi non abbiamo niente da dirci.

Per fortuna vedo Louis arrivare, accompagnato da Patricia che porta di due vassoi pieni di roba, credo per un aperitivo.

"Allora vi siete un po' conosciuti?" Sorride sedendosi sul divano accanto a me

"In realtà no, la tua ragazzina, mi pare timida" prende un bicchiere di vino bianco e se lo porta alle labbra,sorridendo. Mi ha chiamata seriamente ragazzina? Potrei essere sua sorella.. O magari sa quello che succede tra me e il suo amico.

No, chi voglio prendere in giro. Louis non direbbe mai a nessuno di me. Sono il suo piccolo giocattolo e chiunque abbia un po' di buon senso , se venisse a sapere quello che mi fa quest'uomo, verrebbe qui e mi salverebbe e non di certo starebbe qui a ridere di me.

"Timida, chi?Jenny?" Louis si volta verso di me, io faccio spallucce e accenno un sorrisino "oh ma no, solo che non ti conosce" come se fossi un cagnolino.

Questa serata inizia a non andarmi giù.

"Come mai questa visita?" Dico di punto in bianco, sorprendendo Louis.
"Voglio dire, quest'uomo-dico indicando Lou- non fa mai venire nessuno, tu devi essere davvero speciale" prendo il mio bicchiere e bevo un sorso del liquido all'interno, guardando Harry.

Louis ha un espressione tutto meno che compiaciuta del mio intervento e quando Harry sta per aprire bocca si alza e mi prende il polso trascinando verso la cucina.

"Torniamo subito Hazz"
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"Che cazzo ti è preso, sgualdrina?"
Mi spinge verso all'isola della cucina, facendomi urtare violentemente la schiena al bordo "non ti ho per caso detto che dovevi stare zitta?"

Il dolore è quasi insopportabile, i miei occhi diventano lucidi e sento di star per piangere, ma a lui non importa niente.

"Io volevo solo essere amichevole" sussurro

"Amichevole?" Sbuffa una risata "quello che stavi facendo non è amichevole, si vede  lontano un miglio che vuoi scopartelo" tira un calcio allo sgabello

"Va tutto bene di là?" Chiede Harry

Vorrei dire di no, che mi sta torturando. Vorrei dire a qualcuno tutte le brutte cose che mi sta facendo e che mi ha fatto in questi anni, ma se lo facessi per me sarebbe la fine.

"Si Haz, non preoccuparti, torniamo subito.." Risponde all'amico

Io lo guardo, è incazzato ma io non ho fatto niente. Ho rivolto due parole a quell'uomo e Louis ci ha trovato del perverso. È matto, fuori di testa.

Il suo sguardo si sposta su di me, seduta per terra con la schiena appoggiata all'isola, il trucco colato per via delle lacrime e i capelli scompigliati.

"Alzati" mi ordina "ho detto di alzarti" grida notando che rimango ferma al mio posto

Mi alzo lentamente e lui mi afferra il polso per velocizzare l'operazione, facendomi male.

Mi posiziona davanti a lui e con e trama delicatezza comincia a mettermi in ordine i capelli. Sorride quando ha finito, quindi sposta la concentrazione sul mio viso che è un disastro.

Fa pressione con i pollici sulle mie guance per rimuovere residui di trucco, poi accarezza delicatamente tutto il mio viso.

"Non devi piangere, sai che non voglio mai farti del male" sussurra al mio orecchio abbracciandomi

"Mi hai fatto male Lou- voglio dire papino" ricomincio nuovamente a singhiozzare.

"Shh, non piangere. Passerà, il dolore passerà" continua a sussurrare "adesso, per favore torniamo dal nostro ospite" mi sorride e io sfodero uno dei miei migliori falsi sorrisi e seguo Louis di nuovo in salotto.

Lou è strano. Un memento prima mi rimprovera e mi dice che sono una puttana e il momento dopo mi coccola come se mi amasse davvero.

Quando arriviamo da lui, Harry sembra quasi scocciato dalla nostra assenza
"Di solito non si lasciano gli ospiti soli"
Sorride mostrando le fossette. Io mi limito a sedermi, non degnandolo di nessuno sguardo.

Se ci provassi nuovamente con lui, Lou mi farebbe ancora del male, e io non sopporto più il dolore.

"Dovrò essere ripagato" il suo sguardo è persuasivo.

"Avrai la tua ricompensa Harry" il mio cuore si ferma, un morso allo stomaco mi uccide "ma non prima della buonissima cena gentilmente preparata da Patricia."

Mi venderà ad un'altro uomo?no Louis non lo farebbe mai. Sono il suo giocattolo.

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Halooo

volevo solo dirvi che non scrivo questa storia perché sono super ispirata. Nel senso, è solo un passatempo, qualcosa che scrivo quando devo staccare un po' oppure quando non ho niente da fare. Quindi non aggiorno regolarmente.
Noto che vi piace anche se i capitoli sono corti e sono molto felice :)))
Continuate a leggere e lasciate qualche commento yay

La volte sapere una cosa buffa? Sono Larry e non so con che coraggio ho scritto questo capitolo.

Love you all. Xx

Maybe, I fall in love with you L.T. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora