CAPITOLO 9

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(Byron's POV)
Ci avevano battuto. Era finita. Fissavo il tabellone: 4-3.
Non riesco ancora a crederci, ma devo ammettere che nonostante tutto non si sono mai arresi, quindi li ammiro, specialmente la figlia del signor Dark e il suo capitano. L'ho detto davvero? Mi sa di sì.
Il capitano della Raimon e il numero 2 mi guardarono e il primo sorrise: <<beh Byron, spero che ci rivedremo un giorno!>> <<E quando succede, niente "nettare degli dei" per cortesia>> continuò il ragazzo con i capelli turchesi. Ridacchiai e annuii <<non preoccupatevi, lo spero anch'io di rivederci in campo Evans>> ammisi, stringendoli la mano, mentre i tifosi applaudivano.
(Daphne's POV)
Non riesco a descrivere quello che sto provando: molte emozioni in questo momento.
Non avrei mai immaginato che vincere il FF mi avrebbe suscitato tale gioia e soddisfazione.
In più era strano, pensare, che solo poche settimane fa vivevo segregata in casa dentro casa, senza mai uscire e senza alcun amico; sono grata di aver incontrato Mark Evans, ha dato un senso alla mia vita in fondo.
Mentre salutavo il pubblico che acclamava, per lo sfinimento incianpai addosso a Kevin che, sorprendente, mi aiutò a rialzarmi e mi mantenne in piedi.
La cosa mi fece sorridere ancora di più: finalmente ero riuscita a legare con tutta la squadra, che mi trattava per come ero veramente.
Vidi Mark sbaciucchiare il trofeo, perciò io ed il resto della squadra tentavamo di sottrarglielo, prima che lo sbavi del tutto!
(Xavier's POV)
Sul monte Fuji, vidi la finale di questo "Football" qualcosa dalla televisione di mio padre.
La squadra vincitrice, Raimon credo, aveva battuto la Zeus, squadra più forte a parer mio, ma non riesco a capire come.
Comunque il giorno era arrivato: la conquista della Terra inizia oggi stesso.
Il mio compagno Jordan irruppe nella stanza <<Xene, volevi vedermi?>> Annuii <<sì Janus esattamente. La tua è la prima squadra a scendere in campo>> lo vidi deglutire <<che hai, non dirmi che hai paura...>> Lo stuzzicai <<ovviamente no>> disse ricomponendosi <<lo spero bene>> lo osservai attentamente<<e sistemati i capelli, che ti iniziano a cadere in faccia>> <<... È così ridicolo...>> Borbottò <<scusami?>> <<Faccio pena con i capelli gellati>> alzai il sopracciglio <<credi di avere scelta?>> Scosse la testa <<anche se non puoi negarlo, siamo ridicoli con quei capelli>> si passò il gel tra la testa.
Cercai di non ridere: erano veramente ridicoli ma anche carini su di lui. Aspetta cosa!?

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