Sono io, il tuo Malo

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⚠️In questo capitolo sarà presente un linguaggio volgare atto a descrivere scene di sesso

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<Ciao Piccolo Sole>

Faccio un passo indietro, poi un'altro e un'altro ancora, fino a sbattere la schiena alle ante dell'armadio, apro e chiudo le palpebre per essere certa di non essere intrappolata in qualche sogno dettato dal subconscio, scuoto la testa

<non sei reale> sussurro con gli occhi chiusi, mentre continuo a respirare ed il cuore che aumenta di nuovo la sua corsa folle, cerco di immagazzinare più ossigeno possibile

"dentro fuori Sole, avanti piccola, dentro fuori, senti la mia voce, torna da me amore mio"

"Sole, segui il suono della mia voce, tesoro...è tutto nella tua testa amore, trova la forza di lasciare andare quei pensieri, torna da me"

Il primo attacco di panico l'ho avuto quattro giorni dopo "quel giorno" di Marzo, lui era ripartito senza degnarmi di una parola, un chiarimento, un saluto. Quel giorno capii che non esisteva più nessun

"Malo e Sole"

Mio padre riuscì a riportarmi a respirare regolarmente, ma fu un momento terribile, ti senti cadere in un buco nero dove non c'è uscita, luce, aria e ci vuole tanta forza per tornare alla realtà. Con il tempo mi è stato insegnato a riconoscerli sul nascere, grazie alla mia psicoterapeuta, Eleonor, mesi di lavoro fatto con lei su di me, che mi hanno permesso di tornare a svolgere una vita normale.

Nessuno pronunciava il suo nome in mia presenza, nemmeno zio Zeno e zia Freya, Halley, mio padre, mia madre e tutti i miei parenti. Ero diventata una ragazza speciale per tutti loro, da trattare con i guanti di velluto a causa di Nathan, perchè sapevano quanto fossi legata a lui e dipendente...da lui.

Cloe, piano piano, mi iniziò a trascinare a qualche festa, dove ero seguita morbosamente da Cooper, che ormai era diventato il mio ragazzo, ma quel macigno sul petto, c'era sempre, pronto a soffocarmi alla prima occasione e stasera, quell'occasione è davanti a me, con i sui capelli castano scuro scompigliati e più lunghi di prima, le sue iridi verdi sfumate di marrone

Scivolo con la schiena lungo il legno dell'anta, fino a sedermi a terra, con una mano sul petto che mi sento opprimere, l'aria che non arriva ed il cuore imbizzarrito

<cazzo!> la sua voce risuona nelle mie orecchie, ma chiudo gli occhi

"respira Sole, fuori dentro, fuori dentro"

Il mio Sole (Antinori's series #3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora