"falle ricordare chi eravate"
Una dote che mi riconosco è la sincerità verso me stesso, non tendo mai a sottovalutare i miei sentimenti i miei pensieri, ma un difetto che ho, è quello di non riuscire ad esternarli, forse a fatti lo faccio, ma con le parole mi resta molto difficile, perchè è in quel momento che ti rendi vulnerabile.
Non è una cosa negativa rendersi vulnerabili, ma lo devi fare con le persone che ti rispettano, che ti amano e sai che il loro giudizio sarà sempre ponderato e vestito sulla tua personalità, sul tuo carattere.
L'unica persona che mi conosce davvero bene e con cui non ho mai parlato davvero a cuore aperto è Sole, ovvero, la protagonista di ogni mio pensiero, sentimento e desiderio. Il perchè è abbastanza chiaro per me, ho paura...paura di non essere ricambiato come vorrei. Il suo "si" mi ha dato una speranza, ma i suoi limiti al contempo mi hanno fatto impotizzare che non abbia le idee chiare su di "noi" ed in quel momento non ho sopportato la frustrazione, sbagliando...di nuovo!
Stringo le dita sulle manopole della mia Ducati, mentre sfreccio tra le strade del lungo mare, tornando da lei e come ha detto zia Iso, le farò ricordare chi eravamo, mostrandole anche chi potremmo essere.
Mi fermo a casa solo per farmi una doccia e cambiarmi. So che non c'è più nessuno, ormai saranno tutti al falò, motivo per cui, cercherò di essere veloce per raggiungere il mio Piccolo Sole.
Appena entro in camera il suo profumo mi invade le narici come un ciclone, facendomi girare la testa. Dopo la doccia recupero un paio di jeans skinny neri con strappi sulle ginocchia, una t-shirt abbastanza aderente bianca, indosso le sneakers e sistemati i capelli che lascio bagnati, corro di nuovo dalla mia bambola, infilo un casco per braccio e accesa, guido verso la zona dove si tiene l'evento.
Appena parcheggio vicino alla spiaggia, attiro subito l'attenzione di molti ragazzi e ragazze, più che io, il rombo della mia italiana a due ruote. Scendo, ignorando tutti, allaccio i caschi alla catena che chiudo sulla ruota anteriore e sistemandomi un pò i capelli, accedo alla spiaggia, seguendo la musica che risuona.
Tra tutte quelle persone ne cerco una, bionda e bellissima che risplende di una luce accecante, che per me è vita
<Nat, dove cazzo eri?> volto lo sguardo a sinistra seguendo quella voce urlata e vedo Marc con un drink in mano
<sono stato a fare un giro, dove sono gli altri?> chiedo rimanendo sul generico e tagliando corto
<Maty e Leone li ho lasciati al bar che prendevano da bere, mentre Cloe, Halley e Sole stavano ballando in spiaggia e Ale le stava tenendo d'occhio> alzo il pollice in segno di "ok" e posando gli occhi sul lato della spiaggia dove molti stanno ballando, mi ci dirigo con Marc che mi segue
Dalle casse del DJ risuona "La Falda di Towers" un reggaeton che sono certo, Sole adora e facendomi strada tra i vari corpi sudati e già ubriachi, finalmente la vedo, con le braccia in aria che ondeggia il suo bacino sulle note proibitive di quel sound con Cloe e Halley che l'assecondano. Tutti intorno a loro, le guardano, soprattutto il mio Piccolo Sole
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Il mio Sole (Antinori's series #3)
RomanceIl mio Sole (Antinori's series #3) Un sentimento tanto potente quanto impossibile, quello che vivrà Nathan. Un nome che sarà impossibile non pronunciare, ma se per altri significa luce e calore, per lui è sinonimo di rabbia e odio. Allontanarsi, ann...