Solo stanotte

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"tu mi hai ucciso Nathan"

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"tu mi hai ucciso Nathan"

Possono delle parole spezzarti in due dal dolore? Sono certo di si, perchè è successo proprio adesso a me. Non riesco ad accettare la sua rabbia, ma dovrei, non riesco ad accettare il suo allontanamento ma è più che giustificato, non riesco ad accettare di passare anche soltanto un'altro minuto senza di lei. Continuo a guardarla, ammirarla e ciò che vedo non è più una ragazzina, è una donna fiera e determinata, ma anche molto ferita e sono io l'artefice di quel dolore.

Non posso dirle ciò che provo, non adesso almeno, scapperebbe da me a gambe levate, mostrandole ciò che lei rappresenta per me da ormai quattro anni, non sono due, non sono tre, sono quattro cazzo di anni che si è presa il mio cuore, la mia anima, tutto me stesso.

<non è mai stata mia intenzione Piccolo Sole> sussurro avvicinandomi alla sua schiena, ma lei con una mossa decisa, si strattona dalla mia presa e prima di voltarsi, prende distanza da me. Mi sento morire, pensando a ciò che eravao noi due e vederci ora è dilaniante

<certo come no! sei un incoerente del cazzo Nathan e non voglio stare qua, voglio tornare a casa> la sua voce incrinata mi fa stringere il cuore, ma ero stato avvisato che era ferita, non avrei dovuto aspettarmi un comportamento diverso da questo, ma non sono incoerente, lo capirà piano piano, perchè mi sono allontanato da lei...il vero motivo.

<non ti riporto a casa, sono stanco ed ho bevuto, restiamo qua e ripartiamo domattina, Piccolo Sole> si porta le mani tra i capelli nervosamente e mi da le spalle, donandomi la vista del suo corpo di poco coperto che mi toglie il fiato

<perchè...dimmi solo perchè mi fai questo!> non lo urla, lo dice con un filo di voce, senza voltarsi e guardarmi negli occhi

<perchè avevo bisogno di allontanarmi> la sua risata è quasi sadica e mi fa rabbrividire, si volta di scatto ed il suo sguardo mi perfora le iridi

<da me?eh Nathan...da me? cosa cazzo ti avevo fatto per farti sparire così?> adesso lo grida ed i suoi occhi sono lucidi,vedo il suo petto iniziare a alzarsi e abbassarsi sempre più velocemente

"no, no, no ...ti prego, non un attacco di panico adesso Piccolo Sole"

<calmati Sole...ti prego, sediamoci e parliamo, prendo un bicchiere d'acqua> le dico avvicinandomi e le di conseguenza indietreggia

"mio Dio...cosa ti ho fatto Piccolo Sole"

<non ti avvicinare Nathan, non mi toccare e smettila di guardarmi così> mi inveisce contro

<come ti guardo?> le chiedo facendo un'altro passo in avanti e cercando di deglutire

<come se...come se fossi tua, come se potessi vantare un qualche diritto su di me> il mio sguardo si alterna tra i suoi occhi, il suo petto che non sembra voler rallentare e le sue labbra schiuse che le tremano come se stesse per piangere

Il mio Sole (Antinori's series #3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora