<Piccolo Sole, hai una foglia di insalata tra i denti> le sussurro in un orecchio, mentre il suo compagno di classe le dice che il suo vestito la rende ancora più bella e lei sorride felice, ma non arrossisce, non lo fa mai, ma in compenso sa tirare dei bei pugni...a me
Alle mie parole, la sua bocca si chiude e la sua testa scatta su di me
<davvero?> annuisco e la vedo scappare in casa, lasciando la sua festa per i suoi dieci anni. La raggiungo, con le lacrime agli occhi dalle risate che mi sto facendo, quando la porta del bagno si spalanca e la signorina è rossa di rabbia
<sei uno stronzo!> mi sputa contro, con i pugni serrati lungo il corpo e gli occhi chiusi in due fessure
<è troppo divertente, tu ci caschi sempre Piccolo Sole> mi piego in due dalle risate e lei mi tira un pugno sulla spalla
<sei cattivo...sei...sei> dalla rabbia non le vengono le parole, poi mi punta un dito contro
<sei Malo, ecco chi sei da oggi...Nathan Malo!> mi inveisce contro, alzo un sopracciglio e la fisso divertito
<Malo?> lei incrocia le piccole braccia al petto e anniusce. Sole è piccola, io sono un gigande in confronto a lei, nonostante passino solo due anni tra noi
<mi piace, sarò il tuo Malo allora, Piccolo Sole> la sfido con lo sguardo. Noi siamo così da sempre, due magneti che si attirano per poi scontrarsi, ma che non possono fare a meno di stare lontani, una forza superiore ce lo impedisce
< e comunque, quel ragazzino non mi piace> sbuffo sul suo visino, lei mi scruta un pò e poi scoppia a ridermi in faccia
<nemmeno a lui piaci tu...dice che non sembri mio cugino, ma il mio fidanzatino, perchè sei geloso> io sgrano gli occhi e faccio un passo indietro
<io e te non siamo cugini Piccolo Sole, ricordatelo!> e mi defilo, ma prima che possa essere troppo lontano, la sua vocina mi raggiunge
<dormo con te stanotte> e io sorrido, ma non le rispondo e lei non può vedere la mia felicità, perchè le sono di spalle
Mi sveglio in una pozza di sudore, alzandomi di scatto mi metto seduto sul letto, come ogni fottuta notte, i ricordi tornano sprezzanti di ciò che mi provocano.
Nonostante le sono lontano da più di un anno, non esce dalla mia testa, è sempre li!
Mi passo le mani sul viso e sui capelli, piego i ginocchi al petto e ci appoggio sopra i gomiti e la testa, mentre con le dita mi torturo l'anello d'argento all'anulare destro "Mi Chico Malo ∞ , l'unico che indosso ogni fottuto giorno dal mio diciottesimo compleanno, cercando di controllare il respiro e chiudo gli occhi, lasciando ai ricordi di invadere ancora la mia mente e contorcermi lo stomaco
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Il mio Sole (Antinori's series #3)
RomanceIl mio Sole (Antinori's series #3) Un sentimento tanto potente quanto impossibile, quello che vivrà Nathan. Un nome che sarà impossibile non pronunciare, ma se per altri significa luce e calore, per lui è sinonimo di rabbia e odio. Allontanarsi, ann...