Muovete quel culo

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<adesso ci dici cosa è successo?>

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<adesso ci dici cosa è successo?>

E' mattina e mio padre e mia madre sono seduti sul mio letto, cercando di estrapolarmi dalla bocca informazioni sul motivo del mio lieve attacco di panico

Flashback giorno prima

<ma guarda chi si rivede> quella voce potrei riconoscerla in mezza ad una folla urlante. Mi volto lentamente, socchiudendo gli occhi, perchè lei era l'ultima persona che avrei voluto vedere adesso. Sono corsa da Zeno per informarlo di ciò che stava succedendo tra Nathan e Cooper, poi sono corsa fuori per prendere aria, ignorando i richiami di tutti i miei parenti

<Melissa!> ringhio facendo un passo verso di lei. La osservo e più lo faccio, più capisco quanto sia cagna, il suo abbigliameto, trucco e atteggiamenti, tutto di lei mi fa schifo

<e così il cuginetto è tornato per assistere al diploma del suo Piccolo Sole!> mi sbeffeggia girandomi intorno

<cosa vuoi?> taglio corto, incrociando le braccia al petto

<da te niente, ciò che voglio già c'è l'ho> non mi sfugge il suo ghigno malefico è sempre stata così con me, per le attenzioni che Nathan mi rivolgeva, era gelosa forse, ma sicuramente una vipera

<sono felice per te!> sputo, voltandomi e tornando sul percorso che stavo facendo

<ma io non lo sono per te, sai come si dice, sostegno tra donne...e tu ne hai sicuramente bisogno> mi blocco ed un brivido mi attraverso il corpo

<a cosa ti riferisci?> chiedo ma non mi volto

<sai, Nathan quando è tornato mi ha voluto vedere, al molo e Cristo...è un animale quando scopa, ma anche Sanders non è da meno, con te com'è?> spalanco gli occhi e nella mia mente avviene un ragionamento veloce

Desy...la sera del suo compleanno...Melissa alla mia festa di diploma e poi chi altro? E Nathan...

Scuoto la testa e senza darle nessuna risposta, inizio a correre, corro più forte che posso dentro la scuola, finchè non incontro il primo bastardo bugiardo

<tu...non provare ad avvicinarti mai più a me...Sei morto per me Cooper, hai capito...morto> non lo urlo, perchè non si merita nemmeno le mie grida

<Sole...m-ma che cazzo dici?!> cerca di avvicinarsi a me, mentre con una mano si tiene il ghiaccio sullo zigomo tumefatto

<ti manda i suoi saluti Melissa...> mi scanso dalla sua mano e inizio a cercare colui che più di tutti mi ha ferita, umiliata e piegata

<Sole> sento Sanders urlare dietro di me, ma fortunatamente decide di non seguirmi

Fine Flashback

<solo una discussione, ma avevo troppa tenzione addosso pre la consegna dei diplomi, non preoccupatevi, sto bene> li vedo scambiarsi sguardi che parlano parole silenti, ma non ho voglia di parlare, non ho voglia di niente adesso, se non restarmene sul mio letto a domare i miei tormenti ed i miei dolori

Il mio Sole (Antinori's series #3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora