Mia

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<dove?>

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<dove?>

<a parlare con Jasmine, così chiariamo questa storia una volta per tutte>

A quelle parole mi viene spontaneo staccarmi da lui e fare due passi indietro, tanto che sbatto la schiena contro il muro e probabilmente Nathan sta leggendo sul mio viso la confusione e quel poco di rabbia che mi è affiorata di nuovo, solo a sentire quel nome.

In pochi secondi le mani di Nat, che erano scivolate dal mio corpo, si ancora alla mia vita e con una mossa decisa mi porta a se, facendo collidere i nostri corpi. Il suo viso si avvicina al mio, così da fondere i nostri respiri e sfiorare i nostri nasi

<Dove pensavi di andare Piccolo Sole? Ti ho turbata forse?> mi sussurra sulle labbra, mentre la rabbia nel mio corpo, lascia spazio, di nuovo, a quella sensazione di estasi e istintivamente avvolgo le braccia al suo collo, stringendolo a me

<Un pò...non sò se voglio esserci anche io a questo chiarimento che avrai stasera con lei> mi sento lo stomaco sotto sopra al pensiero che Nathan si veda con Jasmine stasera, ma non so se reggerei la loro conversazione

<invece ci sarai amore mio, perchè ho la sensazione che si sia inventata tutto Sole e voglio un tuo parere, anche se dovrai ascoltare cose che potrebbero turbarti, ma sono successe, comunque, in un momento in cui io ero fuori controllo...perchè volevo te ed ero certo che non sarebbe mai successo> poggia la fronte sulla mia e lo sento sospirare, così decido di mettere fine a questa conversazione che già di per se non mi piace dover sostenere

<dobbiamo andare Nathan, sono già in ritardo> il tempo, quando sono con lui, vola. Ma ho preso un impegno e mi stanno aspettando

<ok, ma in merito a questo incontro...io rispetterò la tua decisione, qualunque essa sia, ma ti prego...fa che non sia un motivo per allontanarci ok? promettimelo> mi prega chiudendo gli occhi in una morsa che sembra di dolore e preoccupazione

<non so nemmeno di cosa si tratta Nathan, cosa dovrei prometterti?>

<promettimi solo che io sarò sempre nei tuoi piani Piccolo Sole, non lasciarmi cadere di nuovo, questo ti chiedo> senza pensarci due volte poggio le mie labbra sulle sue e lo stringo di più a me, mentre lui serra ancora di più le sue braccia alla mia vita

<tu sei sempre stato nei miei piani Nathan, ti sei allontanato tu da me, mi hai lasciata sola da un moment-> non finisco di parlare che le sue labbra si imprimono sulle mie e la sua lingua picchetta sul mio labbro inferiore per chiedere accesso alla mia bocca, accesso che io gli concedo senza pensarci troppo, perchè mi era mancato troppo, perchè Nathan è la mia droga, la mia linfa vitale, la mia vita...

Un bacio...ma questo non è un bacio, è un'urgenza, è necessità, è passione.

Le sue dita iniziano a percorrere ogni centimetro della mia schiena, alzando il tessuto della maglia ed entrando in contatto con la mia pelle. Ogni tocco è lava incandescente che si trasforma in brividi in tutto il corpo e quando la sua bocca lascia le mie labbra e si posa sul mio collo mordendolo, inarco la schiena e butto la testa indietro, donandogli un migliore accesso, ma il mio corpo si struscia involontariamente al suo e lo sento ringhiare qualche imprecazione sulla mia pelle già umida dei suoi baci e morsi

Il mio Sole (Antinori's series #3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora