Devastante

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<baciami Malo>

Mi basta un secondo per elaborare quella richiesta, che le nostre labbra collidono, non devo chiede permesso, perchè il mio Piccolo Sole, schiude le labbra e la mia lingua si avvolge alla sua ed il suo sapore lo imprimerò nel mio cuore e nella mia mente.

La stringo sempre di più a me, mentre ci inseguiamo in un bacio passionale, esasperato, carico di desiderio, necessità  e troppo atteso, che io sento in ogni fibra del mio corpo. Risalgo con le mani la parte bassa della sua schiena scoperta, passando le dita sotto il tessuto del top e continuando a salire lentamente, ma qualcosa mi fa già sospirare di impazienza

<Piccolo Sole...non hai il reggiseno cazzo!> ringhio sulle sue labbra e lei rilascia una risata leggera

<non occorre con questo top, Malo> mi soffia sul viso e io afferro il suo labbro inferiore tra i denti mordendolo delicatamente

<non va bene...non va bene per niente Piccolo Sole, sto uscendo di testa> rantolo cercando di gestire l'afflusso di sangue al ventre che si fa sempre più prorompente

<Non era previsto questo stasera> mi dice indicandoci entrambi

<nella mia testa era previsto da almeno due anni Piccolo Sole, ma non avevo fatto i conti con una stronzetta spavalda> le sorrido, lasciando le mie mani sulle sue scapole e spingendola verso di me

<nella tua Malo, non nella mia, ecco perchè ti chiedo di andarci piano, non posso cancellare il dolore che ho dentro solo con un bacio, oppure la paura che tu te ne vada ancora una volta...è stato devastate per me>  sposto le mani sulle sue guance e ancorando i nostri sguardi le soffio sul viso quanto è stato "devastante" per me

<Sono talmente incapace di vivere una vita senza di te, che nei due anni che ho passato a Yale, ho perso completamente il mio equilibrio, andando contro ogni mio principio, contro il mio migliore amico, la mia famiglia, pur di cancellare ogni ricordo con te, ma non ha funzionato un cazzo...e quel dolore mi logorava dentro Piccolo Sole, mi mancava l'ossigeno, non riuscivo più a vivere, sopravvivevo, facendo cose di cui non vado fiero...> prendo fiato e poggio la fronte sul suo petto, stringendola a me

<Ma in tutto questo, non immaginavo nemmeno lontanamente cosa avevo fatto a te, l'ho capito la sera che ho assistito al tuo attacco di panico, nessuno mi aveva detto cosa stavi passando e...> recupero ancora un pò di forza per andare fino infondo, ma le interrompe la mia confessione

<e se lo avessi saputo, cosa avresti fatto? mi avresti parlato? saresti tornato? dimmi...> dal suo tono di voce percepisco il suo disagio ed un pò di rabbia, rialzo lo sguardo sul suo, di poco illuminato

Il mio Sole (Antinori's series #3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora