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-Lily-affermò girandosi verso il tavolo indicando la sua foto sulla parete opposta, dove era presente una copia della parete dei campioni, con una sicurezza che non pensava di avere.

-Lily la bambina di nove anni? Ma insomma... è morta.-disse Dino che, come tutti eccetto Mattia Kimi e i tre fratelli, aveva sempre sentito e creduto a quella versione in mancanza di alternative, mentre Arthur sembrava in uno stato di trance e Charles, dopo aver sputato accidentalmente l'acqua che stava bevendo sul pavimento a fianco a lui, guardava la sorella con occhi sgranati e ancora la bottiglietta aperta in mano.

-Dinosauro, per tua informazione ora Lily ne ha sedici di anni ed è viva e in salute.-rispose Kimi appoggiandosi al muro.

-Allora, primo punto: COSA?! E ci avete mentito per tutto questo tempo? Perchè? E secondo punto: come mai tu che non fai neanche parte dell'accademy e che sei più piccolo e nel settore da meno tempo di me lo sai mentre nessun'altro lo sà? Giusto fratello?-chiese guardando il migliore amico Arthur.

La ragazza nel frattempo era andata a cambiarsi e ora indossava la maglia termica e la tuta da pilota bianca di riserva sbottonata con le maniche legate in vita.

-Oi tutto okay?-gli chiese vedendo che non reagiva, a cui il giovane rispose con un cenno quasi impercettibile.

-Primo punto...-rispose la mora nello stanzino affianco mentre recuperata il suo vecchio casco e cercava di ripulirlo con una manica prima di appoggiarlo sul tavolo.-Ho chiesto io a tutti di mentirvi. Secondo, lui lo sà perchè lo aveva mezzo scoperto e non potevo mentirgli, lo avreste scoperto anche voi se solo avreste fatto due ricerche.-rispose con un sorrisetto.

-Alice, perchè sei vestita così? Aspetta... tu sei Lily?-chiese Ollie sgranado gli occhi prima che lei staccasse la sua foto e mostrare il nome completo scritto dietro a penna sopra l'autografo.

-Lily ALICE LECLERC?!-lesse per tutti scioccato Rafael Camara, altro pilota di F4 amico di Alice, e gli altri due spalancarono occhi e bocca.

-T-tu... tu eri una pilota?-chiese Dino

-Che c'è, sorpreso che gareggiavo nella tua categoria a sei anni ed ero più brava di te?-chiese riprendendo la propria foto e guardandola con un sorriso amaro e un luccichio negli occhi mentre accarezzava i capelli di Kimi che aveva appoggiato il mento sulla sua spalla abbracciandola da dietro.

A Lily per un momento sembrò che Oliver fosse infastidito da quel comportamento, ma non ci fece caso.

-Lily, sei sicura?-chiese Vasseur porgendole penna e documenti.

-Sì, non ho scelta. E poi ho fatto una promessa.-sorrise con gli occhi umidi.

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Inizio flashback

Era la prima gara di F3 di Lily senza i suoi genitori, troppo impegnati con il divorzio per stare con lei e sostenerla.

Nei box della PREMA si poteva vedere infatti una bambina di appena otto anni con la tuta da gara seduta su una pila di pneumatici e il mitico Jules Bianchi che, seduto su una sedia, le parlava.

-Pronta fiorellino?-chiese sorridendo rassicurante.

-Mh.-rispose solo giocando con il casco e il passamontagna.

-In ansia? Tranquilla, andrai bene.-sorrise.

-Ma... se sbaglio e perdo? Papà ci tiene molto e io... io non voglio deludervi tutti.-disse mogia.

-Fiorellino ascoltami, tu non mi deluderai mai, qualunque cosa faccia, ricordatelo. E poi, ci sono ragazzi là fuori che hanno dieci anni in più di te e nonostante ciò vanno più lenti. Se fantastica Lils.-la rassicurò a bassa voce nei suoi capelli abbracciandola.

-Grazie Jus, ti voglio bene.-sorrise riabbracciandolo.

-Mi sà che devi andare, però fammi una promessa: un giorno probabilmente non ci sarò più, tu però promettimi che qualsiasi cosa succederà, continuerai a correre. Magari ti ci vorranno anni per superare certi ostacoli, ma io ti guiderò sempre, qui e qui.-disse indicando il cuore e la testa prima di offrire il mignolo. -Prometti?-

-Prometto, ma tu ci sarai sempre, non mi abbandonerai mai.-rispose sicura e Jules la guardò con uno scintillio particolare, diverso dal solito, prima di darle il bacio di buona fortuna e aiutarla a salire in macchina.

Quel pomeriggio stesso Jules ebbe un incidente, quell'incidete, quello che mise a dura prova la sua promessa, quello che si portò via una parte del cuore della piccola.

Fine flashback

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Lily si asciugò gli occhi e prese la penna, firmando in fondo al foglio prima di alzarsi.

-Vado ai box, sistemo un paio di cose in macchina poi faccio un paio di prove. Ollie, vuoi venire con me?-chiese aprendo la porta sorridente come se nulla fosse successo, ma questa volta il sorriso era finalmente un po' più vero perchè, nonostante il dolore, Lily aveva superato anche quell'ostacolo, quelli della promessa che le accoltellava il petto ogni volta che ci ripensava.

l'orso e il giglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora