Il momento venne interrotto dal telefono della ragazza che prese a suonare e lei si scusò allontanandosi per rispondere, ma non abbastanza per impedire ai due migliori amici di sentire.
-Pronto?-chiese e alzò gli occhi al cielo subito dopo sbuffando.
-Sì, sono io, è successo qualcosa? Ah và bene, capito. Comunque qualsiasi cosa sia riuscite per caso a inviarla alla Prema Power Team? Grazie mille, la ringrazio, arrivederci.-buttò giù e sorrise ai due piloti che la stavano osservando e avevano capito poco e niente della telefonata nonostante parlassero l'italiano.
-I servizi sociali, devono mandarmi qualcosa di importante ma per privacy non ho ancora capito di chi non mi possono dire cosa, quando arriverà e non possono spedirmela a casa, quindi la faccio consegnare alla segreteria.-spiegò.
-Và bene, andiamo?-sorrise Kimi e, ricevendo risposte affermative, condusse tutti al furgoncino.
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Qualche mattina seguente...
Lily era seduta sul divano della Prema con Gabriele Minì e Ollie a guardare la TV.
In quel momento però entrò Kimi con un figlio in mano, prese Lily per un polso e la portò nella stanza affianco.
-Bradipina non puoi capire che notizia bomba ho per te!-esclamò con un sorriso a 42 denti.
-Parla avanti, sono curiosa.-sorrise.
Kimi allora si portò una mano dietro il collo e iniziò a guardare altrove.
-Ecco, hai presente la telefonata che avevi ricevuto in aereoporto quando è tornato Ollie, quella dei servizi sociali che ti dicevano di doverti consegnare qualcosa no?-domandò per poi guardarla negli occhi.
Ovvio che se ricordava, insomma, và bene che aveva una pessima memoria ma era successo pochi giorni prima.
-Sì... Antonelli mi stai spaventando, cosa hai fatto?-chiese confusa mentre lui sorrideva.
-Bhe... Diciamo che l'altro giorno avevi lasciato il telefono a me mentre studiavi per poterti concentrare meglio e ti hanno chiamato per dirti che saresti dovuta passare passare in comune perciò, siccome sò che detesti farlo, ci sono passato io e mi hanno dato una busta. Poi, sempre siccome solitamente quando ricevi lettere dal comune non sono notizie bellissime ho sbirciato dentro per sapere che era successo e per poterti consolare meglio, e...- fece una breve pausa guardandola.
-Cosa è successo quindi? Sputa il rospo Kimi dai, sono matura e responsabile, mi hanno già dato tutte le notizie brutte inimmaginabili e se è la richiesta per la cittadinanza italiana sò già che me la rifiuteranno come l'anno scorso, quello prima e quello ancora prima perche per poterla ottenere senza liste d'attesa interminabili che me la concederanno dopo i trent'anni devo venire adottata da due italiani eteri e sposati, cosa peraltro impossibile.- sospirò lei preparandosi al peggio.
-Sei proprio sicurissima al cento per cento?- gli porse il foglio che aveva tenuto in mano per tutto il tempo e Lily subito si accorse che aveva qualcosa di strano: era uguale alle lettere di adozione che mandavano ai bambini!
-Kimi non è quello che penso io vero?-chiese incerta.
"Lily non illuderti, magari è solo simile. Lily non illuderti. Non. Illuderti. NON. ILLUDERTI. OKAY?"
-Tu leggi.-sorrise.
-Egregia sig.ina Alice Lily Leclerc, le scrivo per avvisarla che i coniugi Rossi (Giovanna e Mauro Rossi)... Kimi aspetta almeno prima dimmi se è una bella o una brutta notizia.-
-Dipende, ma secondo me bella... tu vai avanti.-
-... hanno conseguito con successo la sua adozione...- sgranò gli occhi.
Pov. Lily:
Aprii la bocca stupita coprendola con le mani dopo aver appoggiato il foglio su una scrivania e fissai Kimi
-No... No! Oh mio dio, non l'hanno fatto no... oh mio dio! Non è possibile... ti prego dimmi che sei serio...-chiesi facendo un paio di passi indietro prima che lui annuisse.
Non riuscivo a crederci, non potevo crederci. Insomma, ormai avevo 16 anni e andavo per i 17, che razza di pazzi adotterebbero una ragazza già quasi maggiorenne?
Eppure, qualcuno di abbastanza pazzo c'era.Mi coprì il faccia con le mani, come per nascondere gli occhi lucidi, e mi accucciai per terra mentre cercavo invano di non far uscire le lacrime.
-Stai piangendo?-chiese quasi ridacchiando lui.
Annuii incapace di parlare.
Oh. Mio. Dio!
-Dai, vieni qui...-mi alzai sempre con le mani sul volto sighiozzando e lui mi strinse a sè.
-Io... cioè... oh mio dio... mi hanno adottata sul serio!-esclamai ad alta voce.
-Sei contenta per caso?-chiese prendendomi un po' in giro.
-SÌ CAZZO, SÌ! Grazie grazie grazie grazie!-gli saltai al collo aggrappandomi ai suoi fianchi con le gambe.
-Tutto bene? Abbiamo sentito urlare.-comparve sulla soglia Ollie con un filo di preoccupazione.
Io allora scesi da in braccio a Kimi e andai verso l'altro.
-Mi hanno adottata Ollie! Io!-esclamai al settimo cielo abbracciando anche lui che sorrise ricambiando.
Sì cazzo, per una volta andava tutto a meraviglia.
@lilyleclerc ha pubblicato un post
Grazie di tutto Kimi💝, dall'avermi sempre aiutata in tutto fino ad avermi dato oggi quella bellissima notizia.
Tu ci sei sempre stato per me da quando mi sono trasferita, in te ho trovato un fratello anche se non di sangue, un migliore amico per cui darei la vita e un complice per quelle strambe avventure che riempivano i pomeriggi vuoti e ora non mi sembra vero tutto questo.
Quando mi hai consegnato quella lettera stamattina mi è sembrato che il tempo si fosse fermato: per un attimo mi è parso di vedere quel bambino biondo con i capelli un po' lunghi che mi difendeva alla pista dei go-kart, quel ragazzino che mi è venuto a prendere a scuola il primo giorno e mi ha invitato a pranzo a casa sua e quel ragazzo che mi ha fatto copiare i compiti dal libro di geometria alle 11 di sera perchè me ne ero dimenticata.
Ti voglio un mondo di bene bradipino, non dimenticartelo mai💝
👥 @kimiantonelli@kimiantonelli: Ti voglio bene anche io mon amour💝
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l'orso e il giglio
Casuale(Per chi volesse a breve dovrebbe uscire la traduzione in inglese tradotta dalla mia amica @The_Gay_Pancake, andatela a leggere) La vita di Alice Lily Leclerc era, nonostante l'essere la sorella del celebre pilota di Formula 1, abbastanza normale...