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-Io sono Alice, Lily per gli amici, piacere di conoscerti fratellone.-sorrise stringendola.

-Ma' comunque così mi demolisce l'autostima, non sò la prossima volta adotta Zendaya o Emma Watson, tanto ormai il livello è quello.-scherzò e Lily arrossì sorridendo.

-Ma piantala te và. Nel finesettimana dovrebbero arrivare anche due tuoi zii che ogni tanto vengono a passare il finesettimana quà, saranno felicissimi di conoscerti: quando gli abbiamo detto che avevamo intenzione di adottare una ragazza l'hanno quasi sbandierato a tutto il paese, sembrava stessero per averla loro una figlia. Tra parentesi, ti avviso che sono un pelo gelosi. Vuoi che ti mostri la camera? Hai della roba da portare sù magari?-

-Sì ho lasciato il borsone con le mie cose al mio migliore amico che mi ha accompagnato, mi stà aspettando fuori.-sorrise.

-E il tuo migliore amico ha una supercar? Non me ne intendo molto di macchine ma quella mi sembra tanto una ferrari.-guardò fuori dalla finestra dove la ferrari rosso fuoco spiccava nel viale vuoto con il proprietario appoggiato al lato del cofano che guardava il cellulare e lanciava occhiate alla casa.

-Sì e... è una storia un pò lunga, ve la racconto dopo se vi và.-sorrise gettando uno sguardo all'inglese.

-Allora andiamo, non vorrai farlo aspettare troppo così me lo presenti anche magari.-sorrise la madre.

-Certo!-rispose sempre sorridente mentre uscivano.

Appena la porta venne aperta il ragazzo mise via il cellulare e si tranquillizzò vedendo la sedicenne uscire con un sorriso enorme il volto, espressione turbata che tornò vedendo il fratello.

"Allora, prima migliore amica di Kimi che comunque non si può negare sia bono, poi aggiungiamo che è cresciuta con Arthur e Charles quindi avrà standard alti per forza, poi ci metti anche il bad boy a scuola quello che ora fortunatamente non ho più visto perchè ero vicino a spaccargli la mascella, mo' chi cazzo è questo?"

-Mamma, Nik, lui è Oliver, uno dei miei migliori amici. Ollie, lei è mia madre e lui è mio fratello Nik.-li presentò.

"Ah bene è il fratello, tutto bene quel che finisce bene."

-È un piacere conoscerti Oliver, hai proprio la faccia da bravo ragazzo.-

-Piacere mio signora e grazie del complimento.-si strinsero la mano mentre Lily ridacchiava.

-Cosa ridi te nana.-scherzò scompigliandole i capelli mentre apriva il portabagagli e le prendeva la borsa.

-Io ridere? Non stavo ridendo, stavo sorridendo. Grazie del passaggio orsetto.-prese il borsone.

-Pensa a non fare cavolate che è meglio.-sorrise abbracciandola.

-Io non faccio cavolate! E che è tutto sto affetto, dai che probabilmente ci vediamo tra meno di una settimana.-si staccarono mentre il telefono di lui iniziava a vibrare con la scritta "Il Dovere (Persona Indesiderata chiamata comunemente grande capo) ti stà chiamando..."

-E che caspita ma allora quello ci ha messo i tracciatori addosso per vedere quando qualcuno ti si avvicina! Devo andare, ciao.-salutò mentre saliva in auto e i tre rientravano.

-Simpatico il tuo amico!-esclamò Nico chiudendo la porta.

-Te lo sei scelta bene, si vede che è proprio un ragazzo d'oro. Siete solo amici voi due?-chiese poi con lo sguardo di chi ci ha visto lungo.

-Sisi, siamo migliori amici da meno di un anno e ci siamo conosciuti perchè facciamo lo stesso sport e siamo compagni di squadra, ma niente che superi l'amicizia.-

-Bene bene, ora vieni, la tua camera è sù di sopra.-salirono due rampe di scale trovandosi in un corridoio con circa quattro porte per lato e una in fondo.

-Allora cara, quì c'è il bagno e quella è camera mia e di Mauro...-iniziò indicando destra- Qui invece ci sono le vostre camere e la tua è questa infondo.-sorride mentre attraversavano lo spazio che li separava dall'ultima porta.

Era di legno dipinto di bianco con la maniglia dorata e al centro, in pantdan con la maniglia vi erano dipinte in una grafia elegante le sue iniziali, A.L.L., seguite da una R.

-Spero ti piaccia, in comune siamo riusciti a farci dire che sei fan del motorsport, ma noi non ne sappiamo quasi niente l'unico che ne sà qualcosa in famiglia è tuo zio che segue le moto. Abbiamo provato a sistemarla comunque, se magari vuoi fare qualche cambiamento dicci pure.-aprì delicatamente la porta rivelando una camera di medie dimensioni di forma rettangolare.

Alla destra vi era un'armadio di legno chiaro, lo stesso di alcune mensole appese davanti, e in fondo nell'angolo una scrivania in tinta con la porta.
Sul muro di fronte vi era una finestra che si affacciava sulla strada, posizionata proprio sopra la testiera del letto singolo.

Le pareti erano bianche, fatta eccezione per quella sinistra, dal letto, la quale era ricoperta un murale su sfondo nero: la metà a sinistra era decorata da vari poster sulla MotoGp, il cui logo era scritto più o meno altezza occhi, il tutto accompagnati da alcune frasi più celebri e foto dei vari piloti che festeggiavano, anche se la maggior parte erano di Valentino Rossi e di altri italiani, notò la ragazza; la parte destra invece al centro aveva una griglia di partenza con 20 posizioni, il logo F1 sopra e intorno sparsi i simboli delle scuderie e i nomi di alcuni piloti del presente e passato.

-Wow è... bellissima! Non sò cosa dire grazie, davvero.-abbracciò la madre stretta per poi entrare e osservare il murale a bocca aperta.

-Ti piace? Spero che i nomi siano scritti giusti, ho dipinto io a mano quel muro, dimmi pure se c'è qualche errore che lo correggo subito.-sorrise entrando.

-N-no è... davvero hai fatto tutto tu? È troppi bella, giuro mi sembra di star sognando...-sorrise alla madre e al fratello.

-Dai ora sistema pure la tua roba, io ho delle faccende da sbrigare. Nel frattempo magari tu e Nico potete conoscervi.-scese di sotto la donna e lui entrò chiudendo la porta.

Continua...

l'orso e il giglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora