Il mattino seguente Lily si svegliò alle 6 e 30 precise. O meglio, venne svegliata da un insistente bussare alla porta della sua camera.
-LILY ALICE LECLERC, APRI QUESTA PORTA!-urlò una voce dall'altra parte molto simile a quella di Arthur.
-Mhh.-mugugnò girandosi dall'altra parte.
-Lils, tuo fratello se n'è andato, sono Kimi. Puoi aprire la porta o devo dirgli di tornare?-chiese la voce di Kimi questa volta per poi aprire leggermente la porta.
-Entra pure.-rispose alzandosi e sbadigliando, rimanendo seduta sul letto con il piumone sulle gambe e la maglietta rossa del pijama che le lasciava una spalla scoperta.
Lui entrò e chiuse la porta, per andare a sedersi sul letto di lei.
-Sai che devi alzarti? Tra circa dieci minuti devi essere in auto con il capo.-fece notare.
-Sisi arrivo... DIECI MINUTI?! CAZZO, non potevi dirlo prima?!-prese al volo le sue cose e corse in bagno, uscendo precisamente sette minuti dopo con la polo della PREMA sbottonata, i capelli bagnati e i jeans lunghi strappati.
Poi prese lo zaino, fortunatamente preparato poche ore prima, prima di mettersi a dormire di nuovi, infilò le Salomon nere senza allacciarle, diede un bacio sulla guancia al migliore amico che l'avrebbe raggiunta per la gara, e corse nel parcheggio trovando Ollie adaspettarla appoggiato alla portiera dietro del furgoncino con cui avrebbero fatto il viaggio.
-Sono in orario!-esclamò mostrando lo schermo del telefono per poi appoggiare le mani sulle ginocchia riprendendo fiato.
-Dai sali, stavamo aspettando te piccola Dj.-rise aprendole la portiera.
I due salirono a bordo. Era piuttosto spazioso: i sedili dietro erano separati dal davanti da un muro insonorizzato e i finestrini erano oscurati , come i furgoni dei film d'azione.
-Allora... com'è stata la serata di ieri sera?-chiese cercando di iniziare la conversazione. La notte precedente erano stati lì fino alle 11, poi erano tornati di corsa in accademia a prendere le valigie per prendere il volo per il baharain a mezzanotte in punto.
-Intendi compresi Lando e Carlos ubriachi che dormivano uno sopra l'altro sul divano e Charles che se la rideva e scattava loro foto divertenti?-chiese ridacchiando
-Ma sul serio, sembrano fidanzati quei due. Ho visto che hai fatto amicizia con il King.-chiese riferendosi a Lewis.
-Non male dai. Si comporta un po' da fratello maggiore, ma è molto simpatico e devo dire siamo diventati amici. Tu invece?-
-Ho aiutato Kimi a non ubriacarsi. Ma sul serio, ha 17 anni e nonostante ciò ogni 10 minuti lo trovavi con un drink in mano? E non chiedermi dove li ha presi, non ne ho idea.-
I due risero a crepapelle per il viaggio e finirono per addormentarsi Lily con la testa sua spalla del ragazzo e Ollie con la testa sopra la sua.
Poco più tardi...
-Buongiorno piccioncini, dormito bene?-chiese il sette volte campione del mondo aprendo la portiera del furgone e svegliandoli dopo aver scattato loro una foto.
Dalla bocca di lei uscirono dei versi a dir poco alieni dovuti al fastidio alla luce del sole mentre Ollie si alzò di scatto leggermente più rosa sugli zigomi per essere stato sorpreso a dormire in quel modo uscendo velocemente lasciando cadere Lily sui sedili.
-Dai Leclerc, o mando la foto a tuo fratello. Ora è meglio che vi sbrighiate, tra poco meno di mezz'ora avete la riunione pre-weekend e vi stanno spettando tutti.-continuò ridendo dei versi della ragazza.
-Mh... due minuti.-rispose coprendosi gli occhi ancora chiusi con un braccio.
-Lilyyyy, alzati dai.-continuò e la ragazza allora si alzò, recupero lo zaino e uscì dall'auto.
-Finalmente! Ora aspetta lì, ho ordini ben precisi.-la fermò con un braccio per poi indossare occhiali da sole e cappellino nero, posare qualche secondo in una posizione che ricordava un po' un bodyguard con i muscoli in vista da sotto la t-shirt sempre nera. Infine prese velocemente Lily per i fianchi a se la caricò su una spalla a mo' di sacco di patate.
-AAAAAAAAAAHHHH! METTIMI GIÙ! ORA! BRUTTO INFIDO ATTACCATORE ALLE SPALLE!-strillò sorridendo cercando, inutilmente vista la forza dell'uomo, di dimenarsi.
Ollie nel frattempo se la rideva poco più dietro con in spalla anche lo zaino dell'amica, caduto per terra poco prima.
-Mi dispiace bambola, sei ufficialmente proprietà privata di Sir Lewis Hamilton. Ci sono troppi ragazzi per i miei gusti qua intorno, perciò se vogliono te dovranno passare sul cadavere dell'otto volte campione del mondo.-iniziò a vantarsi
-Non darti troppe arie, vecchio. Hai vinto solo 7 mondiali.-rispose ormai rassegnata a essere trasportata per il paddock sulle spalle del suo "bodyguard per un giorno".
-Per ora. E poi che vorrebbe dire solo? È il record imbattuto da quando hanno inventato la F1, vorresti dire che saresti capace di batterlo?-scherzò
-Magari, tra qualche anno...-continuò lei per poi scoppiare a ridere.
In poco tempo arrivarono davanti all'ufficio della FIA dove si sarebbe tenuta la riunione e Lewis spalancò la porta attirando l'attenzione di tutti i presenti, seduti sulle sedie come se fossero in classe, a chiaccherare nell'attesa iniziasse la riunione.
-Scusate il ritardo dei piloti Prema, colpa mia. Permesso, fate spazio alla queen suprema... perfetto.-disse sempre con la ragazza in spalla prima di posarla su una sedia in fondo alla classe, nell'angolo, dove era posto il nome di Kimi.
Vi furono alcune risate e alcuni sguardi scioccati o confusi, poi Lewis si mise in un angolo a guardare il telefono e l'uomo alla cattedra iniziò a dare le solite informazioni pregara, già sentite e risentite, con ogni tanto qualche interruzione con battutine sarcastiche da parte del pilota inglese.
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l'orso e il giglio
Random(Per chi volesse a breve dovrebbe uscire la traduzione in inglese tradotta dalla mia amica @The_Gay_Pancake, andatela a leggere) La vita di Alice Lily Leclerc era, nonostante l'essere la sorella del celebre pilota di Formula 1, abbastanza normale...