18

202 11 0
                                    

Alcuni mesi dopo...

-Emozionata?-chiese Ollie guardandola per un secondo prima di parcheggiare fuori dal paddock.

-Un po'. Non vengo quà da un'eternità.-rispose Lily più in ansia del solito.

Insomma, non tutti i giorni si corre quello che da piccola consideravi il gran premio di casa, Monaco.

I due gran premi precedenti, Melbourne e Imola, erano andati piuttosto bene, nonostante in Australia per colpa di un errore era arrivata seconda, recuperando però in Italia.
Ollie il giorno prima si era slogato un polso nelle qualifiche, nulla di che ma ciò gli impediva di gareggiare, perciò la ragazza avrebbe dovuto arrangiarsi da sola, come in Arabia Saudita.

Scesero dall'auto ed entrarono subito prima che il telefono della mora iniziasse a vibrare con la scritta "Grand frère n.16❤️ ti stà chiamando..."

-Lily vieni subito, Carlos ha avuto dei problemi e non può gareggiare, riunione di emergenza e sei stata convocata anche te.- disse dall'altro capo del telefono Charles con voce preoccupata.

-Cosa?! Arriviamo subito, siamo già al paddock.-detto questo buttò giù e i due corsero nella sala riunioni dove trovarono un Carlos seduto in un angolo mentre gli medicavano la spalla sanguinante.

-Cosa cazzo è successo? Porca miseria, pourquoi me harceler une seconde et te faire du mal?(perchè mi allontano un secondo e tu ti fai del male?)-chiese a Carlos parlando un misto tra italiano e francese come faceva quando era parecchio in ansia per qualcosa.

-Calmati niña, io stò benone ma ho capito si e no mezza parola. Puoi ripetere in inglese o in Italiano ma scandendo bene le parole?-chiese in inglese.

-Lily con Carlos parlerai dopo, ora abbiamo bisogno di te quindi siediti per piacere.-disse calmo Charles indicandole il posto tra Arthur e Ollie, dove alla fine si sedette.

-Bene, come sapete Carlos non può gareggiare, quindi ci serve un sostituto. Bearman non può guidare al momento e gli altri due piloti di riserva anche se riuscissimo a ritardare la gara arriverebbero troppo tardi. Qualche idea?-chiese il team principal.

-Alla ferrari accademy chi c'è con la super licenza? Non possiamo chiedere a qualcuno da là? Dovrebbero arrivare in tempo in teoria.- propose un ingegnere.

-No, gli unici sono le riserve e Lily a cui abbiamo fatto fare i test in anticipo, ma è troppo piccola.-rispose Charles ragionando.

-Bhe, ma ha superato i test a pieni voti ed è la più brava in Formula 2... Potremmo provare a convincere la FIA dicendo che è l'unica opzione al momento disponibile, al massimo le facciamo fare due o tre giri di pista per far vedere che può gareggiare.-propose un'altro ingegnere osservando dei fogli.

In quel momento la gamba di Lily prese a tremare sotto il tavolo ma Ollie vi appoggiò una mano sopra prima di guardarla negli occhi.

-Ha ripreso quest'anno a gareggiare, non è pronta! Ne fisicamente ne mentamente!-esclamò Charles quasi in automatico sapendo i rischi del mestiere.

-Non spetta a te decidere! Sei troppo coinvolto emotivamente. Leclerc, te la senti? Se acconsentono ti dovrebbero dare qualche giro per provare la pista prima della partenza delle F2.-

Lei ci pensò un attimo, guardò i fratelli e poi rispose.

-Se è l'unica opzione ci stò.-affermò convinta.

-Perfetto! Vado a parlare a Monchaux, tu Leclerc preparati intanto per la Formula 2, appena ho notizie vi avviso.-concluse uscendo il team principal, seguito dalla ragazza che andò a rifugiarsi nel suo stanzino.

Si sedette sul letto e prese Kaila, il suo portafortuna, un bellissimo cagnolino pupazzo marrone e nero con quello che doveva essere un giglio ricamato sul collare, regalatole anni prima dal padrino.

-Posso entrare?-chiese Kimi da fuori aprendo leggermente la porta.

-Dai vieni sù.-rispose sorridendo.

Lui entrò e si sedette affianco a lei, appoggiando il pupazzo di lato e prendendole le mani.

-Ollie mi ha detto che è successo. Non sei obbligata.-la guardò dolce avcarezzandole il dorso della mano col pollice.

-Lo sò, ma è l'unica opzione.-

Rimasero qualche secondo in silenzio, poi lui appoggiò le sue labbra sulla fronte dell'amica e se la strinse al petto, con l'orecchio all'altezza del cuore.

Tu tum, tu tum, tu tum.

Sentendo quel suono Lily si rilassò, poi alzò un poco la testa per guardare negli occhi il miglior amico.

-Ti voglio bene Kimi.-sussurrò.

-Di più io piccola meccanica.-rispose e qualcuno bussò alla porta facendoli staccare e lei si alzò per andare ad aprire.

-Sei pronta? La FIA ha deciso che hai due giri a disposizione a pista libera, poi deciderà se farti gareggiare o no ma per ora sembra a favore.-la informò Arthur con le cuffie ferrari al collo.

-Certo, prendo il casco e arrivo.-

Qualche istante dopo era seduta sull'auto di Carlos già regolata pronta a partire.

-Lily when you're ready go. Remember, focus on quality not time. (Lily quando sei pronta parti. Ricorda, concentrati sulla qualità non sul tempo.)- disse l'ingegnere di pista in radio.

-Copy.-

Tirò giù la visiera e partì. Appena uscita dalla corsia dei box diede un po' di gas e come al solito al voce di Jules le iniziò a parlare.

Ce la puoi fare scimmietta. Concentrati sul circuito e sulla macchina, per il resto spegni la mente. Stavolta sò che puoi farcela da sola.

Silenzio. La ragazza obbedì e iniziò a procedere senza troppa fretta, curva dopo curva.

-Perfect Lily, you're doing well. Now try to speed up a bit if you want, for the rest you are perfect. (Perfetto Lily, stai andando bene. Ora prova ad accelerare un po' se vuoi, per il resto sei perfetta)- le riferì Charles in radio.

Lei sapeva di avere tutti gli occhi addosso e passando potè ammirare per qualche secondo le sue immagini sul tabellone dove trasmettevano al gara.
Accelerò leggermente. Era diversa dalla sua solita F2, il volante era più morbido, ma la velocità le spingeva il collo indietro e i pedali erano leggermente più duri, quindi per certi versi fù più faticoso.

-Good jobs Mate. You're in, box box.(Buon lavoro amico. Sei dentro, box box.)- commentò l'ingegnere di pista e lei rientrò venendo accolta dagli applausi.

Subito scese dall'auto tenendosi all'halo e si levò casco e passamontagna.

-Evvai Lils!-esclamò Kimi abbracciandola e prendendole la testa mentre le depositava un bacio tra i capelli, prima di far coincidere le loro fronti.

-Per quel che vale sono fiero di te.-

Poi si staccarono e tutti si congratularono con la sedicenne, ora soprannominata "La ragazza che aveva cambiato le regole della F1".

l'orso e il giglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora