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Erano appena arrivati all'ingresso sul retro del locale e Lily tirò fuori il suo tesserino facendolo vedere al bodyguard.

-Salve signorina Leclerc. E lui?-chiese dopo aver esaminato la tessera.

-È la mia guardia del corpo personale.-rispose per poi entrare con l'amico.

-La tua guardia del corpo?-chiese ridacchiando Ollie al suo orecchio mentre arrivavano precisamente sotto il palco.

-Preferivi rimanere fuori come un cagnolino?-rispose sistemandosi le trecce prima di salire sul palco, scambiare due parole col DJ e prendendo le cuffie per poi far segno all'amico di salire.

Dopodichè infilò una chiavetta nella console e fece partire la musica,per poi iniziare a giocare con i vari tasti e muovendosi a tempo di musica.

Pov Ollie:

Era davvero brava. Non me ne intendo tanto di musica da discoteca, ma non penso di aver mai sentito un Dj così bravo.

Ero dietro di lei che la osservavo. Mi era sempre sembrata una tipa tosta che non si fà mettere i piedi in testa da nessuno, ma oggi, quando l'ho trovata in lacrime e l'ho stretta a me, sembrava fatta di cristallo, pronta a spezzarsi tra le mie braccia se solo avessi stretto troppo.

Un bellissimo, elegante e fragile giglio di cristallo.

In accademia si parlava spesso di lei, che fosse per la sua bravura, per la simpatia o per la bellezza, ma effettivamente si sapeva poco di lei, come oggi era stato dimostrato. Avevo fatto due ricerche nel pomeriggio e avevo scoperto dai giornali di anni prima che i genitori erano divorziati e che il padre era morto quando aveva appena 11 anni. Io non avrei retto probabilmente, mio padre per me è tutto.

Eppure sembrava così felice e da fuori aveva una vita perfetta.

Lei in quel momento si girò verso di me sorridendo.

Cazzo, quanto era bella...

Caro mio, sei innamorato per caso?

Cosa?! No! E chi sei tu? La mia coscienza? Ma fammi il piacere, pilota auto che vanno a 300km orari, non ho una coscienza.

Sicuro? Eccomi qua. Comunque hai ragione, è bellissima. E poi vestita così, con la schiena scoperta e il gloss... voglio baciarla.

Ma che ti sei bevuta? Ti rendi conto che anche se per sbaglio la baciassi che succederebbe? È la sorella di Arthur e Charles Leclerc! E non sò se siano protettivi o meno nei suoi confronti, ma se il signor Leclerc la prende male posso dire addio al posto in ferrari che sogno da piccolo!

Eddai, non essere tragico. Guarda che bona... ed è anche brava a guidare, lo hai sempre sognato no?

Sì ma... senti, vai a quel paese, addio.

Perfetto ora parlo anche da solo.

-Oi orsetto ci sei? Eri imbambolato a guardare nel vuoto.-rise la dj con le cuffie al collo sbentolandogli la mano davanti alla faccia ad alta voce per sovrastare la musica, vicinissima a lui.

-Sì scusa, pensavo. Comunque c'è qualcosa in cui non sei brava? Pilota e Dj, a sto punto non mi stupirei se mi dicessi di essere andata alle olimpiadi.-scherzai e, dopo esserci guardati un secondo negli occhi, scoppiammo a ridere.

Lei mi faceva quell'effetto. Con lei avrei riso per giorni senza un motivo preciso. E poi la sua risata... wow! L'avrei ascoltata per tutto il giorno. Sapeva di felicità. Non era fine ed educata come quella di molte ragazze, era una risata più naturale, di gioia.

In quel momento eravamo stravicini, i nostri nasi rischiavano di sfiorarsi e gli occhi erano incatenati. Marrone nel verde. Verde nel marrone. Il tempo si era fermato ed esistevamo solo noi due, niente discoteca, niente musica, niente centinaia di ragazzi che ballavano a tempo di musica...

Erano uno spettacolo della natura i suoi occhi: ai bordi erano di un verde più scuro, come gli smeraldi; andando verso il centro poi erano di un verde un po' più chiaro, leggermente tendente al verde acqua, mentre al centro erano quasi azzurri, colore del mare a Ibiza.

Rimanemmo così per un po', poi il mio sguardo cadde sulle sue labbra naturalmente rosee, rese più lucide dal gloss, carnose ma non troppo. Chissà cosa si provava a baciarle...

Feci ritornare il mio sguardo sui suoi occhi, e vidi che lei poco dopo fece lo stesso e io, istintivamente, mi morsi leggermente il labbro inferiore.

Poi improvvisamente, come se qualcuno ci avesse diviso, sorrisimo a tempo e lei tornò alla console rimettendosi le cuffie solo su un'orecchio, però stavolta prendendo una delle mie mani e avvicinandomi a lei, tanto che la sua spalla per pochi secondi sfiorò il mio petto.

-Vuoi provare?-chiese sorridente.

-C-cosa? Ah sì, cioè no no, tranquilla, farei casini.-risposi ancora con il cervello fuso da prima.

Lei però non afferrò il concetto, così mi prese, mi infilò le cuffie su un'orecchio e mi fece mettere attaccato dietro di lei, prendendomi le mani un po' più grandi delle sue e guidandole verso tasti e leve, creando una melodia magica tutta nostra.

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@olliebearman: anche la dj @lilyleclerc spacca di brutto😉❤️🎧
@lilyleclerc: @olliebearman grazie orsetto❤️😜

@kimiantonelli: ma voi due non dovreste essere a dormire?💝
@lilyleclerc: @kimiantonelli e tu non è un po' ora che vinci un gran premio?💝
@olliebearman: Kimi asfaltato di brutto😂

@landonorris: attenta lily, se ti becca @charlesleclerc finisce male🧡
@lilyleclerc: tranqui @landonorris, il 👴 starà già dormendo🤣

Angolo Autrice:
Pronti per il gp d'Italia? Invece buona fortuna a kimi che oggi fà il suo debutto❤️🥹

Spero la storia vi stia piacento e al prossimo capitolo✌️

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