Avevo scritto due lettere e non so con quale coraggio le avevo inviate. Mi mancava tanto Neymar e oggi finalmente dopo un mese e mezzo potevo anche vederlo.
Cazzo...-sussurrai per non farmi sentire da nessuno.
Che succede qui?-mi chiese Di Maria sedendosi affianco a me.
Non riesco a chiudere la cintura-dissi gesticolando. In due minuti la sistemò e poi mi calmai.
Leo era affianco a me e dormiva, nel frattempo parlavo con Angel di maria e Rodrigo Palacio. Eravamo sull'aereo e dovevo atterrare in Chile dove si svolgeva la presentazione delle squadre.
Sei agitata?-mi chiese Rodrigo. Avevo raccontato tutta la storia mia e di Neymar a Rodrigo e Angel.
Un pò-gli risposi.-e se lui non mi degnerà neanche di uno sguardo?-chiesi impaurita.
Bhe lascialo stare a quel punto, lui perde una ragazza d'oro-mi disse Angel sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Erano due ragazzi fantastici e mi trovavo davvero bene.
Arrivammo nell'hotel e come sempre ci attendevano molti giornalisti. Io ero al centro tra Leo e Rodrigo e davanti a me c'era Angel.
Come avete preso la cessione di Neymar al real?-un giornalista si fermò dinanzi a me e Leo e subitos Rodrigo e Angel vennero ad aiutarci.
Dobbiamo andare a sistemare i bagagli. Arrivederci.-rispose Angel congedandosi con il giornalista e togliendoci da loro. Piovve tutto il giorno quindi la prensentazione non si poteva andare. Decidemmo di rimanere io Rodrigo Leo e Angel in camera mia, gli altri erano usciti con delle navette turistiche ma a noi non ci andava per niente.
Tutti e quattro eravamo stesi sul letto, io ero abbracciata a Leo e mi mangiavo le unghie nervosamente.
Cosa hai Chiaretta?-mi chiese Rodrigo molto teneramente.
Sto pensando a domani alla prima partita, poi sicuramente nel pomeriggio vedrò i miei vecchi amici come Cristiano, James e Neymar.-dissi ricordando i vari momenti con loro.
Dai pensiamo alla partita-disse Angel.
Ma si lei è una campionessa-disse leo baciandomi la guancia. Ci lavammo io mi misi una canotta e un pantaloncino largo che copriva il sedere si misero tutti una specie di pigiama e poi tornarono in camera mia. Domani avremmo avuto una partita importante e io sarei dovuta essere al pieno delle mie forze per giocare con uno come leo.
Stavamo spettegolando come quattro vecchiette quando qualcuno bussò alla mia porta.
Vado ioo-disse rodrigo.
Era il cameriere qualcuno mi aveva inviato delle rose. Mi avvicinai al camiere che ci chiese un autografo.
Non guardare a destra Chiara-disse leo coprendomi gli occhi mentre Angel e Rodrigo chiusero la porta.
Fatemi parlare con lui-gridai spinsi tutti da vicino alla porta.
E mi avvicinai a loro. Gli staccai e scaraventai questa certa Bruna lontano da Neymar e a quest'ultimo lo bloccai al muro e gli urlai contro-Avevi così tanta voglia di vedermi che ti porti anche questa e te la baci davanti alla mia porta?!-non volevo che mi vedesse piangere ma ormai le lacrime avevano invaso il mio viso.
-ora guardami negli occhi e dimmi che non mi ami più.-non volevo chiederlo avevo paura della sua risposta, sapevo che sapeva far male alla gente con le parole, ma avevo capito che lui mi amava ancora quando i suoi occhi incontrarono i miei.
Non ti amo più e fanculo alle tue lettere-mi urlò in faccia. Io mi spostai di un passo da lui, ero sconvolta non poteva farmi questo. Leo si avvicinò a me per abbraciarmi.
Sei solo un codardo immaturo, sei scappato da noi perché forse eravamo troppo importanti per te e non riuscivi a reggerci, perché lo sappiamo tutti Neymar, tu usi come degli stracci i tuoi amici per sentirti il più forte. Mi fai solo pena-gli urlò Leo, lui era visibilmente scioccato, non se lo aspettava sicuramente.
Non ci credo, sei solo orgoglioso, tu ami me come io amo te. Tu mi ami ancoraa.-dissi con occhi di sfida.
No, e se vuoi posso anche farti una dimostrazione-disse e poi baciò Bruna.
Non ho resistito il mio cuore si è spezzato in mille pezzi e le mie ossa si sono rotte e credo che il rumore si sia sentito in tutto il corridoio.
Neymar me la pagherai-dissi avvicinadomi a lui e dandogli uno schiaffo con tutta la poca forza che mi era rimasta.- però ricordati una cosa. Io ti amo e non mi vergogno di dirlo davanti a tutti.
Corsi via mentre sentivo leo urlare disperatamente il mio nome. Non conoscevo per niente il posto. Così mi calmai e dopo circa un ora, il mio orologio segnava le 10, decisi di ritornare. Stavo aspettando il rosso del semaforo,scattò e io passai, ma una macchina non si fermò ed ormai era troppo tardi, l'unica cosa che si fermò fu il mio cuore. Addio calcio. Addio amore. Addio Neymar.
~~
Leo:
Cercai di fermarla ma era troppo veloce.
Raga perché non torna-dissi in preda al panico.
Dai sicuramente si starà calmando.-disse Angel
Dagli tempo, stai tranquillo-mi abbracciò Rodrigo.
Driing driing.
Era il mio cellullare, non feci caso a chi fosse e risposi:
Pronto-risposi.
Ciao scusi signor Leo, chiamiamo dall'ospedale San giovanni. La vostra amica la signorina Chiara Enrique è stata trasportata qui d'urgenza a causa di un'incidente.-disse il medico con una voce fredda.
Va va bene-balbettai.
I ragazzi erano visibilmente scioccati e ci dirigemmo all'ospedale.
Entrammo e vedemmo un ragazzo piangere sulla mano di Chiara.
Che cazzo ci fai qua?! Vattene-urlai con tutta la rabbia che avebo in corpo. Alzò la testa ed aveva gli occhi rossi e gonfi e non riusciva neanche a parlare per tutte le lacrime che gli scendevano. Si avvicinò verso di noi, ma le gambe non lo avevano retto in piedi, stava per cadere ma noi riuscimmo a prenderlo. Poi mi guardò, mi fece tanto male vederlo così.
Che cosa è successo-gli chiesi.
Chiara è... è morta- disse singhiozzando e facendosi cadere a terra. Io mi appoggiai al muro, la mia migliore amica, chi aveva potuto fargli questo?! Il mondo mi cadde addosso e piansi, piansi tanto mentre Angel e Rodrigo mi abbracciarono. Come avrei fatto senza lei?!
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Hai fatto gol nella porta del mio cuore. {Neymar jr}
FanficEd ero ubriaca é vero. Ho gridato di odiarti per le strade della città, sono arrivata fin sotto casa tua e ho suonato il campanello ripetutamente. Volevo dirtelo in faccia che ti odiavo, poi hai aperto e cazzo, io ero ubriaca ma tu eri ugualmente be...