La sorpesa.

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Neymar:
Quando Chiara e scappata l'ho seguita non facendomi vedere, avevo paura che le succedesse qualcosa. Piangeva e singhiozzava poi stava attraversando. Un uomo nella sua bmw si è fermato ma poi ha accelerato. Non ho fatto in tempo a fermarlo ma ho preso il suo numero di targa. Mi sono fiondato su di lei mentre chiamavo il 118. Arrivati in ospedale chiamai Leo.
Le..leo sono Neymar-dissi.
Perché mi stai chiamando con il cellulare di Chiara-mi chiese dubbioso.
Chiara ha avuto un incidente e il medico ha chiamato me. Ora la stanno visitando e non mi dicono niente. Leo vieni per favore.-dissi singhiozzando. Non volevo dirgli che a soccorlerla sono stato io ed ho pregato il medico di non dirlo, glielo avrei detto io quando ce ne fosse stato bisogno.
Si..sii arr..arrivo-disse balbettando.
Gli dissi il nome dell'ospedale e arrivò.
Ciao Neymar-disse tremando. Si avvicinò e mi abbracciò, io scoppiai a piangere, mi era mancato tanto il mio migliore amico.
Ragazzi-ci chiamò il medico. Io scattai in piedi e lo pregai per farmi dare delle notizie.
Allora, è viva. È riuscita a sovrastare le sue lesioni interne ma é in coma e non sappiamo quando si sveglierà.-disse il medico con un tono freddo. Mi cadde il mondo addosso. Diedi un calcio alla porta e Leo mi fermò.
Com..come facciamo, cioe, come dobbiamo, emh, possiamo aiutarla a svegliarla in qualche modo?-chiese Leo.
Si, parlatele, non sappiamo il grado del coma, ma in alcuni casi il paziente ascolta tutto, quindi voi potete aiutarla in questo modo. Ragazzi potete entrare uno alla volta e con questi vestiti. Ma per un'oretta ora potete stare entrambi-ci disse il medico mentre io ero seduto a terra a piangere disperatamente, mentre Leo piangeva e dava piccoli pugni al muro. Ci vestiamo ed entriamo dentro la sua camera. Io gli presi la mano e gliela strinsi. Mentre piangevo gli accarezzavo il viso, alzai lo sguardo e vidi leo stringere il lenzuolo e piangere sulla pancia di Chiara, siamo stati così almeno per un ora, poi l'infermiera ci fece ritornare alla realtà.
Ragazzi può rimanere solo uno di voi-disse con una voce dolce.
Sisi la saluto e vado via-disse Leo.
Cosa?! Vuoi che rimango io?!-chiesi scioccato.
Si, Neymar sei il mio migliore amico da due anni e capisco quando ami una ragazza-mi disse dopo aver salutato Chiara-ci vediamo tra circa 4 ore, sono già le 3, domattina chiamo Cristiano e James per avvisargli, mentre ora ho mandato un messaggio a Gerardo Martino. Ciao Neymar-mi abbracciò e se ne andò.
Eravamo io e lei. In quel momento capii di amare solo lei, e che se l'avessi persa me la sarei presa solo con me stesso. Le darei tutta la mia vita se ce ne fosse bisogno. Piansi per tutta la notte e non staccavo mai la mia mano con la sua. Non riuscivo a parlargli, ma per tutto il tempo la baciavo, le accarezzavo la fronte, era come se quei contatti mi facessero ricordare tutta la nostra quotidianità, poi mi ricordai le sue lettere e scoppiai a piangere disperatamente.
La ami ragazzo vero?-chiese l'infermiera appena entrata nella camera.
L'ho capito solo ora, lei mi ha sempre amato sono io il codardo che ha capito troppo tardi di amarla con tutto me stesso- dissi all'infermiera mentre mi accarezzava i capelli.
Figlio mio, se è vero amore lei se ne accorgerà e si sveglierà, fidati, tu parlale e dimastrale tutto il tuo amore, non è mai troppo tardi-disse l'infermiera abbracciandomi.
Era vero amore, io l'amavo di nuovo, anzi non avevo mai smesso. Mi addormentai sulla sua pancia. Ci sarei rimasto tutte le ore lì, anche a costo di non giocare alla Copa America. Lei viene prima di tutto, anche prima del calcio.



Hai fatto gol nella porta del mio cuore. {Neymar jr}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora