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La ragazza ci saluta ed esce, lasciando alla porta me, Jasmine e Dadda
"ma tu come cazzo facevi a saperlo?" dico sussurrando per non farmi sentire, i suoi capelli lunghi e castani le incorniciano il volto
"cretino, secondo te ho le bende sugli occhi? C'ho scritto gioconda io in faccia? Lo avevo capito e poi Dadda me l'ha confermato"
Rido divertito e guardo Dadda che rimane in una smorfia, ridacchia anche lui. Il terrore però mi pervade e lo vedo anche nel volto di Dadda
"Richi lo sa?" chiede Dadda allarmato
"no, non lo sa, ma DOVRESTE parlargliene!"
"lo so, Jasmine, però dacci un po' per metabolizzare! Per favore non dirlo!" dice Dadda un po' preoccupato
"infatti" dico io altrettanto in ansia. Jasmine se ne va e Dadda e io restiamo in camera.
Ridiamo divertiti ma anche esasperati non appena chiudiamo la porta
"non guardarmi così, non è successo nulla" dico ridacchiando per il suo viso che aveva un'espressione decisamente ingelosita
"perché? Come ti sto guardando?"
"come uno geloso" dico ridacchiando, seguito da lui.
Ridiamo di brutto per la situazione che si è creata, non riesco quasi a fermarmi nel mio attacco di ridarella. Rido e rido ancora mentre Dadda rimane a guardarmi sorridente. A un certo punto mi mette sul muro di forza e mi bacia delicatamente. Chiede subito l'accesso con la lingua e io non perdo tempo a darglielo.
Mi bacia il collo facendomi gemere e tiene le mani sul mio petto, tastando il mio corpo. La sua bocca mi cerca in modo passionale e insistente, direi quasi bisognoso, gemo ancora mentre metto subito le mani tra i suoi capelli
"hai smesso di ridere eh" dice osservandomi vicino alla mia bocca, io ridacchio in risposta alla sua affermazione mentre sento il cuore accelerare
"Dadda... Posso farti una domanda?" chiedo tenendo le mani sul corpo
"falla, tanto so che la farai lo stesso" dice ridendo e facendo ridere anche me
"il fatto che hai... Insomma, ricambiato fino ad adesso, significa che provi anche tu qualcosa per me?" chiedo sottilmente quasi vergognandomi
"secondo te?" mi chiede con un sorriso ironico sul suo volto. Mi torna a baciare, succhiando poi il mio labbro inferiore e facendomi scappare un gemito
"certo che sì" mi dice immergendo la lingua insieme alla mia.
Io vado a baciare il suo collo, facendolo gemere e tenendo i suoi capelli.
Faccio un percorso dal suo orecchio fino ai pettorali che escono un po' fuori dalla sua maglietta, nel frattempo tocco il suo corpo scolpito. Lui emette dei mugugni al mio tocco e questo mi fa rabbrividire completamente
"dovremmo andare, prima che qualcuno pensi male" dice Dadda fra le mie labbra
"magari penserebbe bene" dico io ridendo, lui mi segue nella risata scontrando poi i miei occhi
"penso che tra poco potrei non resistere più..." dice tornando a baciarmi e facendomi ridere
"e pensare che il tuo prototipo erano le fighe napoletane, alte e more" dico ridacchiando e sentendomi quasi subito inopportuno, sospiro
"magari mi piacciono anche i fighi napoletani" dice facendomi perdere nei suoi occhi e nel suo sguardo intenso
"quelli spilungoni, magri e scugnizzelli. Che ne sai? Cretino" dice con enfasi mantendo lo sguardo su di me, ridiamo insieme, poi lui va subito a baciarmi sul collo e a stringere forte il mio sedere. Io sussulto di piacere e rido sommessamente insieme a lui.

SBAGLIATO (Boy X Boy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora