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Rimango chinato su me stesso, piango e sento il battito cardiaco che è sempre impazzito. Sento il cellulare che suona, mi dico che forse fingere e cercare di tranquillizzare Dadda è la cosa migliore. Resto in una sorta di apnea, cerco piano piano di respirare e di calmarmi... fino a che Dadda bussa ancora alla porta dopo neanche un'ora. Vado ad aprire, sempre a petto nudo. A guardare il suo corpo e il suo viso preoccupato mi spunta un mezzo sorriso
"ancora qua stai?" dico cercando di mostrarmi ironico
"tua madre sta ancora qua!" mi risponde incalzandomi e facendomi ridere "mi hai fatto preoccupare"
Lo faccio entrare in camera senza che distogliamo lo sguardo, posso riuscire a non farlo preoccupare. Non voglio che si rovini la nostra amicizia
"insomma stai bene? Che cosa hai?"
"sto bene Dadda, davvero, solo un brutto incubo" dico guardandolo in viso, mentendo
"sei sicuro?" dice osservandomi schivo "sicurissimo" dico cercando di tranquillizzarlo con un sorriso
"insomma sei stato così strano, perché hai sfasato così?" dice abbozzando un ghigno

"hai detto che avevi conosciuto una..." dico con un tono che sembra troppo sprezzante e duro
"e quindi?" dice lui perdendosi nei miei occhi. Cazzo.
Perché ho detto una cosa del genere?
"che sei geloso?" dice ridacchiando
"ma vaffaculo!" dico ridendo anche io, mentre in realtà mi sento il cuore esplodere nel petto
"non.. Non volevo disturbarti e farti preoccupare per me!" dico sorridendo in modo abbastanza falso.
Lui sorride e mi osserva "Simo ma sei scemo?" dice abbozzando una risata
"non mi disturbi, sei mio fratello, figurati se metto una ragazza davanti a te!"
Il mio cuore accelera, mi perdo nei suoi occhi marroni che danno su delle sfumature gialle. Quanto è bello! Mi dico fra me e me, insultandomi poi immediatamente
"il cazzo duro ti è passato?" mi chiede sogghignando e facendomi ancora perdere un bel po' di battiti del cuore. Rido, amareggiato ma divertito da quella assurda situazione di poco prima
"passato, grazie dell'interessamento" dico ironico reggendo il suo sguardo
"che stavi facendo?" dice ridendo e incalzandomi
"Dadda non penso tu voglia che io ti parli delle mie seghe" dico cercando di mantenere la calma e respirando a fatica
"ha a che fare con l'incubo di cui parlavi?" dice ridendo e studiandomi, io nego mettendomi a ridere mentre sento in realtà la pressione a duecento mila e sento solo il rumore del mio cuore che va all'impazzata
"ma va, cosa c'entra?" dico cercando di sembrare semplicemente normale.
Lui fa un sorriso tenero
"sai che qualsiasi cosa puoi parlare con me, vero?" dice avvicinandosi e accarezzando il mio volto. Il mio cuore perde un battito e accenno un sorriso.
Vuole soltanto starmi vicino, è una persona speciale e con un cuore veramente immenso
"grazie Dadda" dico quasi gemendo per il dolore "anche io ci sono per te. Sempre. E scusami per prima, mi sono comportato come un pezzo di merda..."
Lui mi si avvicina facendomi entrare in panico. Mi tira a sé, permettendomi di respirare a fondo il suo profumo
"dai cretino, non preoccuparti" dice stringendomi poi a sé e io mi sento così rilassato e tranquillo che non so spiegare... Mi sembra di sollevarmi in cielo, anche se non ne capisco il motivo, mentre le sue mani mi stringono e mi fanno perdere nella beatitudine. E se non sto sognando ancora mi sembra che anche lui stia respirando il mio odore vicino al mio collo
"ma la prossima volta che rispondi così le prendi" mi dice vicino al viso facendomi accapponare la pelle.
Io rido e stringo anch'io forte il suo corpo a me. Io non voglio perdere questa persona speciale, penso tenendolo stretto.

SBAGLIATO (Boy X Boy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora