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"Simo io non me ne andrò. Per favore dimmi che cosa succede"
"vai via per favore! Per favore" urlo con la testa bassa e la voce tremante
"Perché continui a scappare? Perché -
"basta Dadda!" urlo quasi in lacrime "vattene! cristo! Lasciami stare!" dico sentendo cedere il mio corpo e lasciando cadere qualche lacrima.
"no, Simo" dice avvicinandosi e guardando il mio viso
"per favore" sussurro con un gemito e con le lacrime che ormai rigano il mio viso
"che succede, Simo? Puoi dire qualsiasi cosa a me" non rispondo e faccio un sospiro, caccio ancora qualche lacrima
"perché mi eviti? È da praticamente più di un mese che scappi da me, mi eviti, che cosa cazzo ti ho fatto?" dice osservandomi
"niente, Dadda, non mi hai fatto niente"
"e allora che cosa ti succede? Scappi da me, non mi parli più, non resti più da me, non vuoi quasi più uscire con noi, non mi sfiori neanche che sembri avere che ne so il panico" dice incalzandomi.
Guardo i suoi occhi doloranti, non credo di poter mentire arrivati a questo punto...
Sto oramai praticamente piangendo, le lacrime mi rigano il viso e singhiozzo.
Dadda si avvicina stringendomi subito a lui. Respiro il suo corpo e il suo profumo, lo sento respirare
"va tutto bene, Simo..." mi dice sussurrando
"no, non va bene, Dadda" dico con la voce amara e strozzata dal pianto
"che succede?" mi richiede guardandomi negli occhi, sono così profondi, e infondono tanta fiducia da poter lasciarmi andare
"eh va bene" dico amareggiato strozzato dal pianto. Lo guardo negli occhi e non so da dove iniziare
"io..." dico titubante
"hai pensato a me in un modo diverso?" lo dice con una tranquillità tale che mi sento svuotare ogni parte del corpo e sprofondare. Rimango inerme a guardarlo, in silenzio, lui con un ghigno favoloso e indecifrabile sul suo viso
"che cazzo... -
"l'ho capito eh, l'ho intuito, solo... Non ne ero certo" dice osservandomi e deglutendo
"io... Come ti viene in mente?" dico con finta convinzione, cercando di negare. Voglio poter salvare la nostra amicizia!
"ho visto come reagisci con me, Simo. Vuoi dire che non ti faccio nessun effetto? Certo non ne ero proprio sicuro al 100%..." dice l'ultima frase ridacchiando e sento lo sconforto su tutto me stesso. Ecco, ride. Sono un fenomeno da baraccone per lui! Non mi penserebbe mai come qualcosa di più
"che cazzo ridi Dadda?" dico scontrando i suoi occhi che ora sono più vicini al letto, dove mi trovo io, lui non risponde e mi fissa
"non stavo... Simo... -
"okay, va bene..." io riprendo schifato e praticamente piangendo, la voce strozzata "è così. Ho iniziato a pensarti in modi... Insomma, che non mi aspettavo. Ho fatto sogni dove scopavamo e sono venuto nel sogno mentre questo accadeva.
Ti penso in modo diverso. Credo di sentire qualcosa di diverso. Okay?" dico accorgendomi solo alla fine della frase di stare urlando
"questa è la verità. La volevi? Ora la hai. Se ti faccio schifo va bene, non sentiamoci più e basta.
Non pretendo assolutamente nulla.
Se non vuoi più vedermi va bene così" faccio un respiro mentre lui mi lascia parlare e mi fissa con un sorriso e un'aria indecifrabile. La voce mi si spezza ancora e pronuncio quasi gemendo le parole, sul punto di piangere nuovamente
"mi dispiace, Dadda, mi dispiace... Con questa cosa so che ho rovinato tutto.
Mi dispiace. Non so perché sono sbagliato, non so perché... -
Le sue labbra incontrano improvvise le mie. Lui chinandosi verso di me mischia la sua bocca avidamente alla mia.

SBAGLIATO (Boy X Boy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora