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(Ritorno al momento presente)
DADDA.

Quando esco dalla casa di Richi sento un immenso senso di tristezza e di dolore. Mi manca enormemente Simone e mi sento un cretino per tutto ciò che ho fatto.
Provo davvero enormemente un senso di frustrazione e di dolore.
Mi siedo sul marciapiede della strada poco più avanti a casa di Riccardo.
Mi prendo la testa tra le mani e sospiro cercando di tranquillizzarmi, inizio invece a piangere vorticosamente. Ho perso la persona a cui tengo di più al mondo!
Mentre sono seduto sul ciglio del marciapiede cerco di sistemarmi la giacca in pelle nuova che ho addosso, e mi cade dalla tasca una foto di me e Simone abbracciati e fusi insieme.
Mentre ci diamo un mezzo bacio affettuoso.
L'ho stampata un po' di tempo fa, lui è bellissimo con quella faccia da bambino sperduto.
In quel momento sento delle voci ridere in piedi davanti a me. Non li avevo sentiti arrivare
"Oh ma guardatelo! Il poverino piange ancora per il suo ragazzo!" dice uno di loro.
Oh no! Ancora loro! Proprio loro no!
Già un paio di volte mi hanno aggredito, minacciato e rotto la mia quiete...
Sono vestiti in modo molto simile, sono in quattro e mi sento subito terrorizzato.
Mi guardano con odio e prendono la foto di me e Simo
"no! Per favore!" dico io allarmato cercando di intervenire
"sta zitto coglione frocio"
"guarda la foto di sti due ricchioni" dice uno di loro.
La guardano e ridono a crepapelle continuando con appellativi.
Ridono e ridono, mi prendono a calci ma mi sento così male che quasi non sento quel dolore fisico.
Cado per terra mentre urlo e cerco di reagire contro uno o due di loro.
Nulla.
"smettetela cazzo!" cerco di urlare senza nessun risultato
"i froci come te non li ascoltiamo"
Cado, mi faccio male e continuano a prendermi a calci, pugni, sputi, tutto quello che possono fare.
Strappano la foto di me e Simo e continuano a prendermi con rabbia a calci
"raga basta dai!" sento urlare da uno di loro ma continuano a inveire contro di me con tutto quello che possono.
Mi calciano così forte che temo di poter svenire, non si fermano.
Calci, calci e ancora calci mischiati a sputi e gravi insulti gratuiti.
Tutto quello a cui penso è di poter morire... e penso che forse sarebbe anche meglio.
Voglio stare da solo perché quelli come me non sono accettati.

SBAGLIATO (Boy X Boy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora