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Simone:

Improvvisamente, mentre sono in questo stato di coma e di ansia totale, di panico, di completo blocco vedo uscire un dottore e venire verso di noi. Sono talmente dissociato che quasi non lo riesco neanche a vedere e a sentire.
I suoi capelli bianchi e il suo camice bianco mi dicono di fidarmi
“è appena tornato fra noi, è vivo” è l’unica frase che sento.
Il mio cuore perde un battito, mi sento in cielo anche se ci metto un po' a realizzare
“possiamo vederlo?”
L’unica cosa che mi interessa adesso è vederlo e stare con lui.
Il dottore ci dice di fare veloce per lasciarlo riposare
“non sappiamo come sia possibile” aggiunge “sembrava senza più stimoli vitali… è accaduto contro ogni aspettativa. Il vostro amico ha compiuto un vero miracolo, non saprei come altro chiamarlo!” ascolto inerme il dottore e mi trovo ad annuire
“si vede che qualcosa l’ha davvero spinto a tornare!” continua il dottore prima di allontanarsi.
Io sono titubante e tremante, entro nella camera di Dadda col cuore in gola.
Apro delicatamente con mille paure per la testa, cosa penserà? guardo lui che alza i suoi occhi scuri verso di me e mi sorride. Ha un camice azzurro.
È semplicemente stupendo come sempre
"Simo" sussurra quasi sul punto di piangere.
Io mi avvicino e mi getto di istinto sul suo corpo. Lo stringo forte a me, lo sento sospirare e ridacchiare mentre io sono scoppiato completamente in un pianto e anche lui ha cacciato qualche lacrima
"piano, fa piano amore, ci sono i tubi" mi dice stringendo la mia schiena.
Io rimango fuso con lui senza dire niente
"sono felice che sei qua, Simo"
alzo lo sguardo e lo vedo osservarmi con gli occhi lucidi
"e io sono a felice che tu non sia morto" dico gemendo di dolore, strozzato dalle lacrime. Mi avvicino a lui e lo bacio delicatamente di getto.
Lui ricambia immergendo le labbra tra le mie. Mi erano tremendamente mancate così tanto! La sua bocca è così buona, le sue labbra sono calde e morbide
"ti amo Simo" mi dice sospirando accanto al mio viso e alla mia bocca "mi dispiace per quello che è successo... io non volevo tradirti... l'ho fatto solo perché avevo paura di stare con un uomo, perché avevo paura di quello che stavo provando per te... e credo che pensassi di non meritarti a pieno..." ha la voce anche lui un po' roca e rotta dal dolore e dal pianto sotteso. Lui mi guarda con occhi lucidi e sospirando, io sono colpito nel cuore e lo osservo immobilizzato anche io con occhi lucidi
"e ho cercato il modo migliore per autosabotarmi.. non ti ho detto quello che stava succedendo con quel gruppo di ragazzi perché volevo proteggerti... io... " continua gemendo per il dispiacere
"non parliamone adesso... Non pensarci ora, amore" dico allungando una mano verso il suo viso, la sua mano stringe la mia facendomi dilagare i brividi ovunque
"ti amo anche io Dadda, ti amo fottutamente tanto, tu e quel dannato braccio tamarro che ti ritrovi" dico stringendomi ancora completamente a lui, mentre qualche lacrima gli sta colando sul viso. Ridacchia insieme a me dopo quello che io ho detto e vedo il suo sorriso splendere, felice come me di essere qua insieme.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 21 ⏰

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