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Flashback, parte 3:
Simone

Mi sento un po' così a scopare in quel modo, in un camerino del teatro, ma mi eccita da morire. Mi zittisce i gemiti baciandomi ed entra in me con colpi che diventano sempre più forti ogni volta e che mi fanno sentire vivo, pieno, completo.
Continua ad affondare mentre tiene le mie gambe. In quella posizione non mi permette di muovermi, posso solo godere e continuare a farlo. Gli occhi che su chiudono con i suoi affondi che continuano forti e potenti, una sua mano mi stringe il viso. Poco dopo mentre il suo lavorò continua inizia a baciarmi il collo e la sensazione della sua lingua sulla mia pelle mi provoca una scarica elettrica che parte dal collo e ovviamente finisce lì, sul mio pene che in questo momento è anche a contatto con lui mentre Dadda spinge dentro di me col suo membro stupendo.
Leccando arriva ai miei pettorali e stuzzica i miei capezzoli, succhia e mordicchia, e io devo continuamente mordermi le labbra per non urlare quanto godevo
"ti piace?" mi chiede mentre io dico ovviamente di sì "mi piace vedere come godi. Mi fai impazzire, Simo".
Dopo quelle parole ero prossimo a un secondo orgasmo, lasciandomi scappare qualche urlo di godimento
"adesso ti faccio venire un’altra volta, vedrai"
"Ah... cazzo..." urlo gemendo.
Ormai conosce bene, anzi molto bene si può dire, il mio corpo.
Quasi ho sul momento l’orgasmo che mi aveva promesso. Mi fa alzare e mi prende con forza, mi bacia con foga, mentre le nostre lingue sembrano danzare un ballo erotico. Mi spinge al muro con forza, voltandomi con la pancia verso il muro e la schiena verso di lui. Le sue mani potenti mi toccano, entra in me in una volta mentre io tremo di piacere. Mi piace quel sesso forte, mi piace che mi sussurri frasi spinte all’orecchio, mi piace che sia lui a imporre il ritmo, mi fa sentire suo e come se il suo godere fosse per me l’essenziale e a me questa cosa fa impazzire. Ripeto il suo nome e lui il mio.
Si muove dentro di me tenendo le mani sulla mia schiena e graffiandomi.
Stringe il mio collo da dietro per spingermi maggiormente sopra la sua erezione durissima.
Io ho le mani poggiate al muro e lui mi fa godere delle sue spinte sempre più decise e ireefrenabili. Il respiro che manca a entrambi e il sudore per il corpo. Lui mi tiene e mi spinge così forte e in modo animalesco da far impiegare davvero poco tempo a tutti e due a raggiungere orgasmo.
Lui dentro di me e io nuovamente per terra.
Sentiamo bussare alla porta ed aprire.
Abbiamo dimenticato che Riccardo ha le chiavi del camerino! In quel momento il mio cuore accelera tantissimo e vedo il panico anche negli occhi di Dadda. Anche se Richi lo sa non è una bella situazione!
Ci trova praticamente ancora nudi, ci siamo giusto rimessi qualcosa addosso
"fate veramente schifo ragazzi!" dice Richi subito ridendo e guardandoci scandalizzato mentre io e Dadda ridiamo ora a crepapelle senza praticamente riuscire a smettere
"non siamo riusciti a contenerci" dice Dadda fra le risate mentre io rido con loro praticamente in lacrime
"io davvero non ho parole..." dice Richi ridacchiando

SBAGLIATO (Boy X Boy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora