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Flashback:
Simone

Siamo alla data a Udine dello spettacolo di esperienze D.M.
Io ho una camicia azzurra sopra a una maglietta bianca e un pantalone nero.
Dadda ha una camicia bianca e un jeans ed è incantevole. Un cazzo di Mr. Grey.
Stiamo per entrare in scena.
Riccardo è momentane nel retro del palco a provare alcune scene e a parlare del teatro con il manager.
Nei camerini ci siamo Dadda e io che abbiamo appena finito di vestirci (non nel senso che potete pensare, sporcaccioni).
Mi siedo su uno sgabello, il sipario è ancora chiuso, io lo osservo sorridendo mentre lui è stupendo e rabbrividisco di piacere a pensare a ciò che abbiamo fatto questa mattina
"vieni, chiudiamo il camerino" mi dice scombussolandomi lo stomaco e la quiete, tenendo lo sguardo nei miei occhi.
Il mio corpo è in subbuglio, lo voglio, lo voglio tantissimo. Annuisco quasi impercettibilmente.
Sono dietro di lui ipnotizzato mentre Dadda chiude la porta a chiave.
Siamo soli.
Mi avvicino a lui, l'unico rumore è quello delle scarpe sul pavimento.
Mi sfiora il collo con la mano destra, poi mi spoglia della giacca che ho dietro e si avvia a togliermi anche la camicia mentre lo guardo negli occhi. Io tolgo la sua giacca e tocco avidamente il suo corpo come anche lui stesso. Si avvicina di più a me e iniziamo a baciarci, la sua giacca, la sua camicia, erano ormai sul pavimento.
Finalmente appoggia ancora le mani sul mio corpo, voglio che mi mi spoglia velocemente ma mi conosce, sa bene cosa voglio e temporeggia facendomelo desiderare ancora di più.
Soffro, voglio sfogarmi ma non me lo permette. Ogni volta che tento di arrivare all'allacciatura dei suoi pantaloni lui mi scosta le mani con delicatezza, vuole farmi impazzire e vuole che io goda di tutti gli istanti al massimo. Sa che impazzisco e che lo voglio e per questo motivo cerca di far salire il più possibile l'eccitazione, cosa in cui è un vero mago. I miei vestiti a terra che fanno compagnia ai suoi, mi spinge verso il muro. Abbasso lo sguardo e sorrido: è eccitato ma non vuole palesarlo come al solito. Libero la mia mano sinistra che è avvolta nella sua e la faccio scivolare lentamente dal suo collo alla sua cintura, facendolo emettere un gemito
"ah" dice cercando di contenersi
"adesso iniziamo a fare sul serio"
Mi sussurra all'orecchio mentre entrambe le sue mani sono impegnate nell'allacciatura dei miei pantaloni.

SBAGLIATO (Boy X Boy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora