Passarono diversi giorni dove Ethan non poteva fare a meno di notare che Riccardo sembrava un po' diverso ultimamente. Era sempre di buon umore, più sorridente del solito, e c'era una luce particolare nei suoi occhi. Ethan sospettava che ci fosse qualcosa di nuovo nella sua vita, ma non riusciva a capire cosa fosse. Forse era solo il buon umore per le continue vittorie delle partite del campionato.
Un giorno, durante la pausa pranzo, Ethan vide Riccardo parlare con una ragazza che non aveva mai visto prima. Una figura snella. Ha lunghi capelli castani sciolti I suoi occhi sono di un marrone caldo indossa abiti casual, con un tocco artistico e colorato.
Erano in piedi vicino alla biblioteca, nascosti in un angolo tranquillo del cortile. Riccardo sembrava felice, quasi raggiante, mentre parlava con lei. Ethan si avvicinò per chiedere chi fosse, ma si fermò a metà strada, rispettando la loro privacy.
Passarono alcuni giorni, e Riccardo continuava a mantenere il segreto. Ethan non voleva essere invadente, ma la curiosità lo stava divorando. Aveva bisogno di sapere cosa stava succedendo nella vita del suo amico.
Una sera, dopo un intenso allenamento, Ethan decise di tornare a casa passando per un sentiero meno frequentato. Mentre camminava, vide Riccardo e la ragazza di nuovo insieme. Questa volta, erano seduti su una panchina sotto un grande albero. Ethan rallentò il passo, cercando di non farsi notare.
Fu in quel momento che li vide baciarsi. Il cuore di Ethan si fermò per un attimo, e poi riprese a battere con forza. Una miriade di emozioni lo travolse: sorpresa, tristezza, forse anche un po' di gelosia. Si sentì improvvisamente fuori posto, come se stesse invadendo un momento privato e sacro.
Si girò rapidamente, cercando di allontanarsi il più silenziosamente possibile. Il resto della strada verso casa fu un tormento. Ethan cercava di mettere ordine nei suoi pensieri, ma la vista di Riccardo e Beatrice insieme continuava a riproporsi nella sua mente.
Quando arrivò a casa, si chiuse nella sua stanza e si sedette sul letto, cercando di calmarsi. M non ci riuscì facilmente, scoppiò a piangere, sapeva che Riccardo non provasse gli stessi sentimenti, ma anche se consapevole non riuscì mai a prepararsi psicologicamente, pianse per qualche ora, fino a quando Prese il telefono in mano e inviò un messaggio a Riccardo. Pensò molto a cosa scrivergli, ma alla fine, scrisse:
Ethan: Ehi Riccardo, possiamo parlare? Ho visto qualcosa oggi e credo che dovremmo discuterne.
Pochi minuti dopo, il telefono vibrò con la risposta di Riccardo.
Riccardo: Certo, Ethan. Ci vediamo al solito posto dopo scuola domani?
Ethan: Va bene. A domani.
Quella notte, Ethan fece fatica a dormire. infatti si addormentò dopo un altro pianto che durò ben tre ore, I suoi pensieri erano un turbine di emozioni e domande senza risposta. Vedere Riccardo con qualcun altro lo costringeva a confrontarsi con la realtà in modo più diretto.
Il giorno seguente, durante la pausa pranzo, Ethan andò al solito posto dove si incontrava con Riccardo. Trovò il suo amico già lì, in piedi con un'espressione seria sul viso.
"Che succede, Ethan?" chiese Riccardo, cercando di mantenere la voce calma.
Ethan prese un respiro profondo. " Non l'ho fatto apposta ma ieri io beh, io ho visto una cosa che mi ha colpito davvero molto. " si fermò per respirare e nel frattempo Riccardo gli disse
" Hey Ethan, tranquillo, dimmi cos'hai visto che ti preoccupa cos' tanto, respira tranquillamente"
Ethan riprese il suo discorso " Stavo dicendo, ieri sera ti ho visto con una ragazza in una panchina, ecco, stavo per avvicinarmi ma poco prima vi siete baciati. Scusami"
Riccardo abbassò lo sguardo, un po' imbarazzato. "Sì, Ethan. Beatrice e io stiamo insieme. Mi dispiace non avertelo detto prima. Volevo dirlo a tutti, ma non sapevo come farlo senza... complicare le cose. Non devi scusarti tu, ma io."
Ethan annuì lentamente, cercando di nascondere la delusione. "Capisco, Riccardo. Solo... avrei preferito che me lo dicessi tu."
Riccardo posò una mano sulla spalla di Ethan. "Hai ragione. Ti chiedo scusa per questo, Ethan. Non volevo che tu lo scoprissi così. Sei uno dei miei migliori amici e non volevo che ti sentissi escluso."
Ethan forzò un sorriso. "Non preoccuparti, Riccardo. Sono felice per te. Davvero."
Riccardo notando che Ethan non stesse benissimo gli chiese. " Sicuro che ti vada bene? Non voglio che la nostra amicizia si rovini, ti prego di essere sincero"
Ethan cercando di non piangere gli disse: " Naturalmente sono geloso, vorrei essere io quella ragazza, ma non voglio che tu non stia con lei solo per colpa mia, anche perché, fidanzato o single tu non proveresti nulla di romantico per me, quindi sì, anche se difficile dovrò accettare questa tua relazione. "
Dopo quelle parole Ethan tornò alle sue lezioni, si sentiva un po' più leggero. Aveva finalmente ottenuto una risposta, anche se non era quella che sperava. Ma sapeva che la loro amicizia era ancora forte, e questo era ciò che contava di più.
Ethan finita la giornata scolastica tornò a casa, per sua sfortuna il giorno seguente ci sarebbe stata una verifica. Provò a studiare, ma non ci riuscì, tantissimo siccome non smise di pensare alla relazione tra quella ragazza e Riccardo. I pensieri gli ronzavano in testa come uno sciame di api, distruggendo ogni tentativo di concentrazione.
Seduto alla scrivania nella sua stanza, i libri aperti davanti a lui, Ethan fissava le pagine senza veramente vedere le parole. Ogni tanto, sospirava e si passava una mano tra i capelli, frustrato. La relazione tra Riccardo e la ragazza continuava a ripetersi nella sua mente come un disco rotto.
Decise di fare una pausa, sperando che una breve distrazione potesse aiutarlo a ritrovare la concentrazione. Si alzò e andò in cucina, prendendo un bicchiere d'acqua. Mentre sorseggiava l'acqua fresca, si appoggiò al bancone, cercando di calmare i suoi pensieri.
Guardò fuori dalla finestra della cucina, osservando il sole che tramontava lentamente, dipingendo il cielo con sfumature di arancio e rosa. Il paesaggio tranquillo contrastava con il tumulto dentro di lui. Sapeva che doveva affrontare questi sentimenti, ma non era sicuro di come farlo.
Decise di tornare nella sua stanza e provare a studiare di nuovo. Seduto alla scrivania, cercò di riprendere il filo del discorso, ma le parole continuavano a sfuggirgli. La frustrazione cresceva, e ogni tentativo di concentrarsi sembrava inutile.
Alla fine, decise di scrivere i suoi pensieri in un diario. Aprì il quaderno e iniziò a scrivere:
"Caro diario, oggi è stata una giornata difficile. Ho visto Riccardo con Beatrice, e non riesco a smettere di pensarci. Mi fa male vedere qualcuno che mi piace stare con un'altra persona, ma so che devo accettarlo. Non voglio che questi sentimenti rovinino la nostra amicizia, ma è difficile ignorarli.
Domani ho una verifica e non riesco a concentrarmi per studiare. Mi sento così confuso e perso. Vorrei poter parlare con qualcuno, ma ho paura di essere giudicato o di complicare ulteriormente le cose. Devo trovare un modo per gestire tutto questo.
Spero di riuscire a superare questi sentimenti e di ritrovare la mia concentrazione. So che devo essere forte e affrontare la situazione, ma non è facile.
Ethan"
Dopo aver scritto, Ethan si sentì leggermente meglio. Chiuse il diario e decise di fare una passeggiata per schiarirsi le idee. Mentre camminava per le strade del quartiere, il fresco della sera lo aiutava a calmarsi. Sapeva che avrebbe affrontato la verifica del giorno seguente come meglio poteva, ma la cosa più importante era trovare un modo per accettare i suoi sentimenti e andare avanti.
Tornato a casa, si sentì un po' più sereno. Prese un libro che amava leggere per distrarsi e si sdraiò sul letto. Anche se i pensieri su Riccardo e Beatrice erano ancora lì, cercò di concentrarsi sulla storia del libro, sperando che lo aiutasse a rilassarsi e a prepararsi mentalmente per il giorno seguente.
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Un anno infinito: Amori, Segreti e Rivelazioni
RomanceEthan è un ragazzino di 17 anni costretto spesso a viaggiare per colpa del lavoro dei genitori, fino a quando gli dissero che poteva rimanere a Miami da una famiglia di amici gli Hill. Al suo arrivo venne accolto clamorosamente. La storia parlerà d...