Un anno infinito: Amori, Segreti e Rivelazioni

Capitolo 12: Il primo punto di vista di Riccardo

Riccardo pov's 

Riccardo si svegliò con un senso di apprensione che non riusciva a scrollarsi di dosso. Era un giorno in cui sapeva che avrebbe dovuto affrontare alcuni sentimenti difficili. Ethan era rimasto a casa per un malanno, e questa situazione dava a Riccardo l'opportunità di affrontare Jacob senza il rischio di incontrare Ethan.

Dopo una rapida colazione, Riccardo si preparò e si diresse verso la scuola, sentendosi mentalmente preparato per il confronto che aveva in mente. Era determinato a capire meglio il legame tra Jacob ed Ethan e a risolvere le sue incertezze una volta per tutte.

Arrivato a scuola, Riccardo trovò Jacob nel cortile, seduto su una panchina e immerso nella lettura di un libro. Il sole splendeva, ma l'atmosfera sembrava tesa per Riccardo, che si avvicinò con passi decisi.

"Ciao, Jacob," disse Riccardo, cercando di mantenere un tono calmo nonostante il turbinio di emozioni che provava. "Posso parlarti un momento?"

Jacob sollevò lo sguardo, sorpreso ma disponibile. "Certo, Riccardo. Di cosa vuoi parlare?"

Riccardo si sedette accanto a lui, scegliendo con attenzione le parole. "Volevo discutere un po' della tua relazione con Ethan. Ho notato che passate molto tempo insieme ultimamente e volevo capire meglio cosa sta succedendo."

Jacob sembrò sorpreso dalla domanda. "Ethan e io siamo Fidanzati. Non da tanto, ma  tra noi c'è qualcosa di speciale, se è questo che ti preoccupa."

Riccardo non riuscì a trattenere un sospiro frustrato. "Non è solo questione di amore. È che vedo come vi avvicinate e mi preoccupa il fatto che tu stia diventando una figura importante nella sua vita."

Jacob si fece serio, il suo volto visibilmente teso. "Riccardo, tu e Ethan siete amici da molto tempo. Non penso che ci sia motivo di essere gelosi. Ethan e io abbiamo parlato di recente, fidati di me, ti vuole bene."

Riccardo sentiva un nodo alla gola, cercando di mantenere la calma. "Capisco che tu possa non vedere la situazione come la vedo io, ma non posso ignorare come mi sento. Ethan sembra cambiare e io sono preoccupato per lui. Ho paura che tu non sia la persona giusta."

Jacob si allontanò leggermente, il suo volto rifletteva una crescente irritazione. "Non credo che tu debba preoccuparti di ciò che faccio con Ethan. Come detto siamo fidanzati e cerchiamo solo di sostenerci a vicenda. Non c'è motivo di essere gelosi. Anche perché tu non ricambi il suo amore. Mentre io sì".

Il tono di Jacob si fece più alto, attirando l'attenzione di alcuni studenti nei dintorni. Riccardo sentì il cuore battere più forte, mentre cercava di spiegare le sue preoccupazioni senza far degenerare la situazione.

"Non sto cercando di fare accuse infondate," disse Riccardo, cercando di abbassare la voce. "Mi preoccupa semplicemente il fatto che Ethan possa confondersi ulteriormente. Non voglio che tu gli faccia del male."

Jacob fece un respiro profondo, cercando di mantenere la calma. "Lo capisco, ma Ethan ha bisogno di tempo e di amici su cui contare. Non possiamo sempre controllare come le persone si avvicinano o come si sentono. Dobbiamo fidarci di lui e rispettare i suoi sentimenti."

Il confronto stava esaurendo la sua energia, e Riccardo sentì una sensazione di delusione. "Hai ragione, forse dovrei fidarmi di più. Ma è difficile vedere Ethan in questa situazione senza poter fare nulla."

Jacob annuì con comprensione. "Capisco che sia difficile, ma dobbiamo permettere ad Ethan di affrontare le sue emozioni a modo suo. Spero che tu possa trovare un modo per gestire i tuoi sentimenti senza creare conflitti inutili."

Con un ultimo sguardo di intesa, Riccardo e Jacob si separarono, entrambi visibilmente provati dalla conversazione. Riccardo si diresse verso la sua aula con un senso di confusione e ansia, consapevole che doveva trovare un modo per gestire i suoi sentimenti e mantenere la calma, mentre il giorno continuava a svolgersi tra le normali routine scolastiche.