Capitolo 13: Il primo ricovero

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Addison pov's

Ethan e Addison si incamminarono verso la scuola, godendosi la fresca aria mattutina e chiacchierando del più e del meno. La giornata sembrava promettente e la loro conversazione era leggera e spensierata. Camminavano lungo il marciapiede, attenti al traffico, quando improvvisamente una macchina sbandò dalla strada e colpì Ethan con una forza inaspettata.

Il mondo sembrò rallentare mentre Addison guardava, paralizzata dal terrore, il corpo di Ethan che veniva sbalzato a terra. La macchina si fermò bruscamente, e il conducente uscì di corsa, visibilmente sconvolto.

"Chiamate un'ambulanza! Subito!" gridò il conducente, ma Addison aveva già il telefono in mano e stava componendo il numero di emergenza con dita tremanti.

"Pronto? Un'ambulanza! C'è stato un incidente, un ragazzo è stato investito. Siamo in..." Addison fornì l'indirizzo con voce rotta dal panico. "Per favore, venite subito!"

Nel frattempo, si inginocchiò accanto a Ethan, cercando di mantenere la calma. "Ethan, puoi sentirmi? Resta con me, l'ambulanza sta arrivando," gli sussurrò, sperando di ricevere una risposta.

Ethan era cosciente, ma visibilmente dolorante. "Addison..." riuscì a dire, la voce debole. "Fa male... tanto male... " poi aggiunse " Per favore, potresti avvisare anche Jacob? "

Addison cercò di rimanere forte per il suo amico. "Lo so, Ethan. Tieni duro, l'ambulanza sarà qui tra poco. Non ti muovere, ok? Rimani sveglio per me." " Certo, appena l'ambulanza arriverà, chiamerò subito Jacob " 

Pochi minuti sembrarono eterni, ma finalmente si udirono le sirene in lontananza. L'ambulanza arrivò rapidamente sul luogo dell'incidente, e i paramedici si precipitarono fuori, prendendo in carico Ethan con professionalità e prontezza.

Addison guardava con il cuore in gola mentre caricavano Ethan sulla barella e lo sistemavano nell'ambulanza. "Posso venire con lui?" chiese disperata a uno dei paramedici.

"Lui è un tuo parente?" chiese il paramedico, valutando la situazione.

"È il mio migliore amico," rispose Addison con un filo di voce.

Il paramedico annuì. "Va bene, sali. Ma siediti tranquilla, d'accordo?"

Addison salì sull'ambulanza, tenendo la mano di Ethan mentre il veicolo partiva a sirene spiegate. Durante il tragitto, cercava di rassicurarlo, anche se dentro di sé era terrorizzata.  Poi  chiamò Jacob non appena fu in grado di raccogliere i suoi pensieri. Con le mani ancora tremanti, compose il numero e attese, il cuore battendo all'impazzata. Dopo alcuni squilli, la voce di Jacob rispose dall'altra parte, allegra e ignara del dramma che si stava svolgendo.

"Hey, Addison, che succede?"

Addison prese un respiro profondo, cercando di mantenere la calma. "Jacob, è successo un incidente. Ethan è stato investito da una macchina mentre andavamo a scuola. Siamo all'ospedale."

Dall'altra parte del telefono, Jacob rimase senza parole per un attimo, poi scoppiò in lacrime. "Cosa? No... Ethan..." La sua voce era rotta dal pianto e dalla paura. "Sta... sta bene?"

"Non lo so, Jacob," rispose Addison, la voce tremante. "Lo stanno portando dentro ora. Dobbiamo aspettare."

Jacob non riusciva a controllare le lacrime. "Devo venire subito. Chiederò un permesso per uscire da scuola."

Nonostante il panico, Addison cercò di essere rassicurante. "Va bene, Jacob. Vieni subito. Siamo nella sala d'attesa."

Jacob corse dal suo insegnante e spiegò la situazione, chiedendo un permesso per uscire immediatamente. Il suo viso bagnato di lacrime e la disperazione negli occhi convinsero l'insegnante a concedergli il permesso senza esitazione.

Un anno infinito: Amori, Segreti e RivelazioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora