Il tempo volava veloce, e con solo nove giorni rimasti prima della fine dell'anno scolastico, l'istituto era in fermento. C'era un'energia elettrizzante nell'aria, un misto di eccitazione e nostalgia che pervadeva ogni corridoio. Gli studenti parlavano animatamente di esami, di vacanze estive, e, soprattutto, dell'imminente ballo scolastico. Quest'evento segnava una sorta di rito di passaggio, l'ultima celebrazione prima di congedarsi da un altro anno di ricordi.
Ethan non riusciva a togliersi dalla testa l'idea del ballo. Era un'occasione speciale, una serata che voleva rendere indimenticabile, soprattutto per lui e Jacob. Era da giorni che rifletteva su come chiedere a Jacob di andare insieme, cercando il modo perfetto per rendere il momento unico.
Una sera, dopo scuola, mentre camminavano insieme verso casa, Ethan decise che era giunto il momento. Si fermarono in un piccolo parco, il loro solito posto per le chiacchierate pomeridiane. Il sole stava tramontando, dipingendo il cielo di un arancione caldo e dorato. Le foglie degli alberi brillavano sotto gli ultimi raggi di sole, creando un'atmosfera intima e perfetta.
Ethan si voltò verso Jacob, prendendo un respiro profondo. "Jacob," iniziò, con un sorriso timido, "sai che tra pochi giorni ci sarà il ballo scolastico, giusto?"
Jacob lo guardò, intuendo qualcosa nell'espressione del suo ragazzo. "Certo che lo so," rispose con un sorriso. "È l'argomento del giorno a scuola. A cosa stai pensando, Ethan?"
Ethan sentì il cuore battere più forte, ma si fece coraggio. "Stavo pensando che... beh, sarebbe fantastico andare insieme. E non solo insieme, ma in modo speciale. Magari potremmo vestirci abbinati, sai, per rendere la serata davvero memorabile."
Jacob lo guardò per un momento, e poi un sorriso radioso si aprì sul suo volto. "Mi sembra un'idea meravigliosa, Ethan. Sarebbe un onore andare al ballo con te e abbinare i nostri vestiti. Sarà la nostra serata, solo nostra."
Ethan sentì un'ondata di sollievo e felicità travolgerlo. "Davvero? Perfetto! Allora dobbiamo iniziare a pensare a cosa indossare. Voglio che sia tutto perfetto."
Nei giorni seguenti, la preparazione per il ballo divenne un'attività quasi febbrile. Dopo la scuola, Ethan e Jacob passavano ore a discutere di idee, scambiandosi immagini e idee di abiti che potevano indossare. Volevano qualcosa di elegante, ma che esprimesse anche la loro personalità e il legame che li univa.
Un pomeriggio, decisero di andare in un negozio di abiti insieme. La città era piena di negozi alla moda, ma loro avevano sentito parlare di un piccolo atelier che personalizzava gli abiti su richiesta. Sembrava il posto perfetto per trovare qualcosa di unico.
Entrati nel negozio, furono accolti da un sarto gentile che capì immediatamente cosa stavano cercando. Dopo aver ascoltato le loro idee, li aiutò a scegliere dei completi che fossero allo stesso tempo eleganti e moderni. Optarono per degli smoking coordinati, in un blu scuro con dettagli argentati che li avrebbero fatti risaltare, con delle camicie bianche e cravatte argento. Il tocco finale furono dei gemelli personalizzati, un piccolo dettaglio che rappresentava il loro legame.
Con gli abiti scelti e pronti, i due non vedevano l'ora che arrivasse il grande giorno. Più il ballo si avvicinava, più l'attesa diventava elettrizzante. Parlavano costantemente di come sarebbe stata la serata, immaginando di ballare insieme, circondati dai loro amici, in quella che sarebbe stata una delle notti più importanti della loro vita scolastica.
L'ultimo giorno di scuola arrivò velocemente. Dopo le lezioni, gli studenti si prepararono per l'evento tanto atteso. Ethan e Jacob tornarono a casa per cambiarsi e sistemarsi per la serata. Entrambi sapevano quanto fosse speciale quel momento e volevano essere impeccabili.
Quando finalmente si ritrovarono, Ethan sentì il respiro fermarsi per un istante. Jacob era semplicemente perfetto nel suo abito, e il modo in cui lo guardava faceva sentire Ethan il ragazzo più fortunato del mondo.
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Un anno infinito: Amori, Segreti e Rivelazioni
RomanceEthan è un ragazzino di 17 anni costretto spesso a viaggiare per colpa del lavoro dei genitori, fino a quando gli dissero che poteva rimanere a Miami da una famiglia di amici gli Hill. Al suo arrivo venne accolto clamorosamente. La storia parlerà d...