Capitolo 4

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«Benvenuta mia dolce bambina»

Una voce armoniosa e dolce mi raggiunse facendomi aprire gli occhi.

Attorno a me c'era solo luce, nulla che io riconoscessi.

«Chi sei? Dove sono?» mi guardai attorno in preda all'agitazione, fin quando una figura non prese a formarsi davanti a me.

Era una donna.

Era minuta, ma emanava un potere mai avvertito prima d'ora.
I suoi capelli erano bianchi come la luna stessa e fluttuavano nell'alone di potere che la ricopriva.

Era vestita con un abito nero senza spalline, lungo fino ai piedi e abbracciava le sue curve alla perfezione.

Su tutto il tessuto erano cosparse quelle che sembravano piccole stelle brillanti.

La donna iniziò ad avvicinarsi a me e a ogni suo passo, l'ansia che avvertivo fino a poco prima venne sostituita dalla calma più pura.

«Mi dispiace esserci incontrate in questo modo, ma era la mia unica possibilità per poterti parlare»

«Chi sei?» bisbigliai.

«Io sono Selene, la Dea della Luna, creatrice di tutti i lupi»

La mia bocca si spalancò di colpo.

«Una divinità?» ero incredula.

«Un pericolo enorme ti sta per raggiungere, qualcosa che se affronterai sola, ti porterà alla morte. Hai bisogno di loro per sopravvivere e seguire il cammino che ho tracciato per te»

«Di cosa stai parlando? Non riesco a capire»

«Non ho molto tempo, ma proverò a dirti tutto ciò che mi è concesso» mi sorrise «Una nemico potente e malvagio ti sta cercando per ciò che sei, per ciò che possiedi. Tu sei l'arma più potente al mondo, il tuo lupo è potente quanto una divinità stessa e renderà te, il predatore più feroce mai visto al mondo»

«Perché io? Perché rendermi un bersaglio simile?»

«Perché tu eri l'unica a poter sopportare tutto ciò che ti aspetta, hai avuto la vita più difficile che chiunque potesse mai immaginare e questo ti ha resa forte, impavida e determinata, ti sei attaccata alla vita ed è proprio questo che ti spingerà a trionfare»

«Questo nemico di cui parli, è l'uomo che mi ha attaccata?»

«Lui era solo una piccola pedina comandata da colui che davvero desidera possederti. Ares, il dio della guerra»

«Un dio desidera me?» ridacchiai nervosa.

«Pensa che avendo te e il tuo lupo sotto il suo controllo, possa governare sulla terra e sterminare chiunque gli si opponga... e se non vincerai, accadrà»

«Come posso fermarlo?»

«Con l'aiuto dei tuoi compagni, saranno la tua forza e il tuo scudo»

«I miei compagni?»

«Tu mia giovane donna non sei come le altre, ti ho donato due compagni perché solo voi tre insieme potete avere speranza di salvare tutti i lupi e gli umani»

«Quell'uomo che mi ha morsa...»

«Esatto, lui e Mason sono i tuoi compagni predestinati, ma ricorda, solo uno potrà avere il tuo cuore, dovrai compiere tante scelte e molte di essere saranno difficili da prendere, ma ricorda, segui sempre il tuo istinto e non potrai sbagliare»

Il Morso dell'AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora