Sapevo che fuggire in quel modo mi rendeva solo un patetico codardo, eppure rimanere in quella stanza con loro, faceva più male del mio ego ferito.
E così si era rivelata solo la pura realtà dei fatti, lei aveva davvero due compagni.
Le avevo creduto ma in cuor mio un accenno di dubbio era rimasto saldo, speravo che non fosse vero, che fosse tutto un bruttissimo sogno, eppure a volte i sogni diventano realtà e al realtà sa essere terribilmente crudele.
Ferisce senza preavviso, ti lacera nel profondo lasciando di te solo uno stupido guscio vuoto. Ed era così che mi sentivo.
Vuoto.
Quei sentimenti così intensi che provavo prima per lei, tutto ciò che sentivo di volere per le nostre vite, ora sembrava così ovattato da fare male.
Non servì neppure cercare di forzare il mio corpo a tornare indietro, perché non si muoveva di un passo. Sapevo che la mia fuga l'aveva ferita e mi odiavo per questo, ma stavo soffrendo anch'io e avevo bisogno di tempo per me.
Come potevo affrontare tutto questo?
Come potevo io, un uomo, portare il peso di questa storia?
Mi ritrovai alla cascata, così, senza neppure essermi accorto di aver camminato fino a lì.
Era il luogo dove l'avevo marchiata rendendola mia, e se in quel momento mi era sembrata una cosa d'incredibile importanza, ora ai miei occhi era soltanto sciocca.
Renderla mia non aveva fatto altro che incasinarmi mente e cuore, forse avrei dovuto aspettare.
«Non dubitare così, figlio mio»
La voce di una donna mi raggiunse come se fosse l'intera foresta a parlarmi.
«Chi sei? Mostrati» ringhiai ad alta voce.
Di colpo il paesaggio iniziò a diventare vago, quasi sfumato e un alone di luce mi travolse facendomi chiudere gli occhi in risposta.
«Sento il tuo turbamento e il tuo dolore»
Li riaprii di scatto sentendola più vicina e rimasi congelato sul posto. Le leggende narravano di lei come la dea più vicina a tutti noi lupi, come una madre e una protettrice.
Colei che ci aveva creati per amore e vegliava dall'alto garantendoci l'amore vero e una vita piacevole.
Selene, la Dea della Luna.
Mi inginocchiai percependo l'importanza della figura che avevo davanti.
«Mia Dea» chinai il capo in segno di sottomissione.
«Alzati giovane Alpha e ascolta ciò che ho da dirti»
Feci come richiesto e attesi che lei parlasse.
«Capisco come ti senti, ma lascia che ti spieghi una cosa. Era necessario darle due compagni per permetterle di sopravvivere a ciò che accadrà, senza tutti e due lei non avrebbe avuto speranze»
«Pur sapendo questo, lo trovo ingiusto mia dea»
«Non voltarle le spalle poiché la nube oscura che sta arrivando la travolgerà e cambierà tutto, Ares è pericoloso e subdolo, non abbassate mai la guardia e ricorda sempre, il potere dei sentimenti è più forte di qualsiasi altra cosa»
«Ma come faccio a far finta di niente?»
«Come hai fatto fino a prima, credendo nei compagni e nel legame con lei...»
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Il Morso dell'Alpha
WerewolfSTORIA CON ALCUNI CAPITOLI CRUDI (se sei facilmente impressionabile non leggerla❤️) Per Angel le cose non sono state semplici. Ha avuto un grave incidente in giovane età e questo l'ha lasciata ferma in un letto per dieci anni a osservare le vite alt...