Capitolo 22

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Angel

Ero ritornata al palazzo di Ares, ma una strana sensazione, unita alle parole di Alpha Philip mi stavano tormentando l'anima.

«Dove ti eri cacciata mia amata?» le braccia di Ares mi avvolsero e la sua lingua percorse il profilo del mio collo.

«A fare un giro... e un po' di pulizia» alzai le braccia intrise di sangue.

«Lo sai che mi eccita vederti così... sporca» mi girò fulmineo e mi fece sbattere contro il muro «E ora, lascia che io ti prenda... mi sei mancata»

Gli sorrisi e passai una mano tra i suoi capelli «Sono tutta tua, mio dolce amore» la sua bocca cercò la mia affamata e mi lasciai trasportare dal momento.

«Ti amerò per l'eternità, è una promessa» quella voce, quelle parole mi raggiunsero ancora una volta... chi le aveva pronunciate? E perché sembravano colpirmi proprio nei momenti peggiori?

«Che succede? Non ne hai voglia?» chiese Ares staccandosi da me.

Dovevo fingere di non avere niente o mi avrebbe punita «No, è che sono stanca di queste pomiciate da adolescenti mio amore» cercai di essere convincente.

«Bastava dirlo subito» mi alzò il vestito di colpo e si inserì senza preavviso dentro di me.

Sobbalzai per l'improvvisa presenza e una lacrima mi sfuggì incapace di restare nascosta.

Lui iniziò a pompare dentro di me con velocità «Era questo che volevi?» mi grugnì nell'orecchio.

«Ti amerò per l'eternità, è una promessa»

Altre lacrime silenziose scapparono e corsero sulle mie guance.

Riuscii solo a bisbigliare un debole «Si».

«Ti amerò per l'eternità, è una promessa»

Quelle parole rimasero nella mia testa tutto il giorno e sembrarono intaccare tutti i muri che sapevo di aver eretto.

Non ricordavo bene come o quando fosse accaduto, non pensavo neppure che me ne importasse, ma loro si erano fatte strada dentro di me, avevano smosso qualcosa... e mi sentivo confusa.

Questa non era la mia realtà? E chi era stato a dirmi che mi avrebbe amata per l'eternità?

Ares no di certo.

Allora chi era? E perché quel suono provocava nel mio petto questa morsa di dolore?

Ares finì e si tirò su i pantaloni «Ho una bella sorpresa per te, domani scoppierà la guerra che segnerà la fine di ogni razza, è già tutto pronto e poi, io e te regneremo insieme in questo infinito caos mia Athena, mio dolce amore»

L'idea della fine delle razze mi fece percorrere un brivido sulla schiena.

Anche i lupi?

Mi ritrovai a pensare a questa cosa sciocca e scossi la testa per scacciare il pensiero dalla mente.

Perché adesso sembrava quasi importarmi della loro sorte?

«Sono pronta e al tuo fianco» lo abbracciai.

«Ma prima ho un regalo per te» mi prese per mano e dovetti sforzarmi di non toglierla... quel gesto sembrava fin troppo familiare.

Mi portò nella sala del trono e rimasi di stucco quando davanti ai due troni, vidi un piccolo altare bianco decorato.

«Cos'è?»

«Credo sia arrivato il momento in cui tu diventi mia davvero»

«Ares, intendi forse...»

Il Morso dell'AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora