Pov Dafne

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L'ansia si propagò in me quando vidi quei due bloccati nel corridoio, proprio dove noi tre stavamo andando.
Per un secondo, ci fermammo tutti a squadrarci, come predatori che fissano le loro prede.
Soprattutto Mason che stava  guardando la mia migliore amica e la sua aria da menefreghista era svanita, lasciando emergere un'espressione emotiva.
Mi girai a guardare Selony, che faceva finta di non notarli, concentrata sul suo iPhone. Tuttavia, le sue occhiate furtive verso Mason non erano per niente invisibili.

Ritornai a guardare Mason, che sembrava aver notato il mio disagio. Indossava una giacca di pelle nera e una t-shirt bianca aderente.
I suoi occhi azzurri scintillavano di una malizia che mi faceva sentire piccola. "Oh, ma guarda un po'," disse con un sorriso che non prometteva nulla di buono, "chi si rivede."

Asher, al suo fianco, era altrettanto fastidioso. Portava una felpa grigia con il cappuccio sollevato, gli occhi verdi smeraldo brillavano di divertimento malizioso.
Entrambi rivolsero lo sguardo su di me, facendomi sprofondare nei miei pensieri negativi. Perché sono così? Perché non sono cambiata in meglio quest'anno? Sicuramente avranno già notato le mie cosce grosse e la mia pancia, o il mio volto imbruttito.

Chissà cosa staranno pensando di Dafne qui presente, mi chiesi.
Deglutii, cercando di non farmi abbattere da questi pensieri, anche se era impossibile.
"Che c'è, non si salutano gli amici?" disse Mason avvicinandosi a me e mettendo su un broncio finto.

"Che vuoi?" sputai fuori, cercando di sembrare sicura.

"Ma come siamo scortesi," sentenziò lui, irritandomi sempre più.
Il suono della gomma da masticare di Brooke mi fece voltare nella sua direzione, e con mia grande sorpresa, vidi che quasi non le si staccavano le ciglia finte con quel suo sguardo inorridito.

"Che c'è?" disse la vipere con aria di sufficienza. "Vogliamo andare o devo continuare ad assistere a voi?"

Sentii il cuore martellare nel petto mentre cercavo di rispondere con fermezza.

Ma la mia mente era ancora piena di insicurezze, e sapevo che quella sensazione non sarebbe scomparsa tanto presto.

"Ovvio bellezza," affermò Asher cingendole un fianco. Lei gli ammonì una risatina ed io non riuscii a non guardarli, tant'è che mi arrivò una leggera gomitata sul braccio da parte di Selony.

"Ahi," esclamai. "Perché li guardi così?" sussurrò.

"Così come?"

"Hai una faccia schifata," mi sussurrò indicando il mio volto.

"Credo che dovremmo recarci dal preside adesso," prese parola Selony camminando in avanti, e stranamente tutti la seguirono.
~~

Siamo tutti seduti mentre Mason fuma l'ennesima sigaretta, lanciando occhiatine furtive alla mia migliore amica.
Il suo volto, arrossato, assume un aspetto unico e ammaliante, come i petali di una rosa.
Quando la porta si apre, entriamo uno dietro l'altro, accomodandoci nei vari divanetti in pelle disponibili.

"Allora, volete spiegarmi che cosa è successo?" sentenziò il signor Perez il presidente della scuola, poggiando i gomiti sulla sua scrivania di vetro e osservandoci uno ad uno.

"Valett non apprezza i lavori che facciamo," iniziò la vipera, e subito mi trovai a ribattere, "Tesoro, quella merda devi tenertela per te, non devi appoggiarla sul mio banco."

Il richiamo del signor Perez mi fece sussultare. "Linguaggio, signorina," sentenziò, battendo le mani anellate sul vetro del tavolino, evocando brutti ricordi...

REVENGE AND REDEMPTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora