Prologo

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L’aria frizzante della primavera accarezzava dolcemente la pelle mentre Callisto guidava lungo la strada costiera, con il mare che brillava di un azzurro intenso alla loro sinistra. Il sole del tardo pomeriggio stava calando lentamente all'orizzonte, dipingendo il cielo con sfumature di rosa e arancio. Callisto, con i suoi capelli un po' lunghi legati in un disordinato codino e la barba appena accennata che gli dava un aspetto deciso, si sentiva sereno. Lì, sulla costa, tutto sembrava nuovo e promettente, lontano dalle distese polverose e rumorose delle basi militari a cui era abituato.

Era stato trasferito lì da poco, dopo aver ricevuto una promozione che non si sarebbe mai aspettato così presto. Il cambiamento lo riempiva di emozioni contrastanti: l’orgoglio per il nuovo incarico si mischiava a una sottile ansia per il futuro della sua piccola famiglia. Ma mentre guardava la strada che si srotolava davanti a loro, con il profilo della città costiera che iniziava a delinearsi in lontananza, si disse che era un nuovo inizio anche per Athena, sua figlia adolescente.

Athena, seduta sul sedile posteriore, osservava il panorama fuori dal finestrino con un misto di curiosità e malinconia. I suoi lunghi capelli neri e ondulati ondeggiavano leggermente al ritmo dei movimenti dell’auto, incorniciando il suo viso concentrato e tra i quali i fili neri delle cuffiette si mimetizzavano. Non era stata particolarmente entusiasta all’idea di lasciare la loro vecchia casa ed i suoi amici, ma c'era qualcosa di affascinante nel mare, che non aveva mai avuto occasione di vedere così da vicino prima d’ora. C’era una promessa di avventure nascoste tra quelle onde scintillanti.

Zazà, il cane meticcio tra, forse, un bracco e un cirneco, era rannicchiato accanto ad Athena, i suoi occhi vigili e intelligenti che seguivano ogni movimento esterno. Le sue orecchie si alzavano, nonostante l'andatura bassa, ogni tanto al passaggio di un gabbiano o al rumore della risacca, come se volesse catturare ogni dettaglio di quel nuovo mondo in cui stavano per entrare.

Finalmente, giunsero alle porte della città. Le ville moderne e lussuose si alternavano a costruzioni più antiche di pietra, con piccole strade che si snodavano tra di esse come un labirinto di ricordi e promesse. Callisto parcheggiò l'auto davanti a una villetta che sembrava uscita da un sogno: piccola, con le persiane bianche e un giardino che dava direttamente sulla spiaggia.

"Benvenuti nella nostra nuova casa..!" disse Callisto, girandosi verso Athena e Zazà con un sorriso.

Athena scese dall'auto, il cuore che le batteva forte. Guardò la casa, poi la spiaggia e infine il mare, che sembrava infinito. Lì, su quella sabbia dorata, la primavera sembrava promettere qualcosa di speciale, qualcosa che aspettava solo di essere scoperto.

Callisto e Athena si scambiarono un’occhiata mentre varcavano la soglia della nuova casa. La porta si chiuse alle loro spalle con un leggero scricchiolio, e per un attimo, tutto sembrò fermarsi. La casa era inondata dalla luce dorata del tramonto, che filtrava attraverso le persiane bianche aperte a metà. Il pavimento in legno scricchiolava sotto i loro passi mentre avanzavano lentamente, esplorando l’ambiente pulito e già arredato con uno sguardo che cercava di decifrare quel nuovo mondo che li circondava.

Athena si fermò al centro del soggiorno, guardando le pareti color avorio e spoglie. Una sensazione di vuoto le avvolse il petto. La sua mente cominciò a riempirsi di domande e incertezze. Come sarebbe stata la sua nuova vita al liceo? Pensava agli amici che aveva lasciato nella vecchia città, a quanto fosse stato difficile salutarli, e si chiedeva se sarebbe riuscita a trovare qualcuno con cui condividere le proprie giornate. E se non ce la facesse a farsi dei nuovi amici? La paura dell’isolamento la colse, facendole stringere i pugni per un momento.

Mentre Athena era immersa nei suoi pensieri, Callisto la osservava da dietro. Il cuore si strinse al pensiero della figlia, sapeva che quel trasferimento non era stato facile per lei. Athena era sempre stata molto legata ai suoi nonni e ai propri amici, e lasciarli era stato un colpo duro. Callisto rimuginava su quanto fosse difficile essere lontani dalla famiglia, ora più che mai. Si chiedeva se Athena avrebbe mai trovato quel senso di appartenenza che avevano nella vecchia città, con i suoi nonni sempre pronti a prendersi cura di lei quando lui non c'era per il lavoro.

Sweeter Innocence - Non C'è Innocenza Più Dolce Dei Nostri Gentili PeccatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora