cap. 28

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Quando i ragazzi arrivarono al pub, l'atmosfera era calda e accogliente, un netto contrasto con la tensione che si respirava tra di loro. Si sedettero a un tavolo vicino alla finestra, con le luci soffuse del locale che disegnavano ombre delicate sui loro volti, Elijah lasciò la chitarra nella custodia, appoggiata al guardaroba, vicino all'ingresso. Athena prese posto di fronte a Matias, mentre Lux si sistemò accanto a lui, con Elijah seduto di fronte. La loro disposizione sembrava casuale, ma Athena avvertì subito un peso nel petto. La vicinanza con Elijah le faceva male. Era come se tra loro ci fosse un filo invisibile e teso, pronto a spezzarsi al minimo movimento.

Sentiva lo sguardo del ragazzo che la sfiorava appena, ma quando provava a incrociare i suoi occhi, Elijah distoglieva lo sguardo, mantenendo una barriera insormontabile tra loro. Percepiva chiaramente che il ragazzo fosse sulla difensiva sotto ogni aspetto. Lux, sempre sorridente e pieno di energia, cercò di ravvivare la serata, ordinando da bere per tutti.

"A un nuovo inizio!" esclamò sollevando il bicchiere, cercando di infondere entusiasmo al gruppo. "Alla nostra nuova band, ragazzi!"

I bicchieri tintinnarono tra loro con un suono delicato. Athena accennò un sorriso, ma dentro di sé si sentiva intrappolata in un vortice di emozioni contrastanti. Dopo il primo drink, il clima si sciolse un po', e le voci nel locale si mescolarono al sottofondo musicale. Tuttavia, quella calma era solo apparente.

Dopo qualche minuto, Matias si sporse leggermente in avanti, appoggiando un gomito sul tavolo e guardando Elijah con un'espressione mista tra il serio e il provocatorio. "Allora, Elijah, come te la passi ultimamente? Come vanno le cose?" chiese con un tono che voleva sembrare amichevole, ma che conteneva una nota sottile di sfida.

Athena trattenne il fiato. Sapeva che quella domanda era pericolosa, e il modo in cui il corpo di Elijah si irrigidì glielo confermò. Gli occhi del ragazzo si strinsero appena, e quando parlò, la sua voce era un sibilo basso, quasi un ringhio. "Non sono affari tuoi, Matias." rispose a denti stretti, con una freddezza che gelò l'aria attorno a loro.

Matias sollevò un sopracciglio, fingendo sorpresa. "Oh, davvero? Pensavo che, dopo tutto questo tempo, avessimo superato..." fece un gesto vago con la mano, "tutto il nostro vecchio astio."

Elijah non rispose subito. Il silenzio che seguì era carico di elettricità, come se da un momento all'altro potesse scatenarsi una tempesta. Athena osservava la scena con il cuore in gola, incapace di intervenire. La situazione si stava scaldando troppo, troppo in fretta. Era come se ogni parola non detta tra di loro stesse affiorando in superficie, pronte a esplodere.

Lux, percependo il pericolo imminente, cercò di intervenire con la sua solita leggerezza. "Ehi, ragazzi, non c'è bisogno di fare a gara a chi ha il broncio più grande" disse con un sorriso disarmante, dandosi una pacca sulla fronte. "Siamo qui per festeggiare, no? Parliamo di musica, non di vecchie ruggini!" Fece un cenno al cameriere, ordinando un altro giro di drink nella speranza di distogliere la loro attenzione.

Athena lanciò un'occhiata a Lux, grata per il suo tentativo di calmare gli animi, ma Elijah non sembrava intenzionato a lasciar correre così facilmente. Lo sguardo che lanciò a Matias era una promessa silenziosa che quella conversazione non sarebbe finita lì.

"Non ho superato niente" disse Elijah, la voce ancora bassa ma tagliente come una lama. "Alcune cose non cambiano, anche se cerchi di fare finta che sia così."

Matias scosse la testa con un mezzo sorriso che non raggiunse gli occhi. "E io che pensavo che volessi davvero far pace con me per amore di athena, far parte di questo... gruppo" replicò, accentuando volutamente l'ultima parola. "Ma forse ho frainteso."

Athena sentì un nodo stringerle la gola. Ogni fibra del suo essere voleva intervenire, dire qualcosa, qualsiasi cosa che potesse placare quella tensione. Ma le parole le si bloccavano in gola, impotenti. Sentiva che, qualunque cosa avesse detto, sarebbe stata solo benzina sul fuoco.

Sweeter Innocence - Non C'è Innocenza Più Dolce Dei Nostri Gentili PeccatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora